Cechia: risorgono Pardubice e Karlovy Vary

Cechia: risorgono Pardubice e Karlovy Vary

Torniamo in Repubblica Ceca per il nostro consueto recap di quanto successo nella Tipsport Extraliga 2010/11. Siamo onesti: stavolta, c’è ben poco da dire. Il Vitkovice è ancora primo, il Trinec è ancora secondo, lo Sparta è ancora in zona playout, lo Plzen e il Mlada Boleslav stanno ancora lottando a suon di carte bollate per vedersi annullata la squalifica. Così, l’attenzione dei media – praghesi, in particolare – è rivolta soprattutto alla crisi degli strapagati spartani e agli strascichi legali della penalizzazione delle due squadre. Prima di affrontare tali temi, però, diamo come di consueto un’occhiata alla classifica, anche se poco o nulla è cambiato rispetto alla scorsa settimana.

Il Vitkovice, come detto, rimane in testa alla classifica. Tuttavia, non sembra avere le carte in regola per potersi considerare “in fuga”. Il roster corto, la mancanza di un buon back-up di Roman Malek e l’abisso che separa le prime dalle seconde linee, sono gli ostacoli maggiori che impediscono di vedere nei biancoblù dei credibili pretendenti al titolo finale. Intanto, però, se ne stanno lì e come cantava Doris Day nel lontano ’56, “Que serà, serà”.
Il Trinec, tenacemente secondo, ha un roster molto più amalgamato ma decisamente meno efficace. I nomi che lo compongono, però, sono di tutto rispetto e non c’è da dubitare che la maggiore esperienza verrà fuori nei momenti cruciali della stagione.
Il Pardubice, attualmente terzo, si rifà sotto dopo un inizio di stagione sotto le aspettative, mentre Liberec e Brno, come previsto, iniziano a tirare un po’ il freno per evitare di surriscaldare il motore e risparmiare carburante per le ultime partite di regular season. Dopotutto, tra loro e lo Zlin (sesto), ci sono sette punti, che, in una Extraliga così equilibrata, sono tantissimi. Brno e Liberec devono preoccpuarsi non tanto di Zlin e Ceske Budejovice – stabili tra la sesta e l’ottava posizione ormai da un bel po’ – ma del redivivo Karlovy Vary, che pian piano sta ritrovando il bel gioco smarrito ormai da quasi due anni.
Slavia e Litvinov sono invece alla disperata ricerca di preziosi punti, ma i capitolini in particolare sono abituati ad iniziare i playoff dalle ultime posizioni… e nessuno sembra preoccuparsi troppo dell’attuale posizione in classifica.

Perché? Presto detto: tra il Litvinov e lo Sparta Praga, undicesimo, c’è una voragine di 10 punti, che non verranno colmati, se non per intervento semi-divino. Gli amaranto, vittoriosi sul ghiaccio di Karlovy Vary in mezzo a due identiche mazzate (4:1) prese da Vitkovice prima e Pardubice poi (partita a cui si riferisce la foto, hcpce.cz), non sembrano trovare ancora in bandolo della matassa. In casa, specialmente, gli amaranto sembrano soffrire di un’ “ansia da prestazione” che fa loro sbagliare tutto: passaggi, tiri, schemi, persino i cambi di linea. Per cercare di riavvicinare i propri tifosi, imbufaliti per il rapporto “stipendio/risultati” dei propri beniamini, i giocatori stessi si sono ridotti lo stipendio del 20%.

“C’è sempre chi sta peggio”, ed effettivamente sugli ultimi tre gradini troviamo le squadre penalizzate due settimane fa. Lo Plzen, però, che prima della penalizzazione lottava per un posto fra le prime quattro, ha decisamente un altra marcia e verosimilmente metterà la freccia a sinistra e sorpasserà i capitolini già in settimana. Kladno e Mlada Boleslav, invece, che messi insieme non fanno neppure i punti dello Plzen terzultimo, faranno campionato a sé.

Oggi, come accennato in apertura, Plzen e Mlada Boleslav hanno formalmente presentato ricorso presso il Tribunale di Giustizia Sportiva di Praga. Si appellano, fra le altre cose, ai numerosi precedenti: molte volte, infatti, si sono presentati casi di giocatori i cui trasferimenti non erano stati completati dal punto di vista burocratico, eppure mai si era arrivati a penalizzare il team. Così pesantemente, poi.

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