Se è vero che i talenti ci sono, è anche vero che devono avere la possibilità di giocare, deve essergli concesso di sbagliare. Consentirgli di allenarsi a un certo livello è senza dubbio importante, ma comunque troppo poco se nel contempo non gli si da la possibilità di mettere in pratica quanto imparano. Imparare, prendere decisioni e sbagliare oppure riuscire, questo è il nocciolo in un percorso di sviluppo.
Ogni tanto osserviamo giovani giocatori che sono sul punto di esplodere ma che necessitano di un’ultima spinta per non fallire il decollo. La cooperazione tra la SSI Vipiteno e l’EV Bozen 84 è un trampolino in questa direzione.
Il salto dei giovani rampanti dalla categoria Juniores in serie A1 o A2 è difficile se non addirittura improponibile, nonostante il talento di cui sono dotati. Società e con esse allenatori sottostanno alla pressione del successo per ovvie ragioni economiche. Non c’è spazio per errori.
La critica rivolta al progetto sarà che senza stranieri o comunque giocatori di livello superiore i giovani diventeranno carne da macello e perderanno ben presto la voglia. L’EVB non è sottoposto a nessun tipo di pressione in merito a successi o risultati. Il successo che cerca è quello di veder emergere i giocatori, questo si. L’EVB, in questo pienamente supportato dalla SSI Vipiteno è disposto ad accettare questa scommessa. Le opportunità per farsi vedere ci sono, ora tocca ai ragazzi. In questo certamente non vogliamo spacciarci per chi ha inventato l’acqua calda, ma certamente saremo quelli che la usano.