Il 60° minuto: Equilibri ristabiliti

Il 60° minuto: Equilibri ristabiliti

Di: Nicola Sbetti
 
Ottawa Senators – Pittsburgh Penguins 1-2 (1-1; 0-0; 0-1)
Dopo il passo falso in gara-1 i campioni in carica si rimettono in carreggiata. L’inizio dei Penguins è però da mettersi le mani nei capelli. Dopo diciotto secondi Alferdsson recupera il disco sulla balaustra lo passa a Spezza che lo allarga a Regin che dalla blu fa partire un letale slap-shot che lascia attonito Fleury.
Per dieci minuti i fantasmi di gara-1 riaffiorano nelle menti dei tifosi della Mellon Arena poi Crosby, lestissimo a insaccare un rebound creato da un’azione personale di Kuniz, li scaccia.
Il pareggio scalda gli animi dei giocatori sul ghiaccio. Una violentissima carica di Sutton su Leopold provoca, alla fine del primo periodo, una rissa che si conclude con una scazzottata fra Smith e Talbot.
A dieci minuti dalla fine Crosby, senza alcun dubbio man of the match, cambia nuovamente l’inerzia della partita. Dapprima toglie letteralmente dalla porta un tiro di Volchenkov che si stava infilando “lemme lemme” alle spalle di Fleury, successivamente, dopo aver deliziato i tifosi danzato dietro la porta di Elliot, serve il disco a Kris Letang che con un micidiale tiro dalla blu decide l’incontro.
Nonostante la sconfitta ottima la prova Elliott (29-31) a difesa della gabbia di Ottawa e anche Fleury (19-20), dopo le incertezze di gara-1e la rete subita a freddo, è apparso in netta ripresa.
Ora la serie si sposta in Canada sul punteggio di 1-1.
 
Philadelphia Flyers – New Jersey Devils 3-5 (2-1; 1-2; 0-2)
Anche New Jersey riagguanta la serie dopo l’inattesa sconfitta nel primo incontro. La differenza l’ha fatta la linea Parise – Zurbrus – Elias che ha costruito 2 goal e 6 punti trovando finalmente la chiave per superare un sempre ottimo Boucher (28-32).
Primo periodo favorevole ai Flyers che nonostante la rete in inferiorità numerica di Parise (Elias) vanno a segno con l’ex Asham (Giroux, Van Riemsdyk) e Giroux (Carle Richards). Poi White (Kovalchuk, Mottau) e Greene (Elias, Kovalchuk) portano nuovamente avanti New Jersey almeno fino al secondo goal di Pronger (Timonen, Richards) nella serie. Nell’ultimo ed equilibratissimo periodo, il match viene deciso da Zurbrus (Parise, Elias) a quattro minuti dalla fine. Poi c’è anche il tempo per il quinto sigillo di Kovalchuk (Langenbrunner). Per Brodeur (26-29) è la 99° vittoria nei playoff. Domenica e martedì la serie (1-1) si sposta a Philadelphia.
 
Nashville Predators – Chicago Blachawks 4-1 (0-0; 0-1; 4-0)
Evidentemente la prima partita di questi play-off è destinata a dare sempre ragione alla “cenerentola” in trasferta. A dispetto del risultato la prima sfida fra Predators e Hawks è tiratissima e vede i due portieri finlandesi, Niemi (22-24) e soprattutto Rinne (25-26), grandi attori protagonisti. All’inizio del terzo periodo però, dopo il goal di Keane (Sharp, Sopel) che aveva aperto le marcature, Niemi ha goffamente macchiato la sua, altrimenti impeccabile, prestazione non fermando un innocuo tiro di Dumont e regalando così il pareggio.
Incoraggiata dal risultato Nashville si è fatta sempre più minacciosa dalle parti di Niemi e a dieci minuti dalla fine ha trovato il vantaggio ancora una volta con Dumont, lesto a infilare il disco dopo che il goalie finlandese di Chicago aveva fermato un pericoloso contropiede di Lengwand.
Con una lunghezza da recuperare gli Hawks si sono riversati in avanti, hanno tolto anche il portiere ma i Predators ne hanno approfittato e per ben due volte, prima con Smithson poi con Erat hanno messo a segno l’empty net goal.
Fattore casa rovesciato per Nashville che si porta in vantaggio per 1-0 nella serie.
 
Detroit Red Wings – Phoenix Coyotes 7-4 (0-1; 3-2; 4-1)
Partita incredibile per intensità, numero di reti e incertezza del risultato. Proviamo a ricapitolare. Phoenix si porta per ben tre volte in vantaggio. È Yandle, secondo goal in altrettante partite, ad aprire le danze. Nel secondo tempo Zetterberg, assistito da Fippula pareggia l’incontro concretizzando la superiorità numerica. Poi in quattro minuti succede di tutto Wolski approfitta di un’incertezza fra Kronwall e Howard e porta avanti i Coyotes, un minuto dopo Datsyuk  rimette momentaneamente tutto in equilibrio. Momentaneamente certo, perché Lombardi si fa tutto il campo in velocità e insacca il 3-2 ma la rulette del secondo tempo non è ancora finita, all’appello manca ancora il maligno rovescino di Fippula. Tre a tre e tutto da rifare.
La partita si decide quindi nel terzo tempo. Abdelkader, in contropiede, porta per la prima volta nel match i Red Wings in vantaggio Doan però non ci sta, si sblocca. e riporta per la quarta volta la partita in equilibrio.
Alla fine sono gli scandinavi di Detroit a mettere la parola fine: Zetterberg, Fippula e ancora Zetterberg (hat-trick) portano il risultato finale sul 7 a 4.
Le linee Zetterberg – Fippula – Bertuzzi e Lombardi – Doan – Wolski hanno fatto vedere i sorci verdi a Bryzgalov e Howard la differenza alla fine l’ha fatta forse il rooster più profondo di Detroit e l’abitudine a giocare sfide di questo livello.
La contesa ora si sposta a Detroit sul risultato di 1-1.
 
Colorado Avalanche – San Jose Sharks 5-6 (1-1; 3-3; 1-1; 0-1OT)
Soffrono e inseguono gli Sharks ma alla fine in overtime grazie al loro sniper Setoguchi riescono a portare a casa la partita e a impattare la serie che ora si trasferirà a Denver.
Per tutta la partita gli Avalanche trascinati, dall’entusiasmo dei giovani, hanno sempre condotto. Poi l’inesperienza si è forse fatta sentire.
Il primo periodo si apre con la seconda autorete nella serie di Blake (rete assegnata a Cumiskey) e si chiude con il power play finalizzato da Malhorta. Ben sei invece le reti nel secondo tempo; quelle degli Avalanche portano la firma di: Stewart, Hejduk e Yip, gli Sharks invece vanno a segno con Blake (finalmente nella porta giusta), Setoguchi e Nichol.
Stewart e Pavelski nel terzo tempo prolungano la partita all’overtime.Con Foote in panca puniti per interference è Setoguci assistito da Clowe e Boyle a chiudere definitivamente la contesa.
L’attacco degli Sharks si è dimostrato devastante ma deve fare i conti con un Anderson in grande spolvero che nonostante la sconfitta ha fermato 46 tiri su 52 tiri. Molto incerto invece Nabokov che su soli 22 tiri degli Avalanche ne ha lasciati passare ben 5.

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