Marc Gautschi dopo Hcap Davos

Marc Gautschi dopo Hcap Davos

HC Ambrì Piotta – HC Davos 3 – 4 (1-1; 2-2; 0-1)

Nella terza giornata di campionato, l’Ambrì dovrà aspettare ancora prima di poter festeggiare la prima vittoria stagionale. I biancoblù non iniziavano il campionato con tre sconfitte consecutive dal 1990.

Nel roster degli avversari del Davos, tre leventinesi  cresciuti nel vivaio dell’Ambrì: Sciaroni, Guerra e Tallarini. Mentre per i biancoblù  sono rientrati stasera Trevor Meier e Randegger.

Al termine dell’incontro l’allenatore Benoit Laporte ha tenuto tutti i suoi giocatori negli spogliatoi per analizzare gli errori in vista del match di sabato contro Zurigo.  “Sì, il nostro allenatore si è molto risentito per la sconfitta di stasera,” afferma Marc Gautschi, “poiché c’era la possibilità di vincere questa partita. Ci sono stati troppi errori personali, anche se Benoit ci aveva avvertito che il Davos sarebbe stata una formazione competitiva.”

L’Ambrì ha subito tre gol in superiorità numerica nelle ultime due partite – due contro il Davos – ciò significa che qualcosa non funziona nel power play. “L’anno scorso avevamo una buona difesa“  continua Marc Gautschi, “quest’anno temo che i miei compagni pensino solo alla parte offensiva, forse  perché sono arrivati due estremi fortissimi che possono segnare tanti gol, ma non va bene pensare solo all’attacco….”

Sul parziale di 3-1, l’Ambrì ha smesso di giocare. “Anche stasera abbiamo pensato di aver già vinto quando eravamo aventi di due gol, poi non so cosa sia successo, forse si perde le fiducia in se stessi ed ecco che si commettono troppi errori individuali.”

Non è sicuramente un problema fisico, anche se poi nel terzo tempo l’Ambrì non è più diventata pericolosa e si teme per il contraccolpo psicologico dopo le tre rimonte avversarie in tre incontri disputati. “Ritengo che la squadra comunque abbia carattere, anche se iniziamo sempre il match in salita,“ afferma Marc Gautschi, “ ma poi riusciamo a raggiungere momentaneamente gli avversari, per poi però cedere alla fine..  dobbiamo ancora sistemare qualcosa!”

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