La Svizzera di René Kammerer torna da Vancouver con un lusinghiero quinto posto dietro i mostri sacri dell’hockey femminile. Vittoria sofferta nella prima partita del torneo andata oltre i tempi regolamentari. Sporcano il referto solo una rete per parte, segnate in powerplay. Al 10° la Russia passa in vantaggio con Tatiana Burina (a destra) a cui risponde al 15° della ripresa Stefanie Marty, top scorer delle elvetiche con 9 reti sulle 14 segnate dalla Svizzera. La stessa Marty segnerà poi il rigore decisivo. L’altro rigore è a firma Nicole Bullo (foto hclugano.ch sotto) che rimedia all’errore del capitano Lehmann. La Bullo, dopo il taglio deciso nell’ultimo camp di Evelina Reselli, è l’unica giocatrice presente alla trasferta canadese in forza al Lugano squadra campione in carica dove milita anche la piemontese Elisa Ballardini. Nella selezione maschile invece sono 3 i bianconeri, Sannitz, Romy e Domenichelli, pur non viaggiando in buone acque. Nicole Bullo, nativa di Bellinzona, è alla sua seconda olimpiade ed è una delle 8 ragazze che erano presenti anche a Torino. In nazionale gioca in attacco, ruolo diverso da quello in cui è cresciuta, vale a dire la difesa. Viene spesso utilizzata come centro di modo che possa utilizzare al meglio le sue caratteristiche difensiviste. 23 anni a luglio, Nicole ha iniziato a giocare a 4 anni a Biasca. Successivamente ha vestito la maglia del Lugano con una parentesi nel Küssnacht durante la stagione 2007-08. In 7 anni di Lega Nazionale ha realizzato 85 gol e 90 assist per un totale di 175 punti in 161 partite ufficiali. Finalista dell’European Cup nella stagione 2006-’07, la Bullo col Lugano ha vinto 3 campionati (2006, ’07 e ’09) e s’è piazzata due volte seconda (’04 e ’05).