In avvio di gara i ritmi sono altissimi e senza tregua, la Repubblica Ceca aggredisce i lettoni in ogni centimetro della pista, bloccando sul nascere le loro iniziative. Le ostilità sono aperte da Cervenka al 3.05, il suo tentativo, al termine della discesa, costringe il goalie lettone ad intervenire di gambale. La Lettonia, dal canto suo, non vuole essere la sparring partner della serata; i baltici ribattono ordinatamente e la loro tattica li premia con il goal del vantaggio al 9.04: Darzins, adeguatamente servito da Mikelis Redlihs, prende la mira centrando il five hole di Pavelec. I Campioni del Mondo hanno la possibilità di pareggiare più tardi, potendo usufruire di un power play che, però, non porta nulla di buono. Al 13.02 l’onnipresente Jagr va a caccia del goal con una doppia conclusione, entrambe ribattute da Masalskis.
Incassato il goal del pareggio, nella frazione centrale, la Lettonia impiega 1’21” a ritornare in vantaggio: il merito spetta a Berzins, il quale innesca il contropiede che lo porta, entrato nel terzo d’attacco, a cedere il puck a Bukarts, il cui tiro fulmina il portiere avversario. La partita vive i primi minuti di nervosismo al 24.19 con brevi accenni di rissa che costringe Darzins ad accomodarsi nel penalty box, 23” più tardi tocca a Rekis seguirlo; in cinque contro tre i cechi tirano da ogni posizione con Zidlicky, Elias e Jagr, ma la gabbia avversaria sembra stegata. Dal 28.24 la doppia superiorità, per 35”, tocca ai lettoni, sufficienti a Pujacs per impensierire Pavelec . Al 32.02 Elias da dietro la porta si porta all’altezza dello slot, il successivo tiro vale il goal del 2-2. I baltici tornano a farsi vedere dalle parti di Pavelec al 36.41 al termine di un contropiede di Mikelis Redlihs, ma nell’uno contro uno, il portiere ceco non si lascia superare.
Repubblica Ceca – Lettonia 4-2 (1-1; 1-1; 2-0)
Repubblica Ceca: Ondrej Pavelec (Jakub Stepanek); Karel Rachunek – Martin Skoula – Marek Zidlicky – Petr Caslava – Radek Martinek – Lukas Krajicek; Roman Cervenka – Jaromir Jagr – Petr Prucha – Milan Michalek – Martin Havlat – Patrik Elias – Jan Marek – Tomas Rolinek – Jakub Voracek – Petr Hubacek – Jiri Novotny – Michael Frolik. Coach: Alois Hadamczik
Lettonia: Edgars Masalskis (Martins Raitums); Arvids Rekis – Georgijs Pujacs – Krisjanis Redlihs – Arturs Kulda – Kristaps Sotnieks – Oskars Cibulskis – Jekabs Redlihs; Herberts Vasiljevs – Aleksandrs Nizivijs Martins Cipoulis – Lauris Darzins – Andris Dzerins – Mikelis Redlihs – Kaspars Saulietis – Sergejs Pecura – Girts Ankipans – Roberts Bukarts – Ronalds Kenins – Armands Berzins – Gints Meija. Coach: Olegs Znaroks
Arbitri: Christer Larking (Svezia) e Soeren Persson (Svezia) Linesmen: Paul Carnathan (Stati Uniti) e Manuel Hollenstein (Austria)
Penalità: Repubblica Ceca 14 (2/12/0) – Lettonia 20 (4/12/4)
Tiri: Repubblica Ceca 34 (13/13/8) – Lettonia 24 (6/8/10)
Marcatori: (0-1) 09.04 Lauris Darzins (Mikelis Redlihs – Kristaps Sotnieks); (1-1) 17.47 Tomas Rolinek (Jakub Voracek – Martin Skoula); (1-2) 21.21 Roberts Bukarts (Armands Berzins – Gints Meija); (2-2) 32.02 Patrik Elias (Martin Havlat – Milan Michalek); (3-2) 41.15 Martin Havlat (Patrick Elias); (4-2) 58.11 Roman Cervenka
Spettatori: 9.219
MVP: Ondrej Pavelec (Repubblica Ceca) e Lauris Darzins (Lettonia)