CHL: intervista a Levente Szuper

CHL: intervista a Levente Szuper

Ex giocatore di Asiago e Milano Vipers, il trentenne Levente Szuper, nato a Budapest l’11 giugno 1980, è sbarcato il 5 novembre scorso nella Central Hockey League, agli Arizona Sundogs allenati da Marco Pietroniro. Per Szuper si tratta di un ritorno in Nord America, dato che aveva già solcato le piste del Nuovo Mondo tra il 1998 e il 2004, giocando per Ottawa 67’s (OHL), Saint John Flames e Worcester IceCats (AHL) e Peoria Rivermen (ECHL). E’ stato draftato dai Calgary Flames al 4° giro, numero 116, del draft NHL del 2000. In questa stagione, ha fino adesso totalizzato 17 presenze, con 8 vittorie, 4 sconfitte nei tempi regolamentari e 3 sconfitte all’overtime, con il 91,3% di parate e 2,97 GAA, cifre che fanno di Levente uno dei migliori portieri della lega.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo, per fargli delle domande sulle sue esperienze europee e nordamericane.

Quali sono le differenze più grandi tra l’hockey europeo e quello delle minors nordamericane?

Il campo è più piccolo, poi si giocano molte più partite con trasferte più lunghe, con però meno giocatori nel roster. Il gioco è più veloce, con giocatori più esperti e sono permessi i fight. Quindi, ci sono parecchie differenze.

Quali differenze hai trovato la tra la tua prima esperienza in Nord America e questa seconda?

Questa volta sono più maturo e la prima esperienza è stata in Canada che è molto diverso dagli States. Ora ci sono molti più giocatori giovani nelle minors. E sono anche più rilassato, so cosa aspettarmi e non sono più così fissato con la NHL, perchè so che non posso controllare questa cosa. In questo mondo molta gente prende decisioni per te e tu non puoi farci nulla. Non mi piace molto questo aspetto, ma non voglio più preoccuparmene, perchè non ne vale la pena.

Chi vincerà il campionato?

E’ una domanda molto difficile, la classifica è molto corta e ognuno dei 18 team può battere gli altri 17. Per quanto mi riguarda, spero che faremo bene. Mi piacerebbe poter dire con sicurezza chi vince, perchè così sarei milionario.

In questa stagione, qual è l’attaccante più pericoloso che hai affrontato? E nella tua carriera?

Non ho mai pensato di nessuno “Questo è il più forte giocatore che ho incontrato”, sono sempre stato fortunato nel giocare con e contro giocatori molto bravi.

Sei stato draftato dai Calgary Flames, ma non hai mai giocato in NHL, pensi sia un capitolo chiuso oppure potresti avere ancora delle chances?

Ormai non ci penso più; se continuassi a farlo sarei al manicomio… Ho avuto la fortuna di stare in panchina in 9 partite dei Flames, ma non così fortunato da poter scendere in pista. Inoltre nel mio ultimo anno, chi mi aveva draftato venne licenziato, e chi venne assunto dopo prese giocatori che interessavano a lui. E’ tutto business. Non so se ora sono più vicino alla NHL, se dovesse succedere sarebe fantastico, ma non posso farci molto. Penso che ormai la gente mi conosce bene, sia in Europa che qui, e sa cosa sono in grado di fare sul ghiaccio.

Hai dei “rituali” pre partita oppure non sei particolarmente superstizioso?

Ho qualche abitudine, che non definirei rituale, come hanno tutti i giocatori.

Come si svolge la tua giornata tipo?

Mi sveglio, faccio colazione, poi vado all’allenamento. Dopo, mangio e vado a casa dove sento i miei amici e parenti. Poi vado al cinema, a fare la spesa, faccio passeggiate o escursioni, cose così. Qualche volta cucino anche, e quest’anno sono fortunato che mi vengono a trovare molte persone, come la mia fidanzata, i miei genitori e i miei amici. Così, sono soddisfatto.

Qual è stato il momento più bello della tua carriera?

Sono molti. Vincere il campionato in Ungheria, la Memorial Cup e la Calder Cup in Nord Americana sono stati momenti molto emozionanti, ma il momento migliore credo sia stato quando nel 2008 a Sapporo abbiamo vinto i Campionati del Mondo di Divisione 1 venendo così promossi nella Pool A.

Chi è stato il miglior allenatore che hai mai avuto?

Ho avuto molti grandi allenatori. L’allenatore che ho avuto nella Ontario Hockey League, agli Ottawa 67’s mi ha insegnato molto, e nella nazionale ungherese ho avuto la fortuna di lavorare con persone dal calibro di Pat Cortina.

Hai giocato due stagioni in Italia, che ricordi hai di quella esperienza? Sei ancora in contatto con dei tuoi ex compagni?

Mi sono molto divertito nei due anni in Italia. Asiago e Milano sono state due grandi esperienze, mi sono molto piaciuti i posti, mi sono fatto un sacco di amici e sono ancora in contatto con molti dei miei ex compagni di entrambe le squadre. E’ stato molto divertente!

Cosa farai quando smetterai di giocare a hockey?

Ci sono molte cose a cui sono interessato. In Ungheria ho avviato la mia scuola per portieri, e quando smetterò di giocare sicuramente potrò seguirla di più. Mi piace anche molto la musica, recitare, andare in bicicletta, fare escursioni. Mi piacerebbe anche avere una cantina per produrre del vino, mi piace anche restaurare vecchie auto. Poi, adoro gli animali: ho cani, gatti e cavalli in un piccolo ranch in cui starò più tempo. E poi, dato che sono stato a lungo lontano da casa, passerò più tempo con i miei famigliari e i miei amici, sperando di avere il tempo per fare tutte queste cose.

La nazionale ungherese negli ultimi anni ha fatto molti progressi, quali sono stati i fattori?

Penso perchè la mia generazione è stata speciale. Abbiamo giocato in nazionale per anni, ci conosciamo a memoria e siamo cresciuti come fratelli. In più abbiamo un grande staff con Pat Cortina e Diego Scandella. Siamo stati molto umili e abbiamo fatto tutto il possibile per arrivare nella Pool A e ci siamo arrivati.

Dicci il nome di un giovane giocatore ungherese di cui sentiremo parlare nei prossimi anni.

Al momento non saprei proprio chi potrei indicare perchè non ho possibilità di vederli giocare, essendo all’estero per tutta la stagione. Spero che quando smetterò sarò coinvolto nella federazione ungherese per aiutare lo sviluppo dei giovani portieri.

Si ringraziano Levente Szuper e gli Arizona Sundogs per la disponibilità.

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