Donne – Il Canada si conferma leader anche nell’under 18

Donne – Il Canada si conferma leader anche nell’under 18

di Marco Depaoli

Non riesce agli Stati Uniti pur giocando in casa la rivincita di Vancouver. Con i mondiali senior fermi durante l’anno olimpico l’unica rassegna iridata rimane quella under 18 e il Canada s’è dimostrato il Paese più forte per lo meno in campo femminile.
Sono solo 6 le canadesi confermate dall’argento dell’anno scorso: Jessica Campbell, Christine Bestland, Mélodie Daoust, Laurie Kingsbury, Jamie Lee Rattray e Jillian Saulnier. 7 invece le americane che vinsero l’oro: Brittany Ammerman, Lyndsey Fry, Amanda Pelkey, Taylor Wasylk e Alex Rigsby (miglior portiere 2009). Kendall Coyne e Meagan Mangene sono inoltre le uniche giocatrici presente quest’anno ad aver vinto una medaglia anche nelle due precedenti edizioni del mondiale under 18. Per il Canada la grande assente è Marie-Philip Poulin, il simbolo dell’oro 5 cerchi che ammirammo nelle due scorse edizioni del mondiale under 18, quest’anno 19enne e pertanto fuori quota.

Alla Walter Bush e alla Bob Allen Arena di Chicago è clamorosa la retrocessione della Russia che rimarca quanto l’ex paese sovietico che ha dominato la scena mondiale in ambito maschile stia sempre più regredendo con le ragazze.

Girone A
Rep. Ceca – Finlandia 1-5 (1-0, 0-2, 0-3)
USA – Giappone 11-1 (2-0, 5-0, 4-1)
Rep. Ceca – Giappone 5-3 (4-2, 0-1, 1-0)
Finlandia – USA 0-5 (0-0, 0-3, 0-2)
Giappone – Finlandia 3-1 (2-0, 0-1, 1-0)
USA – Rep. Ceca 15-0 (5-0, 6-0, 4-0)
Classifica:
USA 9 (31-1), Finlandia 3 (6-9), Giappone 3 (7-17), Rep. Ceca (6-23)

Girone B
Canada – Russia 6-3 (3-1, 1-1, 2-1)
Svezia – Germania 5-4 (3-2, 2-1, 0-1)
Svezia – Russia 4-1 (1-0, 2-0, 1-1)
Germania – Canada 0-15 (0-5, 0-4, 0-6)
Russia – Germania 1-3 (0-1, 0-1, 1-1)
Canada – Svezia 8-0 (3-0, 4-0, 1-0)
Classifica:
Canada 9 (29-3), Svezia 6 (9-13), Germania 3 (7-21), Russia 3 (5-13)

Nei gironi di qualificazione USA e Canada come al solito si sfidano a distanza schiacciando tutte le avversarie: per le americane lo scoring complessivo nei pre-gironi è 31 a 1 mentre per le canadesi è di 29 gol fatti e tre subiti dalla Russia che dalle prime battute sembrava potesse fare un buon mondiale. Le sconfitte con Svezia e soprattutto Germania condannano invece le russe allo spareggio retrocessione con la Repubblica Ceca. Nonostante la vittoria sul neopromosso Giappone, le ceche sono state beffate dall’impresa delle nipponiche contro la Finlandia che ha spostato il gioco sul discorso della diferenza reti, peggiore per la Cechia. Il merito nell’impresa è del portiere del Sol Levante Shizuka Takahashi, a tratti prodigiosa, e di Nodoka Abe: doppietta. 

Serie retrocessione
Rep. Ceca – Russia 5-0 (1-0, 0-0, 4-0)
Russia – Rep. Ceca 1-3 (0-1, 0-1, 1-1)
Rep. Ceca – Russia n.d.

In un’inedita formula per la retrocessione best of three la Russia (che nella passata edizione si salvò solo ai rigori sulla Svizzera) ha dovuto vedersela con la Repubblica Ceca (l’anno scorso quarta). Alle ceche sono bastate due partite per salvarsi e sbattere la Russia in Division I dove prenderà il posto della Svizzera.

Quarti di finale
Svezia – Giappone 2-1 (0-0, 2-0, 0-1)
Finlandia – Germania 1-2 ot (0-0, 1-0, 0-1, 0-1)

Le sorprese non finiscono: le giapponesi dopo aver punito le finlandesi sfiorano l’impresa anche ai quarti con le altre scandinave della Svezia. La partita è tesa ma le Tre Corone portano il doppio vantaggio accumulato nel secondo drittel fino alla fine. La rete della bandiera delle giapponesi mai dome arriva nell’ultimo minuto con Terashima in situazione di empty net per giocare in 6. Contro la Germania, che aveva trovato il pareggio solo al 45° con Eisenschmid, cade invece la Finlandia al 6:21 dell’overtime: segna il capitano tedesco Manuela Anwander.

Semifinale
USA – Svezia 5-0 (2-0, 2-0, 1-0)
Canada – Germania 10-0 (2-0, 1-0, 7-0)

In semifinale USA e Canada, a riposo ai quarti, si sbarazzano delle aversarie con shut-out dei rispettivi portieri rimandando tutto alla partita principe di ogni mondiale: la finale. Passivo troppo rotondo per le tedesche crollate nel terzo periodo prive di Jacqueline Janzen (un gol e 4 assist in 5 partite, infortunatasi a una gamba nella partita precedente) e Julia Seitz, ko dopo dopo tre partite e costretta a una mini operazione dal laringoiatra.

Finali
5°-6° Finlandia – Giappone 4-1 (1-0, 1-0, 2-1)
2°-3° Svezia – Germania 7-3 (4-1, 3-0, 0-2)

La Finlandia già giù dal podio trova la sua rivincita sul Giappone di Yuji Iizuka sconfiggendolo 4-1. Sicuramente un quinto posto deludente (come l’anno scorso) per una nazionale che da anni lavora per insidiare le nord-americane. L’allenatore Harri Laurila non avrà un’estate tranquilla.
La Svezia ha iniziato una nuova era con il nuovo coach Niclas Högberg che ha firmato un triennale. Peter Elander, da 9 anni sul pancone svedese anche senior con un argento e un bronzo olimpico (oltre 200 partite con mondiali e amichevoli), s’è trasferito in NCAA Division I all’università del North Dakota come vice allenatore. Tuttavia la Svezia sale ancora sul podio ma sempre sul gradino più basso, vincendo in maniera più agile rispetto della gara tirata d’esordio contro la Germania. Le tedesche migliorano la loro sesta posizione dell’anno scorso e possono ritenersi soddisfatte anche perché quello della selezione di Peter Kathan è il miglior risultato mai ottenuto in un mondiale da qualsiasi formazione germanica femminile e non solo.

Finalissima
USA – Canada 4-5 ot (3-1, 1-2, 0-1, 0-1)
Tiri: 41-50. Penalità: 18-16
Marcatrici: 00:50 (1-0=Pp) Carpenter (Ammerman), 03:47 (1-1=Pp) Kingsbury (Rattray, Daoust), 10:03 (2-1) Coyne (Figueroa), 10:50 (3-1) Hickel (Bizzari), 29:29 (3-2=Pp) Bestland (Saulnier, Campbell), 36:17 (4-2=Pp) Mangene (Coyne, Pelkey), 36:54 (4-3) Daoust (Lacquette, Kingsbury), 52:29 (4-4) Mcparland (Poudrier), 63:10 (4-5) Campbell (Lacquette, Ambrose).
Portieri: Alex Rigsby 45 svs, 90,0% – Carmen MacDonald 37 svs, 90,2%

In entrambe le edizioni fin ora disputate sono state le americane a sorridere: il 2010 è invece l’anno del Canada. Le ragazze stelle a strisce allenate da Katie King passano in vantaggio in powerplay dopo nemmeno un minuto con Alex Carpenter, sorella di Bobby, ma subiscono il pareggio dell’altrettanto valido special team canadese 3 minuti dopo. Le americane tuttavia chiudono la prima frazione sul 3-1 con due reti in 50 secondi ma le canadesi pian piano ritornano in partita impattando al 53° poco dopo la non-rete americana del 5-3 di Coyne, non convalidata dal capoarbitro Tara Leighton consultando la moviola. Le Foglie d’Acerto di coach Dan Church piazzano il gol vincente al 3:10 dell’overtime con Jessica Campbell: una rete di furbizia con il bastone messo al punto giusto per la deviazione di un tiro del proprio difensore.

L’autrice della rete che vale l’oro (15° punto in 5 partite) viene premiata MVP del torneo. Tutto nord-americano anche l’All Star Team: l’americana Rigsby è il miglior portiere, Brigette Lacquette (nella foto a sinistra, autentico prospect canadese che farà parlare di sé) nominata miglior difensore; miglior attaccante Kendall Coyne degli USA (nella foto a destra), l’autrice del golden gol del 3-2 allo scorso mondiale di Füssen.

Classifica finale 2010

  1. Oro – Canada
  2. Argento – USA
  3. Bronzo – Svezia
  4. Germania
  5. Finlandia
  6. Giappone
  7. Rep. Ceca
  8. Russia (retocessa)
  9. Svizzera (promossa)
  10. Francia
  11. Slovacchia
  12. Austria
  13. Norvegia
  14. Kazakhstan

Foto da iihf.com

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