Stricker: «Il gruppo è la vera forza di questo Real»

Stricker: «Il gruppo è la vera forza di questo Real»

di Beppe Turina

David Stricker, 31enne milanese di nascita, sangue svizzero e tanta esperienza con Valpellice, Pontebba, Vipiteno e Vipers Milano.

Allora, quest’anno capitano del Real Torino, quali sono le tue ambizioni personali?

Intanto ringrazio la società per questa possibilità. E’ un compito molto importante e loro credono nelle mie capacità! Essere capitano è un lavoro duro che devo ancora imparare. Spero di riuscire ad aiutare la squadra e di tenerla sempre assieme nei momenti difficili.

Sembra che siate un gruppo molto unito e compatto, lo dimostra la rimonta di domenica sera, non sei d’accordo?

E’ proprio un bel gruppo, ci divertiamo, tutti si impegnano al massimo in tutti gli allenamenti e anche fuori dal palazzo siamo uniti. Questo penso sia importante per migliorare e giocare al meglio le partite.

Quali sono secondo te le reali ambizioni di quest’anno? Azzardo un semifinali ai Play off?

Proprio non saprei c’è molto da lavorare sarà un campionato molto duro per noi, l’impegno sarà al massimo e spero di fare meglio dell’anno scorso. Speriamo bene.

Pensi di poter essere utile anche alla tua ex squadra la Valpe?

Fino adesso non sono stato contattato dalla Valpe forse lo faranno quando avranno bisogno. Andare per fare panchina non mi inspira tanto ma giocare a Torre con quel pubblico è sempre un’emozione.

Un ultima domanda, quanto possono incidere questi stranieri sul valore della squadra? Tu quattro su cinque già li conoscevi per averci giocato insieme.

Finalmente a Torino sono arrivati degli stranieri buoni, faranno sicuramente bene. A questa squadra servono tantissimo è un peccato che non possano giocare tutti e 5. Sarà difficile fare una scelta.

Un saluto finale?

Saluto tutti i tifosi che si divertono a vedere l’hockey a Torino!!! Continuate a venire al Palatazzoli numerosi.

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