Miracolo sfiorato. L’Italia torna in Divisione I

Miracolo sfiorato. L’Italia torna in Divisione I

USA – Italia 3-2 so (1-0; 0-1; 1-1; 0-0; 1-0)

(Colonia) – Si è conclusa dopo solo un’edizione  l’avventura della Nazionale italiana in Top Division. Nonostante l’avversario fosse di quelli proibitivi, i ragazzi di Rick Cornacchia non si sono lasciati sovrastare; a dirla tutta gli statunitensi hanno badato più a ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, ma gli azzurri hanno mandato all’aria i loro piani costringendoli a giocare ai loro livelli.

Le prime azioni pericolose della partita hanno la firma di Keith Yandle (al 2.49) e Matt Gilroy (al 4.32), i tiri dalla blu trovano in Daniel Bellissimo un valido baluardo; l’Italia risponde in contropiede dodici secondi più tardi con Armin Hofer su assist di Alexander Egger, ma perso l’attimo propizio al momento del tiro il pusterese consente al golie americano di parare facilmente. Gli Stati Uniti premono in cerca del goal del vantaggio, gli azzurri contengono le sfuriate avversarie e all’8.35 Roland Ramoser non ribadisce in rete un rebound concesso da Scott Clemmensen. Il primo power play a favore dell’Italia produce solo un tiro dalla blu di Matthew De Marchi all’11.19; l’asiaghese è croce e delizia della Nazionale in questa partita: dalla seconda penalità a suo carico nasce il goal in superiorità di Brandon Dubinsky con un tiro da posizione defilata che vale l’1-0. Mai remissivi gli azzurri tornano in attacco, al 12.50 Alexander Egger si vede respingere lo slap dal gambale del portiere avversario; a 20 secondi dal primo intervallo Patrick Iannone non trova la deviazione vincente sul tiro di Christian Borgatello.

In apertura della frazione centrale il primo tentativi è di Michael Souza con un diagonale bloccato da Scott Clemmenson dopo 16”; il portiere americano deve ripetersi al 24.11 sul tiro di Giulio Scandella e un minuto più tardi di nuovo su un’iniziativa di Michael Souza. Il buon momento degli azzurri è confermato ancora una volta da Giulio Scandella al 26.33, ma il suo missile è deviato; al 26.50 dall’angolo Luca Ansoldi serve Nicholas Plastino , il difensore non ha fortuna. Al 28.59 Luca Ansoldi nell’uno contro uno non inganna Scott Clemmenson. Se finora la presenza della Nazionale degli Stati Uniti dalle parti di Daniel Bellissimo si è concretizzata solo con le conclusioni di Jack Hillen al 22.10 e Keith Yandle al 26.43, al 30.44 il portiere italiano deve dare sfoggio della sua abilità in due interventi su David Moss e Mike Lundin. Al 31.18 Max Oberrauch in contropiede non riesce a scardinare la porta statunitense, il gambale del portiere gli nega la gioia del goal; chi ha successo al 34.00 è Giulio Scandella grazie al gran lavoro di Michael Souza che ruba il disco in zona neutra a Tim Kennedy.

Nel terzo tempo, dopo le scaramucce iniziali, durante le quali gli USA al 43.50 colpiscono un palo con Jack Johnson, al 46.49 Patrick Iannone cede il puck a Stefano Margoni, la sua discesa si conclude con una staffilata deviata da Scott Clemmenson in rete da un suo dal pattino. Il momentaneo 1-2 regala alla Nazionale italiana la salvezza virtuale, la contemporanea vittoria della Francia sul Kazakistan per 4-2, premia l’Italia nella classifica avulsa. Gli americani, però, non ci stanno, il Relegation Round è per loro un’onta, la sconfitta con l’Italia farebbe piovere ulteriori critiche; per evitare ciò la formazione di Scott Gordon alza il ritmo trovando al 51.08 il goal del pareggio con Ryan Potulny su un rebound di Daniel Bellissimo sul tiro di Brandon Dubinsky. Gli azzurri tentano il tutto per tutto con Matthew De Marchi e Michele Strazzabosco senza la necessaria dose di fortuna; la Nazionale a stelle e strisce prende in mano le redini del gioco con l’obbiettivo di chiudere la partita, al 54.50 ci prova Nick Foligno e al 55.40 David Moss con una doppia conclusione. L’ultima azione dell’Italia nel tempo regolamentare nasce da un contropiede orchestrato da Alexander Egger in collaborazione con Christian Borgatello, il tiro del primo si ferma tra i gambali di Scott Clemmenson. A 44” dal termine David Moss in backhand può evitare l’inutile overtime, Daniel Bellissimo interviene con il gambale e devia a lato.

Il supplementare giocato a ritmi blandi non designa nessun vincitore, ai rigori TJ Oshie regala la vittoria agli Stati Uniti.

A fine gara sono stati premiati Daniel Bellissimo, Christian Borgatello e Nicola Fontanive quali migliori giocatori della Nazionale italiana in questo Mondiale.

Stefano Marchetti, difensore delle Aquile FVG pontebba

Non è bastata la migliore Italia del torneo per vincere oggi?

Purtroppo no. Ce la siamo giocata fino all’ultimo, però sapevamo che era durissima, noi dovevamo vincere a tutti i costi; ci sono capitati gli Stati Uniti, abbiamo dato tutto, ma non è andata; forse potevamo fare qualcosa in più con la Francia.

Sul 2-1 vi siete illusi di poter centrare l’obbiettivo salvezza?

Illuso no. Di sicuro ci ha dato una spinta in più a crederci, ma è arrivato subito il goal del pareggio ed era tutto da rifare.

Anche in inferiorità avete provato a rendervi pericolosi in attacco, questo non era successo nei precedenti incontri. Come mai?

Forse perché oggi essendo obbligati a vincere avvevamo una motivazione in più, quando sei obbligato a vincere cerchi tutte le soluzioni.

Oggi hai giocato contro diversi NHLers. Quanto è importante per un giovane come te disputare delle gare a questo livello?

Penso che per tutti i giovani sia importante vivere un’esperienza del genere. Adesso noi abbiamo buoni giovani che potrebbero crescere, vedremo se anche loro avranno questa possibilità.

Qual è il tuo giudizio sul tuo primo Mondiale in Top Division concluso con un MVP?

Alla fine abbiamo mancato l’obbiettivo, dovevamo rimanere in Top Division, ma siamo retrocessi. Quindi il resto non conta.

USA – Italia 3-2 so (1-0; 0-1; 1-1; 0-0; 1-0)

USA: Scott Clemmensen (Ben Bishop) – Matt Greene – Jack Johnson – Jack Hillen – Keith Yandle – Andy Greene – Mike Lundin – Taylor Chorney – Matt Gilroy – Brandon Dubinsky – David Moss – Nick Foligno – T.J. Galiardi – Kyle Okposo – T.J. Oshie – Ryan Potulny – Chris Kreider – Eric Nystrom – Tim Kennedy – Christian Hanson – Ryan Carter. Coach: Scott Gordon.

Italia: Daniel Bellissimo (Adam Russo) – Michele Strazzabosco – Nicholas Plastino – Stefano Marchetti – Christian Borgatello – Armin Hofer – Matthew De Marchi – Trevor Johnson – Stefan Zisser – Giulio Scandella – Alexander Egger – Michael Souza – Roland Ramoser – Luca Ansoldi – Nicola Fontanive – Giorgio De Bettin – Patrick Iannone – Stefano Margoni – Max Oberrauch – John Parco – Manuel De Toni. Coach: Rick Cornacchia.

Arbitri: Christer Larking (Svezia) e Milan Minar (Repubblica Ceca) Linesmen: Ansis Eglitis (Lettonia) e Christian Kaspar (Austria)

Penalità: USA 8 (2/6/0/0) – Italia 14 (6/4/4/0)

Tiri: USA 52 (16/11/19/5/1) – Italia 28 (5/11/9/3/0)

Marcatori: (1-0) 11.45 Brandon Dubinsky (Andy Greene – Ryan Potulny) PP; (1-1) 34.00 Giulio Scandella (Michael Souza); (1-2) 46.49 Stefano Margoni (Trevor Johnson – Patrick Iannone); (2-2) 51.08 Ryan Potulny (Brandon Dubinsky – Matt Gilroy) PP; (3-2) TJ Oshie (rigore)

MVP: Brandon Dubinsky (USA) e Stefano Marchetti (Italia)

Spettatori: 5.864

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