Bolzano resta in Italia ma vuole l’Europa

Bolzano resta in Italia ma vuole l’Europa

Intervistato sull’edizione di sabato del quotidiano “Alto Adige” a firma Michele Bolognini, un presidente Dieter Knoll deluso e drastico («non porrò veti sulle riconferme di Jardine, Pittis e Johnson, ma tutti gli altri con il Bolzano hanno chiuso») darà carta bianca al tecnico Insam che occuperà una sorta di coach e direttore tecnico. Nonostante la sconfitta in campionato c’è comunque voglia di Europa: l’Asiago avrà il diritto di rappresentare l’Italia in Continental Cup (l’unica manifestazione continentale), e pare sia intenzionato a farlo, ma il Bolzano chiederà una “wild card” all’IIHF per poter organizzare il girone finale.
Non solo, benché i vertici della EBEL accoglierebbero favorevolmente Bolzano Knoll s’è detto deciso a rimanere nel nostro campionato visti gli ottimi rapporti con la Lega. Sta partecipando tuttavia al progetto di una lega internazionale per la stagione 2012-2013 da svolgersi fino a dicembre con le 4 migliori squadre italiane. Le altre parteciperebbero a un campionato per decretare chi accede alla Serie A vera e propria. Un progetto già visto nella stagione 1996-97 e che tutto sommato tenne alto l’interesse durante tutto l’arco della stagione, nonché offrì un elevatissimo livello tecnico.
Knoll assicura che anche se passasse la mano nella carica di presidente non abbandonerà la squadra e che anzi ha come priorità la riqualificazione del settore giovanile che a Bolzano negli ultimi anni ha subito un grave buco generazionale. L’ultimo elemento valido uscito dal vivaio HCB è Dorigatti, classe 1979, tra l’altro poco utilizzato negli ultimi anni. Non solo, se guardiamo i tornei e campionati giovanili i “bolzanini”, siano essi dell’HCB o del Bozen ’84, subiscono nettamente la predominanza tecnica e numerica dei ragazzi delle valli.
Knoll ha detto infine di avere in progetto assieme al Comune la risistemazione del PalaOnda per renderlo più “vivibile” con un ristorante al posto della curva ospiti e dei “box sponsor” come negli stadi americani o al Forum di Assago. Verrà anche rifatto l’impianto acustico e finalmente le balaustre che in questi play-off hanno messo in luce la loro pericolosità.

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