Bielorussia, è ancora Yunost Minsk

Si è da poco conclusa anche la BOL (Belarus Open League), con la pronosticabile vittoria dello Yunost Minsk. La BOL è una open league sullo stampo di EBEL e SloHokej Liga, e vi partecipano le maggiori squadre di Bielorussia, assieme agli Ucraini del Sokyl Kiev e ai Lettoni del Liepajas Metalurgs.

Il sesto titolo nazionale per la squadra della capitale è arrivato al termine di una stagione forse più combattuta del previsto. Il tanto atteso dominio, visto ad esempio la scorsa stagione, non c’è stato: già nel corso della regular season, infatti, i rossoblu hanno avuto vita dura contro un ristretto numero di squadre, tra cui Zhlobin e Grodno. In particolare contro i secondi, in costante miglioramento nelle ultime stagioni, sono stati una spina nel fianco dei campioni in carica, e sono stati superati grazie ad un attacco fuori dal comune, capace di piazzare quattro giocatori ai primi quattro posti della classifica marcatori.

Ai playoff, Zhoblin e Grodno si sono incontrati in semifinale, dopo aver eliminato i due team stranieri, rispettivamente Liepajas e Kiev. In una serie tutt’altro che combattuta, il Grodno ha eliminato in tre gare lo Zhoblin con parziali di 2:1, 4:1, 4:1, guadagnandosi così la possibilità di tornare campioni nazionali dopo dieci anni esatti dall’ultimo titolo. Il cammino dello Yunost Minsk è stato analogo, avendo eliminato il Brest in 4 gare e il Soligorsk (finalista lo scorso anno) in tre partite.

Nella serie di finali, i campioni in carica hanno dominato le prime due partite. In gara3, il vento è cambiato ma la vittoria è arrivata lo stesso, seppur all’overtime (4:3 il risultato finale). Gara4 ha però visto la rinascita del Grodno che, sempre all’overtime e col medesimo parziale, ha riaperto i giochi. Tornati nella capitale, i rossoblu hanno deciso di giocare gara5 alla Minsk Arena (stadio della Dynamo Minsk, KHL, 15.000 posti a sedere), anzichè nella più piccola Yunost Minsk Arena (che può contenere meno di mille spettatori), per sfruttare il più possibile il fattore-ghiaccio. Davanti a più di 14.000 persone, però, il Grodno ha tirato fuori dal cappello un coniglio grosso così, e con una prova superlativa ha vinto 4:3 costringendo gli avversari a gara6. Il miracolo alla fine non c’è stato e due giorni dopo, a Grodno, lo Yunost ha vinto il suo terzo titolo consecutivo, grazie ad una rete di Stepanov a 40″ dal fischio iniziale (0:3 il risultato finale, 4:2 nella serie).