EWCC – 4 Eagles raccontano l’attesa

EWCC – 4 Eagles raccontano l’attesa

(com. stampa newsletter FISG) – Un portiere, Giulia Mazzocchi, un difensore, Michela Angeloni, e due attaccanti, Evelyn Bazzanella e Wally Kaser. Quattro Eagles che aspettano con ansia, così come le loro compagne, l’appuntamento europeo con la European Women Champions Cup, da giocare in casa e da trasformare in un evento.

Dopo il titolo di campionesse d’Italia, la possibilità di giocare in Europa. Quali sono le sensazioni che si provano?

Angeloni: “Una grande emozione, soprattutto contro quelle più forti, aiuta a stimolare la squadra a dare sempre il meglio e a migliorarsi sempre più”.

Bazzanella: “Non è la prima volta che io e le Eagles saliamo sul palcoscenico internazionale. E’ sempre una bella sfida e ci impegneremo al massimo anche se sappiamo che non sarà facile”.

Mazzocchi: “La conquista del titolo italiano è stata un’emozione grandissima, dopo essere state sconfitte per 3 stagioni all’ultima partita finalmente siamo riuscite a far ritornare lo scudetto a casa ed è stata una soddisfazione enorme. Oggi quella vittoria dà i suoi frutti ed abbiamo la possibilità di giocare un’importante coppa europea. Sicuramente questo rappresenta una grande occasione sia sotto il profilo personale che sotto quello hockeistico perché non capita tutti i giorni di poter giocare contro squadre europee di alto livello”.

Kaser: “Come prima cosa vorrei dire che per me questo titolo è stato l’ottavo, ed ogni volta ci si impegna come se fosse il primo, perché è sempre bello finire la stagione suggellandola con la soddisfazione del titolo. La stessa cosa si prova a giocare la Champions League; è un piccolo premio, raggiunto impegnandosi e questa è una motivazione in più per cercare di fare una bella figura”.

Quali sono le possibilità di passare il turno e quale l’avversario più pericoloso nel girone?

Angeloni: “Sarà davvero difficile passare il turno, tutto sommato il girone non è male… ma la squadra da battere in assoluto è il Lugano… sono assolutamente le favorite!”

Bazzanella: “Presumo che l’avversario da temere di più sarà il Lugano e per noi sarà difficile passare il turno non tanto per la squadra in sé, ma più per il ritardo che abbiamo negli allenamenti e la preparazione”.

Mazzocchi: “Personalmente credo che le possibilità di passare il turno non siano altissime ma la speranza e la voglia ci sono sempre e poi le Eagles hanno sempre saputo dimostrare che non occorre partire da favorite per vincere e la stagione scorsa ne è una chiara dimostrazione. Per quanto riguarda le squadre sicuramente il Lugano è la più temibile”.

Kaser: “Il Lugano. La possibilità di passare il turno per me è del 50%. Abbiamo una squadra giovane con nuovi elementi e per questo potremmo essere una sorpresa. Però non é mai da sottovalutare il lavoro e la preparazione della squadra svizzera. Squadra sicuramente più pericolosa per noi in questo girone”.

Qual’è, a vostro avviso, la squadra migliore in Europa in questo momento?

Angeloni: “Probabilmente le campionesse europee in carica, le russe del Tornado Moscow”.

Bazzanella: “E’ difficile rispondere a questa domanda perchè conosco le migliori squadre femminili solo sulla carta. Viste le squadre della Coppa Europa dell’anno scorso penso che le più forti siano Espoo Blues (FIN), Tornado Moscow (RUS), OSC Berlin (GER) e Slavia Prague (CZE)”.

Mazzocchi: “Non avendo più l’opportunità di giocare l’EWHL non ho avuto un contatto diretto con le altre squadre per poter dire quale sia la migliore d’Europa ma credo comunque che indicando squadre come AIK Stoccolma o Espoo Blues di Helsinki non si sbagli mai”.

Kaser: “Penso le squadre della Svezia e Finlandia, le squadre delle nazioni secondo il ranking mondiale”.

Quanto la possibilità di giocare in casa vi potrà aiutare?

Angeloni: “Certamente non avremo il carico del viaggio e giocare al Palaonda avra’ sempre il suo fascino. Uno stimolo in più per fare del nostro meglio”.

Bazzanella: “Per me giocare in casa è sempre bello perché c’è la possibilità per amici e parenti di vedere delle partite di hockey su ghiaccio femminile di alta qualità, però potrebbe mettermi un po’ sotto pressione”.

Mazzocchi: “Personalmente giocare in casa è fondamentale, il ghiaccio del “mio” stadio mi da più sicurezza e fiducia”.

Kaser: “Tanto. Speriamo in molto pubblico, in modo che diventi un evento o addirittura una piccola festa per l’hockey femminile in Alto Adige”.

Se doveste fare il nome di una giocatrice avversaria particolarmente difficile da affrontare?

Angeloni: “Nicole Bullo, giocatrice del Lugano… abbiamo giocato insieme nel 2001/02 anno che arrivò al Lugano anche io giocavo lì… era già fortissima… l’ho incontrata ancora a Torino, alle Olimpiadi… e ha partecipato anche a Vancouver 2010… sarà davvero difficile contro di lei!”.

Bazzanella: “Purtroppo non conosco nessuna ragazza delle 3 squadre avversarie”.

Mazzocchi: “Non conosco abbastanza le formazioni delle altre squadre per indicare una giocatrice precisa ma credo che le giocatrici più difficili da affrontare siano le svizzere”.

Kaser: “Non mi sono informata. lo vedrò sul campo”.

Nel prossimo mese di aprile l’Italia sarà in Francia per il Campionato del Mondo di Division II. L’obiettivo è la promozione?

Angeloni: “Io mi auguro sempre in una promozione… e quest’anno sarà ancora più dura con le squadre che abbiamo nel gruppo… speriamo solo di dare piu’ spazio a ritiri e allenamenti per questa nazionale che ha bisogno di giocare insieme”.

Bazzanella: “L’obiettivo naturalmente è la promozione come lo era sempre negli ultimi anni. Spero che la FISG questa stagione dia alla nazionale la possibilità di prepararsi bene a questo evento cosi importante per il movimento femminile. La voglia di fare sacrifici e di allenarsi c’è”.

Mazzocchi: “Guardando ai prossimi mondiali l’obiettivo è sicuramente solo uno: la promozione. Per me non dovrebbero esistere né secondi né terzi o quarti posti. È da troppo tempo che l’Italia merita di vincere l’oro e spero che sia l’anno giusto”.

Kaser: “le squadre negli altri paesi lavorano molto e crescono. L’attuale squadra dell’Italia non so se è ancora pronta per la promozione, anzi troveranno avversari forti e per me il primo obiettivo è restare nel gruppo. Ma se la squadra dovesse raggiungere la promozione io sarò la prima a essere contenta con loro”.

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