Italia, che fatica

Italia, che fatica

(Budapest) – Trovare stimoli in una partita come quella contro la Spagna non era facile, il gap tecnico tra le due Nazionali è tale che i pronostici potrebbero far pensare ad un ampio risultato, ma non è stato così. Il primo pericolo della partita è stato creato dagli iberici al 2.22: una distrazione della difesa Azzurra permette a Vazquez di presentarsi davanti a Tragust, il quale, nell’uno contro uno non si è lasciato ingannare dall’avversario. L’Italia si presenta dalle parti di Alcaine con intenzioni bellicose solo al 3.30 con un contropiede avviato da Watson e concluso da Egger, il cui tiro non inquadra la gabbia avversaria; al 5.30 Gruber colpisce il palo con un tiro dalla blu. La Spagna si difende tenacemente resistendo anche al 9.56 su una conclusione Hofer. Gli Azzurri insistono con Iannone, ma il tiro è deviato dal portiere; al 12.41 Ansoldi, scontata una penalità, impegna Alcaine con un tiro ravvicinato; l’Italia non riesce a trovare il guizzo vincente neanche al 16.55 con Souza, il cui tiro dalla blu è deviato dall’imponente portiere avversario.
La frazione centrale si apre con la Nazionale italiana in power play, Iannone tenta una doppia conclusione in trenta secondi senza fortuna. Al 23.47 è il turno di De Toni che, involatosi in contropiede tira sul portiere. Il gioco azzurro è lento e concede agli spagnoli il tempo di organizzarsi in difesa, tranne al 29.05, quando in una rapida azione De Marchi entra nella blu, cede il disco a Iannone, il cui tiro centrale si infila nel sette alla sinistra del portiere avversario. L’Italia cinge d’assedio la difesa giallorossa: al 30.57 Insam lavora il disco, portatosi nei pressi della gabbia iberica, lo passa a Egger, ma il tiro centrale è preda del portiere. I pericoli portati nei minuti successivi da Pittis (al 36.33), Scandella (37.12) e Larkin (37.58) vengono neutralizzati dalla difesa avversaria.
Nell’ultima frazione di gioco il leit motiv della partita non cambia: Italia in avanti, Spagna arroccata in difesa. I tentativi Azzurri sono sono puntualmente neutralizzati fino al 49.53, quando la staffilata Helfer fissa il punteggio sul 2-0. Non contenti gli Azzurri vanno alla ricerca del terzo goal, ad andarci vicino, al 53.17, è Insam che prova a deviare un tiro dalla blu di Helfer senza fortuna. Al 55.42, in penalty killing, Pittis recupera il disco in zona d’attacco, ma tira addosso al portiere. Il risultato finale di 2-0 permette agli Azzurri di conquistare i tre punti, ma con Nazionali maggiormente quotate è necessario avere maggiore cattiveria agonistica sottoporta se si vuole risalire in Top Division.

 Le foto  della partita

Spagna – Italia 0-2 (0-0; 0-1; 0-1)
Spagna:
Ander Alcaine (Jose Luis Alonso) – Juan Brabo – Guillermo Betran – Daniel Hilario – Dany Parra – Eduardo Paz – Alejandro Vea – Alejandro Hernandez; Salvador Barnola – Pablo Munoz – Jose Gavilanes – Jaun Munoz – Alejandro Pedraz – Pol Gonzalez – Jose Antonio Biec – Carlos Quevedo – Antonio Gavilanes – Bastien Ribot-Tona – Oscar Vazquez. Coach: Antoine Lucien Basile.
Italia: Thomas Tragust (Daniel Bellissimo) – Armin Hofer – Armin Helfer – Nicholas Plastino – Matthew De Marchi – Thomas Larkin – Trevor Johnson – Ingemar Gruber – Andreas Lutz; Giulio Scandella – Alexander Egger – Marco Insam – Luca Ansoldi – Nicola Fontanive – Michael Souza – Patrick Iannone – Ryan Watson – Jonathan Pittis – Diego Iori – Luca Felicetti – Manuel De Toni. Coach: Rick Cornacchia
Arbitri: Peter Loksik (Slovacchia) Linemen: Ansis Eglitis (Lettonia) e Attila Nagy (Ungheria)
Penalità: Spagna 12 (0/4/8) – Italia 12 (6/4/2)
Tiri: Spagna 8 (4/2/2) – Italia 60 (16/19/25)
Marcatori: (0-1) 29.05 Patrick Iannone (Matthew De Marchi – Nicholas Plastino) PP; (0-2) 49.53 Armin Helfer (Armin Hofer – Alexander Egger) PP
Spettatori: 2.900
MVP: Armin Helfer (Italia) e Guillermo Betran (Spagna)

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