Mille, fortissimamente mille!

Mille, fortissimamente mille!

Di Max Magi
Il 2010 verrà probabilmente ricordato a Ottawa come The Milestone year; non credo infatti che sia capitato spesso che una città celebrasse in campo hockeistico tante pietre miliari in un solo anno come ha fatto la capitale canadese negli ultimi sette mesi.

Si era iniziato la scorsa stagione con la millesima partita in NHL giocata dal Senatore per eccellenza, Daniel Alfredsson, il Capitano venuto dal freddo per giocare in un posto ancora più freddo. Il 10 aprile, in occasione dell’ultimo incontro della regular season, lo svedese soffiò sulle mille candeline giocando contro i Buffalo Sabres al cospetto di un “tutto esaurito” dedicato esclusivamente a lui.

Poche ore prima, l’allora sindaco di Ottawa, mister Larry O’Brien, aveva ufficialmente dichiarato quella giornata come il Daniel Alfredsson Official Day. Buffalo avrebbe poi parzialmente rovinato la festa vincendo 5-2, ma quel giorno agli spettatori di casa, con la loro squadra già qualificata per i playoff, sembrava importare solo una cosa: partecipare ai festeggiamenti del Capitano.

Il 22 ottobre tocca di nuovo all’immarcescibile svedese, e sempre contro i Sabres. Gli mancano tre punti per raggiungere quota mille in NHL, e lui provvede con una tripletta, dove l’ultima rete viene siglata a porta vuota a mezzo minuto dalla fine.

Quattro giorno più tardi è il nuovo arrivato Sergei Gonchar a festeggiare le mille partite in NHL, e i Senators, alle prese con una classifica che ricorda gli ultimi momenti di vita del Titanic, festeggiano in modo degno l’evento sconfiggendo Phoenix 5-2.

E non finisce mica qui, perché il 28 ottobre pure il meno quotato Jarko Ruutu vuole celebrare una pietra miliare, e ovviamente lo fa a modo suo, raggiungendo contro i Florida Panthers i mille minuti di penalità in NHL. Un evento simile non può restare nell’anonimato, e Michalek provvede a dargli il significato che merita realizzando in inferiorità numerica la rete del temporaneo 1-1. I Senators vinceranno poi 5-3.

Manca però ancora un traguardo di prestigio da superare: il buon Kovalev è sul punto di raggiungere pure lui i mille punti in carriera, e per farlo attende il giorno in cui si affronteranno, sempre allo Scotiabank Place, Re e Senatori; arrivano infatti a Ottawa i Los Angeles Kings, e col punteggio ancora fermo sullo 0-0 il russo, uno dei giocatori più incostanti che si siano mai visti sul nostro pianeta, segna un gol che ovviamente non poteva essere normale, vale a dire rompendo la mazza; guardando il filmato si notano infatti diversi spettatori (e fra questi, lo confesso con vergogna, pure il sottoscritto) che si alzano esultanti con un paio di secondi di ritardo perché ingannati dal pezzo di bastone che per un istante viene scambiato per il puck mentre finisce dietro la gabbia di Quick…

Per dovere di cronaca segnalo che, nell’ambito di quello stesso incontro, terminato 3-2 in favore di Ottawa, Chris Neil e Jarko Ruutu hanno festeggiato le 600 partite in NHL e Milan Michalek le 400 partite. Re e Senatori erano davvero il contorno ideale per cotanti eventi.

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