EWHL senza italiane?

EWHL senza italiane?

Si allarga il numero di squadre in EWHL, acronimo di Elite Women Hockey League, la lega alpina internazionale che prenderà il via in autunno per la sua 7ª edizione. Entro fine luglio le squadre dovranno presentare la loro adesione e all’appello mancherebbe fino ad ora l’Agordo, l’unica italiana rimasta dopo la passata rinuncia del Bolzano in seguito al passaggio delle Eagles al Bozen ’84. Già la scorsa stagione erano sorte delle complicazioni che hanno impedito alle agordine di presentarsi ad alcune trasferte (non sono state le uniche) e per l’anno prossimo si vedono nubi all’orizzonte tra possibili ritiri, giocatrici all’estero (la giovane bomber Tartaglione non vede l’ora di allenarsi con le campionesse svizzere del Lugano) e malumori di coach Kupec, 6 anni al comando, che si sfogò sulle colonne de Il Gazzettino dopo la finale persa a sorpresa contro il Bolzano, dubitando riguardo la riconferma del suo impegno.

Intanto l’organizzazione dell’EWHL va avanti ripartendo, indipendentemente dalla presenza o meno italiana, dal possibile aumento del numero di squadre non ancora ufficialmente iscritte ma quasi certe. Tutti ancora a caccia delle bavaresi del Planegg, due successi consecutivi e un argento nelle sue tre partecipazioni. L’anno scorso le tedesche sono uscite alla distanza ai danni di un Salisburgo arresosi nel finale ma che sta raccogliendo i frutti del duro lavoro con le più giovani. Le Ravens vorranno ancora primeggiare in Austria sulle rivali di Vienna che tornerebbero a scindersi in due squadre: le Sabres e le vecchie Flyers. La Slovacchia potrebbe raddoppiare con il Martin ad aggiungersi allo Slovan Bratislava, campione 2006 e 2007. Rivedremo con ogni probabilità anche la slovena Maribor, quinta lo scorso anno davanti all’Agordo, e dovrebbe ritornare dopo un anno di assenza anche l’Ungheria con la squadra di Budapest.
Secondo quanto comunica il Planegg potrebbe esserci anche un colpo di scena: la partecipazione della nazionale olandese che in caso di conferma meriterebbe una medaglia al coraggio solo per i sacrifici negli spostamenti che dovrebbe affrontare. Da Monaco a Budapest. La selezione Orange è grossomodo dello stesso livello della nazionale italiana. Non sarebbe una cattiva idea riuscire a presentarsi a questa importante manifestazione con una selezione azzurra.
Un’altra novità è nel modulo. Finalmente potrebbero esserci i play-off per le prime 4 qualificate in regular season, che non ucciderebbe l’interesse nelle ultime giornate.

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