La Cina beffa la Slovacchia. Tutto facile per gli USA

La Cina beffa la Slovacchia. Tutto facile per gli USA

Non si ripete il miracolo delle scorse olimpiadi quando la Svezia interruppe la monotonia delle finali di cui sono abbonate le due squadre nord-americane (15 volte in 16 anni). Schierata in porta da Johnson (che ieri ha festeggiato i 30 anni di “miracle on ice) Vetter per gli USA: due partite e due shut-out benché su soli 30 tiri. Dall’altra parte c’è Kim Martin, l’eroina di Torino (2 gol subiti e 37 parate 4 anni fa), in questa olimpiade non altrettanto “imbattibile” con in una partita e mezza 10 gol subiti su 49 tiri: 79.59% di parate.

Le gemelle Monique e Joceline Lamoureux (foto Tom Dahlin /Getty Images)

9 reti targate USA di cui 4 in powerplay; è stata la serata di Monique Lamoureux (a destra), ventenne giocatrice anche di calcio e basket, con una tripletta pesante tra cui la rete all’8° che ha aperto la partita.
Monique ha una sorella gemella, Jocelyne (foto a sinistra), che gioca con lei nel Team Usa. La famiglia Lamoureux oltre alle due gemelle ha 4 figli, tutti quanti con la passione dell’hockey e sparsi per le squadre dei college americani. Sportività tramandata dai genitori: papà Jean-Pierre vinse nel 1980 un titolo NCAA come backup dei Sioux Fighting e mamma Linda fu nuotatrice alla University del North Dakota. In questa regione americana quasi al confine con il Canada le sorelle Lamoureux sono cresciute a Grand Forks e passavano le giornate a giocare a street hockey sul vialetto di casa davanti alla porta del garage, spesso riverniciata per tutti i bozzi delle palline da tennis scagliate dalle due ragazze. Sempre insieme, hanno affrontato un lungo percorso che le ha portate fino alla realizzazione del medesimo sogno: la nazionale e le olimpiadi. L’anno scorso hanno giocato al college nel Minnesota: Monique in seconda squadra è stata top scorer con 75 punti in 40 partite, Jocelyne seconda con 65 punti sempre in 40 incontri. Quest’anno si sono trasferite per stare vicino a casa.

La rete della Svezia (che seppur ininfluente sulla gara rimane comunque un’impresa se davanti hai USA o Canada) è di Pernilla Winberg su assist di Isabelle Jordansson. Era la rete dell’1-4 a metà partita, vanificata poco dopo dalla marcatura della biologa Karen Thatcher (a destra).

USA-Svezia 9-1 (2-0, 3-1, 4-0)
Marcatrici: 07:14 (1-0) Monique Lamoureux, 08:23 (2-0=PP) Meghan Duggan, 23:22 (3-0) Angela Ruggiero, 25:58 (4-0) Caitlin Cahaow, 29:34 (4-1=PP) Pernilla Winberg, 33:35 (5-1) Karen Thatcher. 45:59 (6-1=PP) Monique Lamoureux, 47:15 (7-1) Kerry Weiland, 55:20 (8-1) Kelli Stack, 57:19 (9-1=PP) Monique Lamoureux
Tiri: 46-12 (12-3, 14-6, 20-3)
Penalità: 8-10 (2-2, 2-2, 4-6)

Cina e Slovacchia salutano l’Olimpiade dando vita al match più avvincente di questo torneo. In vantaggio nel primo tempo con Petra Pravlikova (a destra) del Tornado Mosca, la Slovacchia non ha saputo chiudere la disfida e la Cina come mai in questi giochi s’è aperta all’offensiva raggiungendo il pareggio con Linuo Wang, già a segno contro la Finlandia, di polso tra i gambali della Tomcikova. Nel terzo periodo la Cina va ancora in rete con il primo gol olimpico della tanto attesa Rui Sun (a sinistra) e chiude i conti a 8 minuti dalla fine ancora con Linuo Wang. La Slovacchia, alla sua prima olimpiade, chiude all’ultimo posto ma facendosi onore contro chiunque (tranne il Canada), considerato che nel ranking mondiale occupa solo la 17ª posizione. Per la Cina è la prima vittoria ad un’olimpiade.

Cina-Slovacchia 3-1 (0-1, 1-0, 2-0)
Marcatrici: 10:37 (0-1) Petra Pravlikova, 37:15 (1-1) Linuo Wang, 45:04 (2-1) Rui Sun, 51:44 (3-1) Linuo Wang
Tiri: 32-21 (8-6, 10-6, 14-9)
Penalità: 4-6 (0-2, 2-2, 2-2)

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