Il Real Torino non vuole fare da terza incomoda

Il Real Torino non vuole fare da terza incomoda

Alla vigilia del debutto nella stagione agonistica 2010/11 delle ragazze del Real Torino abbiamo voluto intervistare la persona che meglio ci può raccontare tutti i segreti di questa società nata la scorsa estate: il presidente Massimo Traversa.

Sta per iniziare il campionato, il Real debutterà sabato e poi domenica con la lunga trasferta di Bolzano. Noi sappiamo però veramente poco della vostra squadra, ci sono state delle defezioni o dei nuovi arrivi?

«Il roster della passata stagione è pienamente stato riconfermato, visto che ormai da qualche anno è nato un gruppo stupendo, solido e compatto. In più avremo dei nuovi innesti: dal nostro farm-team Como avremo probabilmente l’arrivo di Michelle Masperi, una validissima ragazza che potrà far bene; dalle nostre giovanili cercheremo di inserire una ragazza (Rossi) e avremo poi due rientri eccellenti. Fino a gennaio a difesa della nostra porta ci sarà Chiara Traversa, che fino a che non dovrà rientrare negli USA per completare gli esami che la porteranno a graduarsi, potrà giocare con noi dopo l’ottimo campionato disputato la scorsa stagione con la Norwich University. Infine al rientro dopo l’esperienza con le Lugano Ladies avremo la disponibilità di un’ottima giocatrice quale Elisa Ballardini. Insomma il roster è sicuramente valido e a mio parere migliore di quello della scorsa stagione».

Allora quest’anno puntate in alto, che obiettivi avete per questo campionato?

«Sinceramente io ho ancora il rammarico per la passata stagione visto che abbiamo sfiorato l’impresa di eliminare il Bolzano, poi diventato campione d’Italia. Abbiamo rafforzato il nostro roster e le ragazze che han giocato lo scorso campionato hanno un anno di esperienza in più, nonostante sia un gruppo fondamentalmente giovane. Se aggiungiamo che le nostre principali avversarie non mi risulta si siano rinforzate, io spero proprio di raggiungere la finale come obiettivo minimo. Se poi viene qualcosa in più ancora meglio».

A chi è affidata la conduzione tecnica della squadra?

«Il responsabile capo sarà ancorà il signor Zurek coaudivato dal signor Chironna, a seconda degli impegni che avranno con le formazioni che già allenano ci organizzeremo per dare comunque un capo allenatore al seguito delle nostre ragazze».

Inutile chiederle se lei è favorevole al fatto che ragazzi italiani provino a migliorarsi all’estero visto che già lo ha messo in pratica con i suoi figli Chiara e Tommaso. Ma le chiediamo, ritiene proficuo l’inserimento di ragazze provenienti da federazioni straniere nel roster delle squadre femminili italiane?

«Secondo me la questione è complessa in quanto se una squadra acquista straniere superstar al solo scopo di vincere il campionato, in questo caso sono fermamente contrario. Mentre se una società schiera delle ragazze che comunque devono essere tecnicamente valide e che si trovano in Italia per studio o lavoro allora sono favorevole. Lo scopo secondo me non deve essere avere la straniera per vincere, ma avere la straniera che è qui per portare la sua esperienza e che condivide esperienze umane, culturali nonché hockeystiche diverse che possono migliorare su ogni aspetto le nostre ragazze.
Mi permetto di aggiungere un’ulteriore postilla: le nostre ragazze sono già discriminate nei settori giovanili in quanto una squadra a livello giovanile è mista e quando crescono le ragazze poi ovviamente non possono più giocare con i maschi. Quindi nel roster si creano dei “buchi” laddove erano presenti delle ragazze e pertanto le società spesso e volentieri privilegiano tra i due sessi far crescere un maschio, dato che la ragazza ad un certo punto sono sicuri al 100% che verrà persa».

Signor Traversa la ringraziamo per la chiaccherata e per i tanti spunti di riflessione che ci ha dato.

«Anch’io ringrazio voi per lo spazio che date all’hockey “rosa”, rimango a vostra disposizione per qualsiasi informazione vi dovesse necessitare. A presto».

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