CO26: Intervista a Andrea Spiriti (Black Angels)

CO26: Intervista a Andrea Spiriti (Black Angels)

Nome: Andrea Spiriti
Squadra: H.C. Black Angels – Milano
Ruolo: Difensore, Allenatore

Il campionato è terminato con un vostro secondo posto, quali erano le vostre aspettative ad inizio stagione?
Il nostro obiettivo, visto l’organico a disposizione, era quello di accedere alle fasi finali del campionato. Il primo posto del girone Lombardia-Piemonte sarebbe stato meglio, ma va bene così.

Quale era la squadra che temevate maggiormente nel vostro girone?
Il Casate. E infatti così è stato. Il match di andata era terminato 4:2 per noi, mentre quello di ritorno 7:5 per loro. E’ stato un campionato molto equilibrato (per le due prime posizioni) che si è deciso all’ultimo, dove in discussione c’è solo stato il I° e II° posto.

Quale era la squadra che temevate di più nella final-four?
Non c’era una conoscenza diretta delle vincenti del girone Veneto e del Centro-Sud, ma sicuramente l’Asiago era quella che destava più “preoccupazioni”

Un breve commento sulle altre squadre che hanno partecipato alle finali.
Asiago: Senz’altro era la squadra “da battere” all’inizio delle finali, e così è stato. Aveva un organico “corto” (hanno giocato praticamente a due linee per tutto il torneo), ma di qualità. Poi, un ottimo portiere e un ottimo attaccante (Alberti) hanno fatto senz’altro la differenza in un organico con una buona organizzazione di gioco.
Casate: Come in tutta la regular season è una squadra da cui ti aspetti di tutto. Non sai mai con che giocatori si presenterà in campo. Purtroppo (per loro) non si sono presentati alle finali con i giocatori migliori a roster.
Roma: Squadra molto motivata (infatti giocavano in casa). Cosa dire: probabilmente il fatto di confrontarsi di rado con le squadre del nord non permette ai loro giocatori di “affinarsi” tecnicamente e tatticamente. Infatti contro Asiago e specialmente contro di noi sono andati di rado in zona “goal” cercando più che altro lo scontro fisico ai limiti del regolamento, piuttosto che un sistema di gioco finalizzato. (NdR: il campo di Mentana non è il campo di gioco dell’H.C. Roma, purtroppo nell’ultimo periodo si è generata un po’ di confusione…)

Qual è stato secondo te il miglior giocatore delle finali e perchè?
Il portiere dell’Asiago Stella. Ha effettuato ben due shutout (Vs. Roma e Casate), sbrogliando diverse situazioni pericolose anche contro di noi.

Secondo te come è stata l’organizzazione dei gironi?
Qui il discorso è molto ampio. Servirebbero ben altri spazi, rispetto a quelli concessi per questa occasione da hockeytime.net. Ogni anno è un terno al lotto. Considerando però che il livello è amatoriale probabilmente non si riesce a fare di meglio. Infatti ogni anno bisogna fare la conta delle squadre iscritte per poi decidere il da farsi e questo non aiuta certo la programmazione.

Porteresti qualche modifica a tale organizzazione per migliorare lo svolgimento dei gironi stessi?
Visto il livello amatoriale, secondo me è corretta l’interpretazione “regionale”, per poi disputarsi le finali Interregionali.

Come hai visto l’organizzazione delle finali (sia da un punto di vista logistico che di programma)?
Ne hanno già parlato in molti (specialmente sull’aspetto logistico) e penso di non aggiungere altro. Anche se, in esibizioni che rappresentano delle finali di categoria, almeno il lato della sicurezza per gli attori di queste vada preservato.

Cosa pensi sia necessario migliorare nello svolgimento delle finali?
Il programma delle finali, così come quello terminato, è da rivedere. Non si possono effettuare tre partite in un giorno solo. Non e’ un torneo under 8/10, ma una fase finale Senior. Secondo me, si dovrebbero decidere gli accoppiamenti già all’inizio della regular season, così da poi disputare una partita il sabato e una la domenica. Tra l’altro questa soluzione permetterebbe un piccolo risparmio di risorse. (Esempio: la prima della Lombardia contro la vincente del Centro Sud e la seconda Vs la squadra veneta…)

Quali sono i tuoi programmi per la prossima stagione?
Intanto penso a riposarmi e godermi comunque il secondo posto. Poi a breve deciderò il da farsi

Quali sono i programmi della tua squadra per la prossima stagione?
A breve ci siederemo intorno ad un tavolo, faremo il punto della situazione e tracceremo le linee per i programmi futuri, che potrebbero vedere delle interconnessioni con il settore giovanile del Milano RossoBlu.

In cosa pensi potreste ancora migliorare?
A livello di gioco quest’anno ci sono mancati dei dettagli, che alla fine si sono dimostrati determinanti per la mancata conquista del titolo (ovviamente tutti i meriti vanno all’Asiago), come la maggior concretezza in fase realizzativa e il penalty killing. E’ migliorata invece di partita in partita il fatto di sentirsi “squadra” e la voglia di sacrificio in campo per tutti i giocatori.

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