Per la prima volta la Germania mette la Russia in ginocchio

Per la prima volta la Germania mette la Russia in ginocchio

Dopo l’entusiasmante mondiale dell’anno scorso, in Germania si temeva di tornare ad assistere ad una nazionale tedesca che lotta per non retrocedere (due anni fa si salvò solo perché avrebbe dovuto ospitare i mondiali). L’obiettivo dichiarato alla vigilia era entrare nelle prime 12, ma la commozione dei fan in tribuna e la prestazione prorompente dei giocatori di Uwe Krupp danno una scarica di entusiasmo fortissima. L’anno scorso per la Germania fu quarto posto, ma la sensazione di tutti è che fu un caso eccezionale.

Si riparte quest’anno più o meno da dove ci si era lasciati: la Germania aveva salutato il mondiale casalingo 2010 in semifinale contro la Russia per colpa del 2-1 a 110 secondi dalla fine di un certo signor Datsyuk. E proprio contro la Russia la vede all’esordio di questa rassegna slovacca. La Russia si presenta con soli 4 “nhlers” ma, con un campionato russo sempre più in crescita, non dovrebbe essere un handicap. Nella Germania mancano giocatori come Marcel Goc dei Predators (infortunato) ma tra i pali c’è il miglior portiere del mondiale 2010: l’eroe Dennis Endras che al prologo sostenuto dai 78.000 di Gelsenkirchen aveva portato la Germania a battere gli Stati Uniti.
L’impegno russo è sulla carta ancora più difficile: gli ex sovietici di Bykov hanno voglia di rifarsi della finale persa l’anno scorso e di riprendersi il titolo. Storicamente poi c’è da interrompere il tabù: in 37 partite ha sempre vinto la Russia (o URSS che fosse) con una differenza di reti segnate di 287 per la Sbornaja e 44 per la Mannschaft.

Ma è la Germania di Krupp (al suo ultimo anno alla guida della nazionale) a fare il ruolo della Russia. Va più volte al tiro, e sono tutti tiri molto pericolosi. Nabokov si difende molto bene ma al 25° deve capitolare per la rete di Greilinger dell’Ingolstadt con la complicità del portiere russo-kazako del San Pietroburgo che si lascia scappare il tiro a tagliare lo specchio della porta. Tyutin non riesce a spazzare via il disco prima che varchi la linea rossa di porta. Il gol dà ancora più coraggio alla Germania che si rende ancora pericolosa. La Russia ha l’occasione per pareggiare col 19enne Tarasenko al 32° che a tu per tu si fa fermare il tiro da Endras col gambale. Anche la Germania ha le sue occasioni e al 36° spreca un 2 contro 1 sprecato con Wolf e Rankel: il tip-in non si chiude. Al 38° Endras neutralizza di spalla il tiro di Morozov in powerplay ma la Germania è pericolosa anche con l’uomo in meno. Nel terzo tempo la Germania continua il suo sogno: Afinogenov (visto contro il Milano nella Dynamo in Continental) al 3° ci riprova con una delle sue celebri incursioni ma Endras si stende. La prima linea tedesca continua a creare scompiglio e Hospelt del Wolfsburg coglie anche un palo pieno. Non sembra vero che la Germania stia battendo la Russia e al 58° il sogno diventa realtà: in solitario contropiede Reimer del Düsseldorf scarta Nabokov e insacca il 2-0. Negli ultimi 47 secondi Bykov gioca senza portiere ma i primi tre punti rimangono tedeschi.

La Germania si gode la storica vittoria ma per accedere alla seconda fase deve battere anche o la Slovacchia o la Slovenia. La Russia forse perde tre punti in vista della fase centrale del mondiale ma quello che più preoccupa è l’irriconoscibile prestazione di questa partita.

Germania-Russia 2-0 (0-0, 1-0, 1-0)
Marcatori: 24:19 (1-0) Greilinger (Braun), 57:53 (2-0) Reimer
Germania: Endras Dennis (Patzold Dimitri); Krueger Justin – Dietrich Robert, Wolf Michael “C” – Hospelt Kai – Rankel Andre; Holzer Korbinian – Braun Constantin, Muller Marcel – Greilinger Thomas – Ullmann Christoph “A”; Lavallée Kevin – Hordler Frank, Tripp John – Schutz Felix – Gogulla Philip; Goc Nicolai, Kreutzer Daniel “A” – Barta Alexander – Reimer Patrick. Allenatore: Krupp Uwe
Russia: Nabokov Yevgeni (Barulin Konstantin); Nikulin Ilya – Belov Nikolai, Kaigorodov Alexei – Kovalchuk Ilya “A” – Morozov Alexei “C”; Atyushov Vitali – Tyutin Fyodor, Zaripov Danis – Zinoviev Sergei – Radulov Alexander “A”; Kalinin Dmitri – Korneyev Konstantin, Tereshenko Alexei – Artyukhin Yevgeni – Afinogenov Maxim; Kulikov Dmitri – Yemelin Alexei, Gorovikov Konstantin – Kulyomin Nikolai – Tarasenko Vladimir. Allenatore: Bykov Vyacheslav
Tiri: 27-31 (12-8, 10-11, 5-12)
Penalità:  6-4 (2-2, 2-0, 2-2)
Spettatori: 9.049
Migliori giocatori: Endras Dennis – Zinoviev Sergei

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