Serie CU26 senza il Chiavenna

Serie CU26 senza il Chiavenna

Brutta tegola per il movimento hockey e soprattutto lombardo. Un’altra squadra storica, il Chiavenna, sospende l’attività per lo meno per quanto riguarda l’attività senior. A darne la notizia il quotidiano locale “La Provincia di Sondrio” del 4 settembre con interviste e approfondimenti che non lasciano spazio a speranze di ripensamenti.
I motivi sono ovviamente economici ma anche di forfait di giocatori locali per impegni di lavoro (come il capitano Sciaini) o di studio. Non è andato poi a buon fine nemmeno un tentativo di unione con il Bergamo, l’anno scorso ultimo classificato con evidenti problemi tecnici.
Il Chiavenna sponsorizzato Iperal ripartirà dai più giovani iscrivendosi al campionato under 18 e under 15. L’anno prossimo con buone probabilità rivedremo i colori bianco-verdi anche in un campionato nazionale senior.
Nel frattempo i giocatori, sempre secondo La Provincia, finiranno chi a Bergamo sempre in C under 26 (Daniele Zani, Giorgio e Riccardo Croci), chi a Lecco nella C over 26 (Cristian Sciaini, Lorenzo Geronimi, Manuel Tenca, Stefano Sanicola e forse Moreno Orio). Pierangelo Rigamonti andrà in Svizzera e il portiere della nazionale di Inline Stefano Antinori continuerà definitivamente con i roller.

La prima data che attesta l’attività della società sul Mera è di una partita del 11 gennaio 1976 a Bergamo. Da qual giorno la passione della cittadina verso lo Spluga è aumentata fino a portare i colori bianco-verdi in B2, quando negli anni ’80 i chiavennaschi fungevano da una specie di farm-team di quello che diventerà il Milano Saima campione d’Italia. In quel periodo si sono visti campioni come il ceco Boumir Polasek (divenuto poi l’ultimo allenatore del Chiavenna), giocatori affermati nel nostro cmapionato come il cortinese Fabio Frison e il bolzanino Massimo Fedrizzi, “milanesi storici” come Favalli, Sala, De Zordo, Pennisi ma soprattutto il signor Viatczeslav Anisin, tre ori con la nazionale sovietica. Dopo anni di sacrifici, una stagione in serie B unificata e momenti economici difficili il comune riesce a coprire la pista di Chiavenna, offrendo un’ottima struttura e consentendo attività per l’inline anche d’estate.
L’anno scorso ci si aspettava molto dal Chiavenna ma una serie di risultati negativi, macchiati dalla polemica della partita a Bolzano, ha classificato sì la squadra ai play-off ma al settimo posto con 19 punti. Ai play-off il Dobbiaco, campione in carica e finalista l’anno scorso, ha eliminato i lombardi in due partite.
Trovata la propria dimensione in C under 26 con un discreto seguito di pubblico pagante, la società del presidente Lucio Guanella è ora costretta a prendere un anno di pausa dopo 34 anni di onorata attività.

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Tratto dal sito del Chiavenna riportiamo la breve storia del club

«La S.V. illustrissima è invitata all’inaugurazione ufficiale della nuova pista artificiale di ghiaccio che si terrà il 5 gennaio 1975 alle ore 14.30». Con queste poche parole il Circolo Pattinatori di Chiavenna invitava tutti gli interessati a conoscere una struttura a quel tempo invidiata da molti altri centri turistici.
Su questa scia si concretizza finalmente la storia dell’Hockey Club Chiavenna, da trent’anni una delle maggiori realtà sportive della provincia di Sondrio.
Si risolve così infatti il problema della durata del ghiaccio, si moltiplicano i praticanti e nascono le formazioni giovanili.
L’Hockey Club Chiavenna che fino a quel momento poteva contare su un gruppo di appassionati che periodicamente affrontava in gare amichevoli le formazioni di località vicine, può ora intraprendere la sua prima avventura in un campionato vero e proprio.
L’11 gennaio 1976, infatti, l’Hockey Club Chiavenna esordisce a Bergamo pareggiando 1 a 1 con i locali nella prima partita della sua storia e la prima storica rete chiavennasca è di Alberto Galleggioni. Nel torneo di Serie C, al quale il Chiavenna parteciperà ininterrottamente fino alla stagione 1987/88, il team chiavennasco ottiene la sua prima vittoria l’8 febbraio 1976 sul ghiaccio di casa con i Draghi Torino, 7 a 1 il punteggio finale.
Passano le stagioni e il Chiavenna, sponsorizzato Bernina, migliora di continuo cogliendo un terzo e un quarto posto e mettendo in luce giocatori come Maraffio, Lucchinetti e Ronzoni.
Finalmente l’annata 1986/87 premia gli sforzi della squadra, che riesce a vincere il proprio girone di Serie C, accede ai playoff, ma viene battuta dagli altoatesini del Settequerce in semifinale. Rimane comunque la consolazione del terzo posto finale a spese del Cortina.
La serie B2 è un sogno che sfugge da troppo tempo ormai e infatti il Chiavenna guidato dal ceco Karel Blazek (artefice della salita in A del Lugano) nel 1987/88 vince il Campionato e sale di categoria, ma ci rimarrà solo una stagione: troppo forti infatti sono gli avversari.
Basta una sola stagione per risalire la china e il sodalizio chiavennasco, ritornato in Serie B2, vive due ottime stagioni nelle quali sfiora di un soffio la B1, anche grazie all’apporto del primo giocatore straniero, il difensore ceco Bohumir Polasek e del nuovo sponsor Crodino.
Dura invece sarà la stagione 1992/93 che comunque vede sul ghiaccio giocatori del calibro di Favalli e soprattutto dell’allenatore-giocatore russo Viatcheslav Anisin, staordinario campione del CSKA Mosca e del Milano, che nel proprio palmares può vantare tre ori e un argento ai mondiali con la nazionale sovietica e sei campionati russi vinti.
Anisin si ritirerà a fine stagione, ma l’annata 1993/94 lo vedrà sulla panchina chiavennasca. Proprio in questa storica stagione la Federazione unifica la B1 e la B2 in una B nazionale e quindi diversi sono i nuovi arrivi: Euvgenii Shastin, attaccante ucraino ex CSKA Mosca e Dinamo Kiev, il golie Giovinazzo, i difensori Cantele e De Zordo e gli attaccanti Fedrizzi, De Toni e Piniè che si aggiungono ad un gruppo già ottimo. Il campionato viene però compromesso da un girone d’andata deficitario e un grande ritorno non basta per agguantare i playoff, mancati di un soffio. Parziale rivincita arriva dalla conquista della Coppa Federazione, dal riconoscimento di Cantele quale miglior difensore della serie cadetta e dalla convocazione di Shastin all’All Star Game di Serie A.
Purtroppo motivi economici fermano per due stagioni il Chiavenna che ricomincia la sua avventura in B nella stagione 1996/97 e per quattro anni di seguito raggiunge i playoff senza però riuscire a fare il salto di categoria.
Nell’annata 2000/2001 la Federazione stravolge i campionati e il Chiavenna si ritrova nella Serie C nazionale; dopo una regular season conclusasi alle spalle del Como, il team valchiavennasco approda alle Final Four disputatesi a Varese, dove può contare su coach Malfatti e su giocatori come Conforti, Tessari e Merzario, ma soprattutto su un gruppo affiatatissimo che sfodera una prestazione straordinaria e riesce a laurearsi Campione Nazionale lasciandosi alle spalle Laces, Stilfes e Como.
L’anno successivo il Chiavenna si presenta con una squadra ancora una volta molto competitiva, domina la regular season ma alle finali giocate a Renon non riesce a bissare il successo dell’anno precedente, cedendo comunque solamente alla finalissima contro il Varese.
Ancora una volta purtroppo si deve subire uno stop forzato di due stagioni per la costruzione dell’agognato stadio coperto, ma finalmente il Club guidato dal presidente Lucio Guanella può riaffacciarsi sul panorama hockeistico, vincendo il Girone A della Serie C 2004/2005, potendo contare sul rinnovato calore dei tifosi e sulla grande passione che da sempre lo contraddistingue.
Seguono quindi ulteriori due stagioni di alto livello. Nella 2005/2006 Chiavenna si posiziona terza, dopo una buona stagione. È invece di nuovo il momento di vincere nella stagione 2006/2007, al termine di un campionato entusiasmante, che inoltre vede come novità l’introduzione dei playoff. Anche la stagione 2007/2008 si conclude con una vittoria ai playoff, ospitati dallo stesso Chiavenna a Lecco.
La terza vittoria in quattro anni dà il coraggio necesario per tentare qualcosa di più: nel 2008/2009 disputiamo per la prima volta il campionate di Serie C Under 26 Nazionale, conclusosi con la vittoria del Merano Junior e il raggiungimento dei playoff da parte del Chiavenna.

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