Semifinali gara 6: Ritten sport in finale

Semifinali gara 6: Ritten sport in finale

di Fabrizio Bombarda

BOLZANO – RITTEN SPORT  2–4 (0:0) (0:3) (2:1)

Primo match point per il Renon stasera al Palaonda. Gli ospiti scendono sul ghiaccio senza l’infortunato Gruber, mentre nelle file biancorosse Jardine ce la fa nonostante la carica di Horacek in gara 5.  Fuori per turn over Wilde e Rihiijarvi del Bolzano e Tait del Renon. Il match inizia con un ritmo che non è da play off. Le due squadre sentono la stanchezza di una serie lunga e combattuta, inoltre nessuno vuole agevolare l’ avversario concedendo troppi spazi. Chi osa un po’ di più è comunque il Bolzano, anche se la serata negativa di Pittis e Corupe rende tutto più difficile. L’occasione più grossa di tutta la frazione capita a Zisser, che al 14:40 spara alto da buona posizione un invitante assist del solito Ramoser.  Gli ospiti rispondono con una bella azione di Johansson e poco altro. Primo tempo dunque equilibrato e non molto spettacolare.

Ripresa di tutt’altro livello. Al secondo minuto il Bolzano è punito con due minuti di penalità per troppi uomini in campo. Il power play del Renon è iniziato da pochissimi secondi quando Jardine riesce a proiettarsi in attacco. Il nr. 21 biancorosso è in angolo quando Ziga Pavlin lo affronta in modo irregolare causandogli una grossa emorragia al volto. Per parecchi minuti il giocatore del Bolzano resta disteso sul ghiaccio a ricevere le prime cure del medico, mentre Di Lauro cerca giustizia sommaria con Pavlin, il quale viene spedito anzitempo sotto la doccia da Cassol. La cosa incredibile e che causa l’ira dei tifosi di casa sono le vibrate proteste di Ivany. Ancora una volta l’anziano coach del Renon va incontro ad una bruttissima figura. Questo episodio sarà, a conti fatti, quello decisivo per la partita e la serie. Il Bolzano perde il suo uomo fino a quel momento migliore e questa assenza si farà sentire. Poco dopo Horacek commette un netto fallo ai danni di Pittis, il quale resta a sua volta a terra. Pare che il Renon voglia mettere la sfida sul piano dei muscoli. Al 6.52 il “Dio” dell’hockey decide da che parte dovrà pendere l’ago della bilancia: il Renon è in tre contro i cinque del Bolzano. Proprio nell’istante in cui Daccordo esce dalla panca puniti (dove stava scontando i  5 minuti inflitti a Pavlin!), Johansson entra in possesso del disco e lo serve al nr. 55, il quale può involarsi da solo verso la porta biancorossa e battere Håkkinen. In pratica il fallo di Pavlin ha privato il Bolzano di Jardine ed ha consentito al Renon di andare in vantaggio. Il Bolzano accusa il colpo, mentre il morale degli ospiti è alle stelle. La combinazione delle due cose fa sì che il Renon abbia buon gioco a pressare il Bolzano nel proprio terzo difensivo andando di conseguenza spesso a stuzzicare Håkkinen. Forse Helle avrebbe dovuto chiamare un time out. Al minuto 8:38 Nemecek, dopo l’ennesima mischia riesce a raddoppiare e successivamente, in situazione di inferiorità numerica, Håkkinen compie un vero miracolo salvando un disco di Tudin che sembrava già dentro. La sfuriata del Renon si attenua un po’ ma al 17:46 ha un ultimo sussulto, quando Rasom, in seguito alla solita uscita di zona difettosa dei padroni di casa, riesce a superare nuovamente Håkkinen con un tocco sotto misura. Il Bolzano pare stanco e sfiduciato, perde tutti i contrasti e gli ingaggi. Nessuno sugli spalti crede nella rimonta.

Il terzo periodo inizia male per i biancorossi, che devono affrontare due inferiorità numeriche consecutive (out Walcher e Mather). Il Renon però non preme sull’acceleratore per cercare il colpo del ko, e questo nell’hockey è un errore madornale. Evidentemente anche la squadra dell’altopiano inizia ad accusare la stanchezza. Al 7:20 Håkkinen compie il secondo miracolo della serata, ma in attacco i biancorossi non riescono ad impensierire più di tanto Cloutier. Questo fino al minuti 11:02. Borgatello e Pittis insistono bene con un’azione sulla sinistra, finché il nr.39 non trova lo spiraglio per servire Florian Ramoser dall’altra parte del campo. Il difensore biancorosso spara un missile che Cloutier non vede nemmeno: 1 a 3. Il bello dell’hockey è tutto qui: adesso il Bolzano è padrone del campo e nei successivi tre/quattro minuti staziona quasi sempre nel terzo avversari sfiorando in almeno tre occasioni il gol. Al 16:40 un break del Renon consente ad Håkkinen di sfoderare il terzo miracolo della serata. Al 17°minuto, con il Bolzano inferiorità numerica (out Pittis) Helle tenta la mossa disperata, togliendo Håkkinen per schierare il quinto giocatore di movimento. Mossa molto azzardata, ma il Renon è alle corde e adesso ha paura dei campioni d’Italia. In un paio di occasioni gli ospiti sfiorano il gol a porta vuota, ma al 18:49 Walcher fa esplodere il Palaonda deviando in rete una bomba di Zisser. Helle chiede time out e alla ripresa Håkkinen si siede nuovamente in panchina. L’ultimo sforzo dei biancorossi  si spegne però su una svista arbitrale: il Renon libera il proprio terzo con un disco scagliato verso l’alto che va a toccare una delle bandiere degli sponsor. Incredibilmente nessuno dei quattro arbitri se ne avvede e sul proseguo dell’azione Scelfo riesce a segnale l’empty net gol che vale la finale. Bolzano che esce comunque a testa alta dalla serie. Sarebbe bastato avere un Corupe al 50% per giocare la terza finale consecutiva. Il Renon affronterà ora l’Asiago in una inedita finale scudetto.

Il Tabellino:
2° Tempo: 6:52 Daccordo (PK) (Johansson) – 8:38 Nemecek (May,Tudin) 17:46 Rasom (Scelfo,Daccordo)
3°Tempo: 11:02 F.Ramoser (Pittis,Borgatello) – 18:49 Walcher (Zisser) – 19:43 Selfo (e.n)

Migliori in campo: Bolzano: Di Lauro  –  Renon: Nemecek

Gli Highlights di RaiSport

httpv://www.youtube.com/watch?v=d1EtJsS-G90

Ultime notizie
error: Content is protected !!