Ci aveva provato Foppa, nickname dell’ idolatrato attaccante 37enne Peter Forsberg, a tornare sul palcoscenico della NHL; e quale miglior luogo se non il Pepsi Center, teatro di tanti successi. Tuttavia Forsberg ha capito che non avrebbe più potuto competere con i giocatori attuali e così ieri pomeriggio, in una conferenza stampa che ha preceduto il match tra gli Avs ed i Flames, ha annunciato il suo basta. Il ritiro arriva a causa dei noti problemi che affligono ormai da tempo il piede destro di Foppa e che gli hanno consigliato di fermarsi. Per Forsberg la carriera NHL, iniziata nel 1991 con il draft al primo giro (sesto assoluto) da parte dei Flyers prende effettivamente il volo 3 anni dopo, nella stagione ’94/’95 con l’ esordio tra i Pro americani nelle file dei Quebec Nordiques con una stagione a metà tra nordamerica e Svezia (nelle file del MoDo); l’anno successivo, con i Nordiques che hanno lasciato il nome e il Canada per trasferirsi in Colorado, Forsberg diventa titolare inamovibile e gioca 82 incontri di Regular Season e 22 di Play Off. La Stanley Cup arriva 2 anni dopo nel 96 (la seconda arriverà nel 2001 sempre con Colorado) ed assieme all’ olimpiade di Lillehammer 94 (suo il rigore decisivo) e ai mondiali ’96 e ’98 gli ha permesso di entrare nell’ esclusivo “Triple Gold Club”, onore riservato ai soli (per ora) 18 giocatori che in carriera hanno vinto almeno una Stanley Cup, un Mondiale ed una Olimpiade.
Per Forsberg le statistiche recitano 885 punti in 14 stagioni (di cui 11 con i colori dei Nordiques/Avalanche) che gli permettono di salire al quarto posto tra i realizzatori svedesi della NHL dietro Sundin, Lidstrom e Alfredsson.
Proprio gli Avalanche, di cui ha vestito la maglia per ultime 2 gare della sua splendida carriera, onoreranno Foppa ritirando la sua maglia col #21 il prossimo anno.
(Foto: http://blogs.denverpost.com)