Max Fedrizzi, «Più competizione per la nazionale femminile»

Max Fedrizzi, «Più competizione per la nazionale femminile»

di Andrea Valla e Marco Depaoli

In quanti ricordano Max Fedrizzi? Per chi ha vissuto “l’Età dell’Oro” del nostro hockey il nome sicuramente non suona nuovo. Da bravo scudiero ha lottato fianco a fianco con Mostri Sacri della nostra storia vestendo la maglia del Bolzano e quella dei primissimi Devils che sulla nuova pista dell’Agorà (all’epoca PalaCandy) hanno regalato alla città di Milano i primi accesissimi derby.
Max adesso collabora con la società EV Bozen 84 per la quale si occupa del settore giovanile e anche della squadra femminile di serie A (campione in carica) in qualità di head coach. Non solo, delle ragazze ricopre anche la carica di assistant coach della nazionale senior ed è il responsabile della rappresentativa femminile Under 18 che prova ad riaffacciarsi sul panorama internazionale dopo un’esperienza isolata di quattro anni fa. Ed è proprio sul tema dell’hockey femminile che abbiamo voluto intervistarlo.

Ciao Max a gennaio hai guidato il raduno della nazionale femminile under 18, ci puoi dire com’è andato, con delle tue considerazioni?

E’ stata veramente una gran bella cosa, veramente molto positiva per molteplici aspetti. Innanzitutto ho avuto a che fare con un gruppo tecnicamente molto valido, molto coeso e molto affiatato, che ha stupito molto oltre me anche il dirigente femminile quando è venuto a trovarci dopo soli tre allenamenti fatti; inoltre è stato positivo perché comincia a dare credibilità a tutto il movimento hockeystico femminile che inizia a dar segni di risveglio e di attività come non si vedeva da tempo.
Con questo raduno under 18 poi che è quasi una “primizia” (essendone svolto solamente un altro circa quattro anni fa) abbiamo voluto dare un segnale a queste ragazze che c’è una possibilità di crescita. Anni fa quando alcune ragazze capivano che non riuscivano ad arrivare nella nazionale senior capitava che smettavano; ora sanno che prima c’è un’altra possibilità che dà loro modo di crescere. Inoltre un segnale lo si è voluto dare anche a coloro che già sono nella nazionale senior del tipo “attenzione ora non avete più il posto assicurato, dietro di voi ci sono altre ragazze che scalpitano per avere il vostro posto” e ciò non vuole ovviamente essere una minaccia bensì uno stimolo a non sentirsi mai arrivate e quindi ad impegnarsi sempre ed in ogni caso.

Quest’Italia Under 18 ha in programma di partecipare ai mondiali Under 18 di categoria?

In programma certamente, ma di sicuro non nel futuro più immediato. Non lo ritengo impossibile ma un po’ prematuro partecipare ai mondiali, l’obiettivo di questa rappresentativa è di cercare di fare un buon numero di partite internazionali e in questo senso un po’ di contatti sono già avviati.

Lo staff dell'Italia femminile con, da sinistra, Max Fedrizzi, Marco Liberatore

Parliamo di nazionale senior, quest’anno vi saranno i mondiali in Francia, pensi che l’Italia potrà vincere il proprio girone e salire di categoria?

Penso che la nostra nazionale sia in grado di fare tutto, io la vedo un po’ come una mina vagante: secondo me si può vincere il girone ma se le nostre validissime ragazze non si impegnano tutte al 100% si rischia di fare una brutta figura. E’ un girone molto impegnativo e non si dovrà sottovalutare nessun avversario.

Max anche se immaginiamo che sarai spesso in contatto con le istituzioni dell’Hockey, c’è un appello o una richiesta che vorresti inoltrare ai vertici del nostro sport.

Guarda ti dirò che oltre all’invito a supportarci come stanno già facendo in questo periodo, mi piacerebbe invitarli a vedere se è possibile studiare un calendario che preveda più partite per le nostre ragazze, perché solo giocando tanto possono migliorarsi molto.

Campionato: un torneo a 4 squadre con altre quattro squadre (Panther St. George, Asiago, Milano e Pontebba) diciamo “alla finestra” pronte ad entrare prossimamente, ti piace come si sta evolvendo il movimento femminile?

Personalmente, anche se mi piace questo campionato e tutte le squadre hanno un buon livello, sarei del parere che anche queste quattro squadre partecipassero al campionato. Io sono del parere che non si dovrebbero guardare i risultati, ma per il bene delle ragazze di queste squadre sarebbe ideale confrontarsi con altre ragazze di un livello più alto, altrimenti non si miglioreranno mai. Lo capisco che a volte perdere con punteggi pesanti può essere sconfortante ma, ripeto, solo cosi ci si può migliorare e inoltre un campionato a 8 squadre faciliterebbe le istituzioni nella stesura di un calendario più corposo che permetta alle atlete di giocare un maggior numero di partite.

Il campionato 2010/2011 sta avviando verso il suo epilogo, sappiamo che sei parte in causa ma ti chiediamo lo stesso di farci un tuo pronostico.

Sebbene sia Agordo sia le Lakers siano avversarie di tutto rispetto, assolutamente da non sottovalutare, credo che la finale sarà tra le Bozen Eagles e le ragazze del Real Torino. Loro hanno meritatamente vinto la stagione regolare, ma noi speriamo che il fatto di averle battute recentemente, il fatto di aver perso di misura a Torino abbia tolto loro qualche certezza. Inoltre noi contiamo per i playoff di poter contare sugli ultimi due innesti di Anne Palaoro e Claudia Negrisolo, e magari di avere tra noi anche la Rebecca Fiorese. Ecco, con questi auspici mi auguro di poterle contrastare, e di ribaltare il fattore campo che sarà a loro favore. In ogni caso sono certo che sarà una gran bella finale.

Si ringrazia Massimo Fedrizzi e la società EV Bozen Eagles per la cortese disponibilità.

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