di Marco Depaoli
Il sogno di portare in Piemonte per la prima volta nella storia lo scudetto femminile s’è infranto nel giro in una partita a tinte forti che dovrebbe far ricredere chi considera l’hockey femminile non altrettanto entusiasmante rispetto a quello maschile. Uno scudetto inseguito e sognato tutta la stagione, dominando la regular season e mancando due match point in finale, il primo in gara due alla Sill e l’ultimo a metà partita dello spareggio di domenica. Nel mezzo, la disillusione di non aver vinto il tricolore almeno sub iudice in quella domenica paradossale durante la quale la partita saltò.
Come l’anno scorso il Bolzano ha tirato invece fuori l’esperienza con un colpo di coda che ha confermato il titolo in Alto Adige per la nona volta. Le “senatrici” hanno preso sulle spalle il gruppo quando sembrava potesse cadere a pezzi
Roster mutilati
Numerose le assenze da entrambe le parti. Il Torino lamenta la mancanza di Martina Gili e Denise Orifici (foto a destra), senza stampelle ma col legamento del
Fase di studio nel primo tempo
Si parte con le squadre molto chiuse, vuoi per la tensione vuoi perché è passato tanto tempo dall’ultima gara di finale. All’1:02 il Bolzano sbaglia il cambio delle linee. Il Torino è furbo ad accorgersi dell’indecisione e a spostare il disco verso quella zona per il fischio dell’arbitro e i primi due minuti di powerplay. Arrivano al tiro Avanzi e De la Forest prima di back e poi con uno slap da posizione angolata. Il Bolzano reagisce al 4:10 con Bea Larger che di forza si fa largo e arriva in porta trovando un tiro di back piazzato che però Chiara Traversa riesce a neutralizzare con sicurezza. 7:45, tocca alla collega Mazzocchi sventare il pericolo presentato da Saletta che arriva da sola verso la sua porta. Gius prova con un tiro velenoso al 9:29 con il disco che finisce di poco a lato. Per contrastare un’avversaria
La velocità sembra essere dalla parte piemontese: Anna De la Forest imbocca Carola Saletta con un perfetto assist da dietroporta ma di fronte al goalie bolzanino il tiro della 17enne di Torre Pellice viene parato. Gli ultimi minuti del primo tempo regalano brividi: Zaccherini trova un’autostrada di fronte e lancia da lontano una sassata di poco alta, al 16:50 Ellicasis tira da posizione ravvicinata ma Traversa è attenta mentre a 42 secondi dalla fine lo stesso portiere che frequenta la Norwich University neutralizza l’occasione più limpida del primo tempo in spaccata su un disco di Wally Kaser raccolto nello slot. Poco prima della sirena avviene l’episodio che poteva decidere la gara: a un secondo dalla sirena Michela Angeloni sgambetta ingenuamente un’avversaria costandogli due minuti di penalità da scontare nella ripresa.
L’entusiasmo per il vantaggio soffocato nei minuti finali
Il powerplay del Torino non è ordinato ma per Mazzocchi è un inferno. Batti e ribatti e il portiere bolzanino si deve sdraiare con De la Forest che può scavalcarla col suo tocco. Al 2:49 ancora pericolo nello slot sudtirolese: il disco è sempre pericoloso e la difesa non lo spazza via lasciandolo spesso lì inattivo nello slot. Dopo l’1-0 la partita diventa molto più veloce con l’apertura di molti spazi. Il pubblico (oltre due centinaia) diventa caldissimo e spuntano anche strumenti musicali per trascinare la squadra nel suo momento migliore. Al 6:57 si apre ancora la porta della panca puniti del Bolzano per l’ostruzione di Stubner. Ricca ci prova con uno slap, Elisa Ballardini con un diagonale. Per il Bolzano non ce n’è: al 10:40 Elena Ballardini leva un disco che sarebbe stato letale dalla stecca di Beatrix Larger lanciata a rete. Anna De la Forest, pattinando il doppio delle avversarie, quando parte pare impossibile contenerla: all’11:53 semina il panico, arriva dalle parti di Mazzocchi e passa dall’altra parte per l’accorrente Carola Saletta che indisturbata può fulminare il portiere avversario puntando l’angolino alla sua sinistra. Il Real Torino sorretto dal suo pubblico ha la partita in mano.
Il colpo di reni del Bolzano
Il pubblico del Tazzoli è ammutolito, si ricomincia tutto da capo ma l’adrenalina taglia le gambe del Torino e mette le ali al Bolzano. Al 2:07 Farinella per uno sgambetto
Lo scudetto resta quindi storicamente in comproprietà tra Bolzano e Agordo, con l’eredità raccolta dalla vicina Alleghe. Al Bolzano manca ancora una vittoria per cucirsi la stella sulla maglia, cosa che può fare solo l’Agordo che nel 2009 ha vinto il 10° titolo. La delusione del Torino è tanta ma le basi e gli elementi per riprovarci il prossimo anno la ripresenteranno al via con in più l’arma dell’esperienza di una squadra vincente.
HC Real Torino – EV Bozen 84 Eagles 2-3 (0-0, 2-2, 0-1)
Marcatrici: 20:57 (1-0=pp) De La Forest (Ricca, Saletta), 31:53 (2-0) Saletta (De La Forest), 36:58 (2-1) Angeloni (Kaser), 39:37 (2-2=pp) Stubner (Gius), 45:35 Stubner (Palaoro, Gius)
Eagles: Mazzocchi Giulia (Klotz Daniela); Angeloni Michela – Sacchi Alice, Zaccherini Nadine – Farinella Miriam; Kaser Waltraud “C” – Elliscasis Hanna – Palaoro Anne (Bonafini Eleonora), Stubner Sabrina – Larger Beatrix – Gius Samantha “A”, Pramstaller Deborah. Allenatore: Fedrizzi Massimo
Arbitri: W. Vinicio Volcan, Stefano Terragni
Penalità: 6-12 (2-4, 2-4, 2-4)
Tiri: 32-30 (11-9, 12-13, 9-8)
Spettatori: 225
Serie: TO-BZ 1-2 (2-1 d.r., 0-2, 2-3)
Precedenti stagionali: 3-1 (3-1, 4-0, 1-0, 2-3)
Albo d’Oro
2010/11 EV Bozen 84 Eagles
2009/10 EV Bozen 84 Eagles
2008/09 HC Agordo
2007/08 HC Agordo
2006/07 HC Agordo
2005/06 Eagles Ice Team Bolzano
2004/05 Eagles Ice Team Bolzano
2003/04 Eagles Ice Team Bolzano
2002/03 HC Agordo
2001/02 HC Agordo
2000/01 HC Agordo
1999/00 Eagles Ice Team Bolzano
1998/99 Eagles Ice Team Bolzano
1997/98 Eagles Ice Team Bolzano
1996/97 Eagles Ice Team Bolzano
1995/96 HC Agordo
1994/95 Alleghe Femm. APT
1993/94 HC Agordo
1992/93 HC Agordo
1991/92 HC Agordo
1990/91 Alleghe