Festa per il 21° Gosetto e il 2° Luraghi

Festa per il 21° Gosetto e il 2° Luraghi

(com. stampa HC Como) – Un week-end di sport e forti emozioni. Quest’anno allo stadio di Casate (CO), le otto squadre Under 10 partecipanti al 21° Torneo Stefano Gosetto, hanno dimostrato un buon livello di gioco e il numeroso pubblico presente ha potuto acclamare diverse azioni da veri giocatori di hockey.

Si aggiudica il torneo, la forte compagine del HC Lugano che in tutte le fasi ha manifestato una compattezza e una preparazione molto alta.
Nel girone di qualificazione, svoltosi sabato e domenica mattina, la classifica finale vede primo HC Lugano a 26 punti seguiti da Real Torino HC 19,  HC Valpellice 17, HC Como Bianco 16, HC Varese 13, SG Lecco 11, H Milano Rossoblu 10 e HC Como Azzurro (composto principalmente da bambini dell’ Under 8) 0.

Domenica pomeriggio si aggiudicano, di conseguenza, la finale per il 7° posto il Milano contro il Como Azzurro (6-0) e per il 5° il Lecco contro il Varese (6-1).

Finale al cardiopalma per il 3° posto, dove si incontrano HC Como Bianco e Valpellice: l’equilibrata finalina per il bronzo vede, alla fine, vincere il Como, dopo 16 minuti di gioco su campo intero, per 2 a 0 grazie alle reti di FusiniNoseda e una difesa impenetrabile in tutte e due le linee.

Finale meritata per il 1° posto alle squadre del HC Lugano e Real Torino HC che, con il risultato di 3 a 1, premia la miglior squadra del torneo.

Durante le premiazioni il titolo di miglior portiere dedicato ad Alfredo Luraghi viene consegnato al portiere del Real Torino Andrea Brignacca che con le sue parate ha portato la sua squadra in finale.

Emozionante la serata di sabato dedicata al Memorial Alfredo Luraghi in cui il Como Bianco si aggiudica il quadrangolare di vecchie glorie che le ha viste nuovamente in gioco per un evento così sentito. Di rigore un minuto di silenzio in tutto lo stadio contornato da girasoli che spiccavano sul bianchissimo ghiaccio.

Ringraziamo tutti i partecipanti: atleti, accompagnatori, responsabili, allenatori e allenatrici e, in particolare, soci, genitori e tutti gli amici dell’Hockey Como che hanno contribuito con il loro aiuto alla buona riuscita dell’evento sportivo.

COSI’ SI RICORDA STEFANO GOSETTO

COMO Per anni colonna della difesa comasca, per diversi campionati, sino alla serie A; un incidente stradale, davanti al cinema Gloria, in una sera di tarda primavera di 22 anni fa se lo portò via. Era a bordo di una potente moto: si trovò sbarrata la strada da un’auto intenta a far manovra, cozzo fu violento e Stefano Gosetto (31 anni), ci lasciò la vita.

Maurizio Zanini ricorda la figura di Stefano, giocatore, uomo, compagno di reparto e di squadra.

“Nonostante il peso, Gos – così chiamato dagli amici – era atleta corpulento, ma agile, pulito, insuperabile nel gioco di interdizione, difensore mancino, io giocavo a destra. Eravamo cresciuti insieme nelle minorili. Lui del ’57, io del ’61, sempre del gruppo di giovani di via Orazio che frequentavano lo stadio del ghiaccio con  assiduità”.

Considerato fra i più esperti aveva giocato con la vecchia guardia.

“Quella dei Cuocci, Rinaldi, AndreaMarco Lusena, “schiozza” Fortunati Favaro; con Sergio Marcati fra i primi giocatori comaschi aggregato alla prima squadra, allenata dal milanese BedogniSi integrò bene con tante promesse di allora. “Punto di forza con Rossano Molteni, Bonino, Benatti,Martinelli, Beretta, Ferretti, Fantin, Cavadini, Angelo Maiocchi, tanti altri; quando esordì in A trovò impiego come difensore mancino al fianco del ceco Adamek. Per Como primo ed unico campionato di A con il nome di Metalform, presidente Arturo Giglioni. Poi venne la A2”.

Tutti in lacrime alle onoranze funebri.

“Celebrate nella Chiesa di S. Francesco, a Prestino; i giocatori lo portarono a spalla e c’era una colonna interminabile di gente dall’abitazione alla chiesa, piccola per accogliere tutti. Stefano sapeva farsi ben volere, di poche parole, ma generoso. Lo ricordo con il braccio il nipotino Davide (ora 23.enne, alto 1.67, 65 kg. di peso attaccante Under 26 in C, che  gioca con il numero 5, quello dello zio), contava meno di 2 anni, seguiva già le minori di hockey. Poi Denise, l’altra nipote, nazionale, oggi con l’Hockey Chiasso”.

Stefano si prestava in favore di tutti.

“Sua l’idea di realizzare, e ci riuscì, una macchina per fare il filo ai pattini in modo perfetto; un’esperienza lasciata in eredità all’attrezzista di oggi Mario Turconi”. Il padre si è spento anni fa, mamma Gina (86enne) poche settimane or sono. “Contava di esserci alle premiazioni del Torneo; domenica coi nipoti ci saranno altri familiari”.

Così lo ricorda Roberto Mazzetti suo allenatore in serie A.

“Stefano, quando l’allenai nell’anno della Seria A nel lontano 1984/85 si e`sempre dimostrato ragazzo educato, puntiglioso e orgoglioso d’arrivare. Con il famoso “gruppo della via Orazio” un entusiasmo e solidarietà che influenzavano positivamente tutta la squadra, stimolando gli allora dirigenti ad avere una continuità per lo stesso gruppo iscrivendo sempre una  squadra, nell’allora serie B, con l’apice della categoria maggiore. Mai polemico accettava le scelte tecniche in modo sereno e specialmente sportivo, come era d’altronde il suo comportamento sulla e fuori pista. Con il mitico Lama (Zanini) formava una coppia rocciosa e solida, sempre presente nel dare il proprio meglio, fino all’ultimo, in ogni situazione. Nel mio cuore resta il ricordo di una persona  di grande umanità. Sono sicuro che i successi che i nostri giovani hanno raggiunto sostenuti anche dalla sua nobilissima anima”.

ALFREDO LURAGHI L’ALTRO GRANDE COMO UNA SCUOLA DI PORTIERI

COMO Nell’hockey quello del portiere ruolo decisamente più difficile; “quasi” una scuola a Como per questo reparto: Rinaldi FavaroMartinelliMajocchiVittoriaAllevatoFoppianiLuraghi, ma quanti i giovani emuli (Resmini, Vismara, Franco, Gallessi, Traversa, Cantoni, Mazzoli alcuni). Alfredino è stato un punto di forza della squadra che, anni novanta, vinse lo scudetto in serie B approdando nella serie maggiore. In più di un’occasione venne votato come miglior giocatore. Dotato di uno straordinario colpo d’occhio fra i pali sapeva  distinguersi, grazie ad eccezionali doti di tempismo che gli permettevano ottimi recuperi.

Aveva appreso molto dal suo predecessore Angelo Majocchi. Venuta meno la A, a Como, aveva accettato di buon grado di disputare  un paio di campionati maggiori con la maglia di Varese insieme a Fabio Sguazzero Mauro Meneghini.

“Un giovane straordinario, sempre sorridente, che dell’attività sportiva ne aveva fatto un principio di vita, ma anche di  comportamento – precisava alla scomparsa il suo ultimo presidente Luca Ambrosoli – sereno e gioviale in ogni situazione, sempre pronto ad allenarsi anche coi giovani, a collaborare in favore della squadra anche durante la preparazione settimanale. Nonostante gli impegni di lavoro riusciva ad avere dei ritagli di tempo e li sfruttava sempre al meglio. Molto semplice e cordiale, la parola misurata fuori dal clima agonistico, quanto bravo ed attento in pista durante ogni fase della partita”.

La sua improvvisa scomparsa (causa un malore nel retrobottega)  lasciò tutti sbigottiti e più di ogni altro gli ex-compagni di squadr aSguazzero, Meneghini, i gemelli Andrea e Matteo Molteni coi quali, a Casate, si allenava ancora fuori orario.

QUESTE LE QUATTRO SQUADRE DEL MEMORIAL A. LURAGHI

COMO La sera di sabato, dalle 17.40 alle 21.00, si disputerà allo stadio del ghiaccio di Casate il 2° Memorial  “Alfredo Luraghi ” quadrangolare in cui amici e vecchie glorie dell’ H.C. Como incroceranno le stecche in onore dell’estremo difensore, per molte stagioni portiere di vaglia della squadra biancoazzurra,  prematuramente scomparso. Un revival che, come lo scorso anno, vedrà in pista tantissimi ex-compagni di squadra (sia di Como che di Varese) e tanti amici.

Tutte le squadre giocano sotto l’insegna di Alfredo Luraghi a testimonianza che il giocatore è rimasto nel cuore di tante persone come Stefano Gosetto.

Alle 17.40 A. Luraghi Como Bianco – A. Luraghi Como Azzurra, alle 18.20 A. Luraghi Como Verde – A. Luraghi Como Nero; alle 19.15 finale 3° posto fra le perdenti ed alle 19.55 finale 1° posto fra le vincenti delle semifinali.

Questa la composizione delle squadre:

ALFREDO LURAGHI COMO AZZURRA: Fantin, Favaro, Giacò M., Pennisi, Gorini, Tessari, Gorbani, Mantovani, Conca, Leoni, Ballarate, Campani, Ceschini, Tsigurov, Olivieri, Cairoli.

ALFREDO LURAGHI COMO BIANCA:  Sguazzero, Resmini, Vaccani M., Molteni M., Merzario, Ostinelli, Della Mura, Tuttolomondo, Ghione D., Gosetto, Ambrosoli R., Drazza, Strambini, Venturini, Riva, Orsini.

ALFREDO LURAGHI COMO NERA: Meneghini Mr., Foppiani, Vaccani E., Roccaforte, Costa, Tettamanti, Aliprandi, Tanzi, Giacò P., Gagliardi, Ambrosoli F., Cairoli L. Pitassi, Questa, Meneghini Mt., Martinelli.

ALFREDO LURAGHI COMO VERDE: Vismara, Molteni A., Berti, Radaelli, Frizzera, Cifone, La Marca, Galli, Cintori, Brondolo, Valli, Fusoni, Rotolo, Ghione S.

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