Simone QuargnalSi è giocata oggi a Bled la sesta (e penultima) giornata dei Mondiali Under 20 di Prima Divisione – Gruppo B. La Danimarca ha agilmente superato l’ostacolo Lituania (garantendosi la medaglia d’oro con un turno d’anticipo), mentre la Slovenia ha confermato quanto di buono fatto vedere finora, battendo di misura i vicini austriaci.
Danimarca-Lituania non era certo una partita incerta. Era però importante per i biancorossi chiuderla il prima possibile, in maniera da assicurarsi subito il risultato, evitando brutte sorprese e – gufando contro l’Austria – vincere l’oro con un turno d’anticipo. E così è stato. I Baltici hanno chiuso i conti già dopo un quarto d’ora (4:0), per poi rallentare come di consueto e “accontentarsi” del 6:1 finale.
Gran partita invece quella della sera, in cui la nazionale di casa ha superato l’Austria, che sulla carta doveva essere la diretta avversaria della Danimarca in ottica promozione, ma in realtà si è rivelata una squadra non troppo compatta e tutto sommato nemmeno così fisica come ci si aspettava. Contro la Slovenia i biancorossi concedono il secondo goal in situazione di superiorità numerica (a favore) del torneo (il primo era arrivato contro la Croazia) ad inizio match; seguono 40′ di cambi di fronte continui in cui, tuttavia, nessuna delle due squadre si scopre più del dovuto. Solo all’inizio del terzo drittel la Slovenia riesce a raddoppiare con Kopitar, a cui immediatamente risponde l’austriaco Komarek.
A chiudere i conti ci pensa però Scap che, asisstito dal solito Pance, chiude di fatto la partita rendendo inutile la rete del definitivo 3:2 di Komarek a quindici secondi dalla sirena.
Stando così la classifica, la Danimarca è matematicamente medaglia d’oro, mentre ancora in ballo sono le due medaglie “minori”. In ballo è anche il nome della nazionale retrocessa, ma la scelta è limitata a Croazia o Lituania. Domani, nell’ultima giornata di gare, tutte le risposte.
Il programma prevede a mezzogiorno Croazia – Lituania, alle 15:30 Austria – Danimarca e alle 19:00 Slovenia – Kazakhistan.
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Foto: Samo Vidic