Presidente Moser: «Faremo tesoro degli aspetti negativi di quest’anno»

Presidente Moser: «Faremo tesoro degli aspetti negativi di quest’anno»

(com. stampa SG Cortina) – Non è stata sufficiente una rimonta quasi miracolosa, nella seconda parte del campionato, per permettere al Cortina di accedere ai play-off: la sconfitta rimediata nel derby alleghese di martedì scorso ha messo la parola fine a un campionato per certi aspetti incredibile, come tutti hanno riconosciuto.

«È vero», ha commentato il presidente della Sportivi Ghiaccio Cortina Sandro Moser, «nella partita di martedì qualcosina in più potevamo darlo, ma d’altra parte il tabellone è inflessibile e lo sapevamo fin dall’inizio che passava una squadra sola. È passato l’Alleghe».

Avventura finita anzitempo, quindi, ed è arrivato il momento di stilare un bilancio della stagione appena finita per il Cortina.

«Abbiamo iscritto la squadra al massimo campionato italiano l’ultimo giorno utile, il 30 giugno 2010, ma la certezza di scendere sul ghiaccio ce l’abbiamo avuta un mese e mezzo più tardi, quando siamo riusciti ad ovviare alla mancanza di un main sponsor con altri sponsor più piccoli. Il primo giocatore straniero, proprio il portiere Ryan Munce che si è infortunato ancora prima che iniziasse il campionato, lo abbiamo ingaggiato a metà agosto».

Ma quello di Munce non è stato l’unico infortunio che Doug McKay ha dovuto affrontare nel corso della stagione: prima Roche, poi Luca Zanatta, quindi Sipotz, Zandonella, Menardi, Branda, e per ultimo l’improvvisa partenza di Rohlfs, rientrato in patria per alcuni problemi di salute della moglie. 

«Per un lungo periodo, da ottobre a novembre», ha continuato Moser, «il roster della nostra squadra era formato da Adam Russo e Martino Valle Da Rin (portieri); Stephen Burns, David Rohlfs, Luca Zandonella, Michele e Luca Zanatta (difensori); Mattias Wennerberg, Jonas Johannsson, Giorgio De Bettin, Lino De Toni, Andrea Moser, Francesco Adami, Cristian Menardi, Dennis Soravia e Felice Giuliano (attaccanti). A questi atleti sono stati affiancati anche alcuni giovani provenienti dall’Under 20, tra cui Federico Lacedelli, Roberto De Biasi, Gabriele Moretti, i gemelli Luca e Sebastiano Rapisarda e Andrea Rezzadore. Proviamo a confrontare questo roster con quello delle altre squadre! La nota positiva è che molti nostri giocatori italiani hanno potuto trovare spazio in serie A, migliorando di conseguenza il proprio bagaglio tecnico e fisico. Questo rientrava anche nei programmi della Sportivi Ghiaccio Cortina fatti prima dell’inizio del campionato. La differenza tecnica riscontrata con le altre squadre ci ha costretti a ritornare sul mercato per ingaggiare altri quattro forti giocatori, Adam Munro, Marek Posmyk, Jesse Schultz e Daniel Branda».«Siamo comunque riusciti, nella seconda parte di campionato», ha detto ancora Moser, «a fare un recupero che nessuno credeva possibile. La nostra è stata una stagione in salita, e abbiamo recuperato moltissimo, battendo le squadre capolista, senza timori, e ritrovando quella voglia di vincere e quell’intesa sul campo che forse erano mancate nei primi match. Tutti ora – noi dirigenti, i tifosi, gli appassionati – siamo un po’ delusi e tristi per come è andata quest’anno. Al di là delle polemiche che inevitabilmente accompagnano una sconfitta sportiva, posso assicurare che faremo tesoro degli aspetti negativi che hanno caratterizzato questo campionato: e sono anche sicuro che la passione per l’hockey continuerà ad alimentare il tifo e la vicinanza per il nostro Cortina».

Infine un ringraziamento.

«Io personalmente, ma anche a nome della Sportivi Ghiaccio» ha concluso Moser, «voglio ringraziare prima di tutto gli atleti, italiani e stranieri, che hanno fatto sacrifici e hanno dato tutto facendoci ancora una volta emozionare sulle tribune dell’Olimpico; un grazie poi ai collaboratori della società, che in vari modi ci hanno aiutati; grazie ai tifosi, che hanno sostenuto la squadra anche nei momenti più difficili; grazie a Cortina intera, che ancora una volta si è dimostrata orgogliosa della sua squadra di hockey; e grazie agli sponsor, a quelli grandi e a quelli piccoli, perché senza il loro prezioso contributo sarebbe veramente difficile poter andare avanti».

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