I roster di Slovenia, Repubblica Ceca e Slovacchia

I roster di Slovenia, Repubblica Ceca e Slovacchia

Alla vigilia dei mondiali slovacchi di Bratislava e Kosice, andiamo ad analizzare velocemente i roster delle tre rappresentative mitteleuropee. I campioni in carica di Repubblica Ceca, gli ospiti slovacchi e le “matricole” slovene.

Slovenia
La rappresentativa slovena arriva in Slovacchia col difficile compito di evitare la retrocessione. Se, da un lato, i “vicini” sono (come noi) assidui frequentatori dell’ascensore che porta le nazionali dalla Prima alla Top Division e ritorno, dall’altro bisogna ammettere che le linci di quest’anno, forse, possiedono qualcosa in più rispetto alle scorse stagioni. Pur con una squadra abbastanza giovane ed un girone indubbiamente ostico, non è azzardato immaginarli in Top Division ancora per un po’. Hocevar (Pontebba) e Kristan (Medvescak Zagabria – CRO), tanto per iniziare, formano un invidiabile tandem a difesa della gabbia. Davanti a loro troviamo un blocco difensivo niente male, coordinato dalla coppia Kuznik (Villach – AUT, ex Pontebba) – Robar (Jesenice – SLO) e forte degli “italiani” Kovacevic (Asiago) e Tazvelj (Pontebba). Completano il reparto i giovani Dervaric, Gregorc, Pavlin e Pretnar.
In attacco, accanto al sempreverde capitano Tomaz Razingar (Villach), ci sono i fratelli Rodman (Vienna), i “francesi” Sivic e Ankerst e il “blocco” proveniente dall’Olimpija Ljubljana: Golicic, Hebar, Hocevar e Pance. Tutti giocatori estremamente giovani, ma che in questa stagione hanno dimostrato di sapersi trovare alla perfezione.

Repubblica Ceca
Se per la Slovenia sarà difficile rimanere in Top Division, ancora più difficile sarà, per la Repubblica Ceca, bissare il successo dello scorso anno. Mentre il reparto offensivo propone, sostanzialmente, gli stessi convocati di dodici mesi fa, troviamo importanti novità nel reparto arretrato. Havlat (Minnesota), Michalek (Ottawa), Elias (New Jersey), Cervenka, Jagr (Omsk, KHL), Prucha (San Pietroburgo), Ruzicka (Trinec, CZE) sono le stelle di un attacco formidabile; sono però legittimi alcuni dubbi sulla tenuta della difesa, formata da giocatori provenienti in gran parte da KHL (Rachunek, Caslava, Nemec, Skoula) ed NHL (Martinek, Zidlicky), che nelle recenti amichevoli hanno dimostrato di non essere particolarmente rodati. A difesa della gabbia si alterneranno, verosimilmente, Pavelec (Atlanta) e Stepanek (San Pietroburgo).

Slovacchia
La nazionale ospite spera di ripetere l’ottima prestazione fornita alle Olimpiadi di Vancouver, ma le assenze sicure di Chara (Boston) e Meszaros (Philadelphia) e quelle verosimili di Visnovsky (Anaheim) e Handzus (Los Angeles), rendono la speranza poco più di una chimera.
Tuttavia, si gioca in casa, e tutto diventa di colpo possibile. Specie se Halak (St. Louis) tira fuori dal cappello… pardon, dalla maschera, un momento di forma come quello con Montreal nei playoff dello scorso anno, o se i vari Bartecko, Nagy (MODO, SWE), Demitra, Gaborik, Hossa, Satan, Baranka e Jurcina si inventano le partite della vita, specialmente contro la Russia. Stupisce, ad ogni modo, la totale assenza di giocatori provenienti dalle squadre nazionali. Nemmeno il Kosice, dominatore della Slovnaft Extraliga, può contare su un singolo rappresentante in nazionale. Inoltre la rappresentativa risulta essere decisamente anziana, mancando un adeguato ricambio generazionale: agli “eroi di Vancouver” il compito di tenere alta la bandiera slovacca, in quest’edizione casalinga dei mondiali.

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