(com. stampa SSV Laives) – Vi chiederete come mai non vi comunichiamo niente in merito alla chiusura e al futuro della zona sportiva che ospita il nostro stadio del ghiaccio.
La risposta è semplice: anche noi non sappiamo nulla. Veniamo scaricati da una settimana all´altra ma mai nessuno ha una risposta concreta. Non c´è niente di sicuro rispetto ai tempi della chiusura della zona e alle modalità di una sua eventuale riapertura.
In Comune sono troppo occupati a portare avanti a tutti i costi lo stadio di calcio, anche se non è previsto nemmeno un campo per le società calcistiche locali. Ci sarebbero ben altre priorità a Laives. Comunque nessuno si interessa di noi, della cooperativa e dei gestori del Bar che hanno dovuto chiudere. Possibile che in provincia e in comune dove da oltre dieci anni si sapeva del costruendo Tunnel nessuno abbia mai pensato prima a questo problema?
Prima ci promettono la luna (=il tetto) e poi ci tolgono la terra (=il ghiaccio) da sotto i piedi.
Non possiamo più aspettare, chiederemo aiuto alle società hockeistiche limitrofe, prenoteremo costosissime ore di ghiaccio per l’autunno-inverno non troppo distanti, convinceremo le nostre ragazze, i nostri ragazzi e i genitori che tutto va bene e cercheremo di scacciare i primi avvoltoi che già si aggirano sulla zona sportiva sbarrata.
Anche se davvero dovessimo spostarci una stagione, faremo in modo di superare uniti questa prossima stagione: organizzeremo pullmini, ci aiuteremo uno con l´altro, ma non permetterme che la storia di 45 anni di hockey a Laives vengano cancellati.
Troppo facile gettare la spugna. le pantere non mollano, mai!
Qui trovate l´articolo sulla chiusura della zona sportiva pubblicato sull´Alto Adige il 3 maggio.