Battuto il Dobbiaco: Bozen ’84 campione di CU26

Battuto il Dobbiaco: Bozen ’84 campione di CU26

(com. stampa Bozen ’84) – Come nella passata stagione il titolo iridato è una questione tra l’EV Bozen 84 e gli orsi polari di Dobbiaco, come nella passata stagione la serie finale va fino a gara 3 e come nella passata stagione è la squadra di casa a spuntarla.

Una serie di déjà vu con una differenza sostanziale. Questa volta sono i White Weasels ad alzare al cielo la prestigiosa coppa riservata ai campioni d’Italia. Dal punto di vista dell’EV Bozen l’incompiuta schubertiana della stagione 2008/09 si trasforma – per gentile concessione di Beethoven – in „Eroica“. Il Dobbiaco invece ricorda Paganini: suona come il diavolo ma non ripete. La finale riserva un abbinamento logico: si sono scontrate le due squadre che hanno dominato il campionato. Meno logico il successo finale dei Weasels. Tutto sommato, per le prestazioni snocciolate, anche la medaglia d’argento del Dobbiaco ricevuta dalle mani del delegato FISG Walter Andriolo, ha un alone d’oro. In effetti, il risultato avrebbe potuto anche essere diverso e nessuno avrebbe potuto recriminare. I numerosi spettatori hanno assistito a una partita non eccelsa per qualità tecnica ma veloce e al cardiopalmo. Tipica gara di play off, vietata ai deboli di cuore. Squadre che temono di sbagliare, accesa ma, in questo caso, assolutamente corretta. Non ultimo per merito della terna arbitrale che interviene solo quando è veramente necessario e lasciano il palco alle squadre e alle loro capacità di decidere l’esito della partita. E’ proprio vero che gli arbitri migliori sono quelli che non si notano. Benvegnù, Marri e Alfi ne hanno fornito una dimostrazione.
La partita inizia male per i padroni di casa e fotocopia l’inizio di gara due a Dobbiaco. In quel caso i Weasels erano finiti sotto dopo 45 secondi, questa volta addirittura dopo 44. Non sempre però la storia si ripete. Matthias Marchiori sfrutta un assist di Alex Obermair, il nervosismo e le gambe molli dei Weasels e porta in vantaggio il Dobbiaco praticamente con la prima azione. Martin Profanter sente il peso della partita e non appare sicuro come è solito essere, complice anche la scarsa vena dei compagni di squadra. Troppo confusi in difesa, troppo complicati in attacco. Sembra invece entrato subito nel vivo il difensore Roland Battisti che ben due volte si beve tutta la squadra avversaria in un entusiasmante coast to coast ma viene sempre disturbato al momento della conclusione. Hannes Hölzl, uno degli attaccanti più attivi nelle ultime partite, si sacrifica per chiudere i buchi in difesa. Alexander Pancheri trova sulla stecca la migliore occasione per pareggiare i conti ma alza troppo il tiro. I Weasels ritrovano però la prima linea che non ha brillato nelle ultime uscite. Al 12° dl primo tempo confeziona un’azione da manuale e il pareggio. Markus Malfertheiner appoggia a Christian Pircher e il tabellone segna 1:1. Poi i Weasels sembrano nuovamente staccare la spina. Nel secondo tempo i padroni di casa vanno comunque vicinissimi al raddoppio grazie a una deviazione di Martin Pircher che spedisce il disco sul palo a portiere già battuto. Migliore sorte è riservata alla successiva azione del Dobbiaco che al 14° va nuovamente in vantaggio con Matthias Marchiori che non viene attaccato e può in tutta tranquillità spedire il disco alle spalle di Profanter. I Weasels subiscono il Dobbiaco che in più occasioni si presenta pericolosamente davanti a Profanter. Per contro l’EVB non è fortunato ad esempio quando un tiro di Matthias Mair imbeccato da Thomas Unterfrauner cozza sulla traversa. Virtù proprie e fortuna consentono al Dobbiaco di andare al riposo con il parziale di 2:1 a proprio favore. Tra i numerosi spettatori di parte Weasels – sono presenti tra l’altro tanti ex, il Presidente onorario ed ex bandiera dell’HC Bolzano Hubert Gasser – si capta un certo sconcerto. E’ chiaro a tutti che l’approccio deve cambiare se la squadra non vuole essere nuovamente beffata sul filo di lana. E il cambiamento arriva. Il terzo tempo, già altre volte il pezzo forte dei Weasels, vede una squadra completamente trasformata. Una situazione di superiorità numerica al 5° porta sollievo ai nervi dei tifosi biancoblu messi a dura prova. Martin Pircher appostato sulla blu reclama il disco e con un tiro di rara potenza lo spedisce alle spalle del portiere del Dobbiaco coperto da un proprio difensore che giustamente incassa le lamentele del suo estremo. 2:2! Il pareggio libera riserve d’energia e fedeli al detto “when the going gets tough the tough get going” i Weasels iniziano la loro partita. Nel Dobbiaco sono visibili primi segni di cedimento. La svolta scaturisce da un’altra situazione di superiorità numerica. Al 10Daniel Parisi viene spedito in panca puniti, ma la sua permanenza dura giusto 43 secondi. Markus Malfertheiner mette in gioco Christian Pircher ed è 3:2. Il pubblico amico è ancora intento a festeggiare che Simon Prudenziati chiude la partita mettendo alle spalle di Steinwandter un disco che sembra innocuo. Neppure sul 4:2 a 9 minuti dalla fine il Dobbiaco ha intenzione di tirare i remi in barca e anzi va all’arrembaggio della porta di Martin Profanter. Solo che è nuovamente il muro che era per gran parte della stagione. Riuscendo a tenere a bada i giocatori del Dobbiaco più prolifici Matthias Rehmann, non per niente capocannoniere, Klaus Volgger e Thomas Trenker riescono a controllare bene la partita e caso mai c’è Profanter che dice no ai tentativi di Thomas Trenker e Klaus Volgger. Sono parate che valgono gol fatti. Quando al 60° la sirena e gli arbitri decretano la fine della partita e della stagione la gioia, ovviamente, è immensa. Campioni non vengono sfornati ogni giorno.

EV Bozen White Weasels – HC Dobbiaco 4-2 (1-1, 0-1, 3-0)
Marcature: Matthias Marchiori (DOB, 00.44), Christian Pircher (EVB, 11.24), Matthias Marchiori (DOB, 33.11), Martin Pircher (EVB, 44.27), Christian Pircher (EVB, 49.57), Simon Prudenziati (EVB, 50.33)
Penalità: EVB 24 (10 minuti per cattiva condotta a Roland Battisti), Dobbiaco 24 (10 minuti per cattiva condotta a Markus Rehmann)

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