La cifra della cessione si aggira sui 189 milioni di dollari (circa 137 milioni di €), cifra che comprende i 14 milioni di dollari di debiti dei Sabres, ma come naturalmente accade quando sono in ballo cifre del genere la trattativa è stata piuttosto lunga: Pegula aveva manifestato interesse nell’acquistare la squadra, di cui è sempre stato tifoso e abbonato per ben 18 anni, già a novembre 2010 per una cifra di circa 130 milioni, a cui ovviamente seguirono le smentite di rito della vecchia proprietà, anche perchè il prestigioso e autorevole periodico finanziario Forbes, noto ai non addetti ai lavori principalmente per l’annuale lista degli uomini più ricchi del mondo, valutava la società circa 170 milioni. A dicembre Pegula si manifestò presso la NHL annunciando che sarebbe stato disposto a spendere 170 milioni, 5 in meno di quanto richiesto da Tom Golisano. L’accordo finale tra le due parti è arrivato a fine gennaio, ma è stato ufficializzato solamente il 3 febbraio in una conferenza stampa congiunta mentre la NHL ha approvato la transazione il 18. La conferenza stampa del 3 febbraio ebbe tuttavia un colpo di scena, in quanto Golisano annunciò di aver ricevuto un’offerta più alta di quella di Pegula di ben 70 milioni, ma di averla rifiutata in quanto avrebbe comportato il trasferimento dei Sabres dalla città in cui giocano dalla loro fondazione avvenuta nel 1970.; naturalmente, Golisano non ha voluto dire chi c’era dietro l’offerta. Il 22 febbraio Pegula è diventato ufficialmente il nuovo proprietario dei Sabres, presentandosi al pubblico della HSBC Arena il giorno seguente prima della vittoriosa partita contro gli Atlanta Trashers.
Come ci si poteva aspettare, le reazioni alla nuova proprietà sono state entusiaste: Lindy Ruff, allenatore del team dal 1997, si è detto entusiasta e sicuro del fatto che cambieranno molte cose. Ed in effetti i primi cambiamenti sonno arrivati: Craig Rivet, capitano è stato messo nei waivers mentre Thomas Vanek è stato nominato assistente.
Come abbiamo già scritto, Pegula succede a Tom Golisano, nato nel 1941 a Naples, Florida, e con tra l’altro tre candidature a governatore dello stato di New York con l’Independence Party of New York che lo vide tra i fondatori, che acquistò insieme a Larry Quinn la suqadra nel 2003 quando si trovava ad un passo dalla bancarotta per 92 milioni di dollari.