Finlandia e USA, “vecchie” e nuove stelle

Finlandia e USA, “vecchie” e nuove stelle

Proseguiamo l’avvicinamento al torneo di hockey su ghiaccio delle Olimpiadi di Vancouver 2010 presentando due squadre che, come composizione, sono agli antipodi.

Gli Stati Uniti, che finalmente si presentano ad una manifestazione importante con una squadra giovane; e la Finlandia, che a Vancouver schiererà una corazzata validissima, ma con l’età media più alta del torneo.

La Finlandia, vice-campione a Torino 2006, si presenterà a Vancouver con una squadra estremamente esperta, in ogni settore.
In porta, il miglior trio che i suomi potessero schierare: Backstrom (Minnesota), Kiprusoff (Calgary) e Niittymaki (Tampa Bay), il migliore dei suoi all’Olimpiade italiana di quattro anni fa.
Fra i terzini, contiamo cinque NHL: Lepisto (Phoenix), Pitkanen (Carolina), Lydman (Buffalo), Salo (Vancouver) e Timonen (Philadelphia). Ad affiancarli, i 29enni Kukkonen (Omsk, KHL) e Niskala (Frolunda, SWE).
In attacco, ritroviamo i fratelli Ruutu (Jarkko, Otawa e Tuomo, Carolina) e i fratelli Koivu (Saku, Anaheim e Mikko, Minnesota), mentre Olli Jokinen (New York Rangers) dovrà fare a meno del fratello Jussi, che non ha superato la pre-convocazione. A completare il reparto, Hagman (Toronto), Immonen e Kapanen (Kazan, KHL), Lehtinen (Dallas), Miettinen (Minnesota) e Peltonen (Minsk, KHL). Fra i ventitre convocati troviamo anche Valtteri Filppula (Detroit), da poco rientrato dopo un lungo stop per infortunio. Ancora in dubbio, invece, la partecipazione della superstar Teemu Selanne, convocato in via definitiva e subito dopo infortunatosi: per lui una doppia frattura alla mascella, dopo che un disco lo ha colpito in viso.
Sembra che la nazionale baltica abbia deciso di “andare sul sicuro”, convocando praticamente la nazionale vincitrice dell’ultimo argento olimpico, più un paio di novità. Una corazzata che non può non puntare all’oro.

Gli Stati Uniti d’America si presenteranno invece con una nazionale finalmente svecchiata. Il GM della nazionale, Brian Burke, ha infatti deciso di voltare pagina, dopo gli ultimi deludenti risultati, con l’obbiettivo minimo di riscattare il pessimo ottavo posto di Torino. Quindi, niente Modano nè Gomez: spazio ai giovani.
A difesa della gabbia, Miller (Buffalo) potrà contare su un backup di tutto rispetto come Thomas (Boston), mentre Quick (Los Angeles) dovrà, soprattutto, imparare dai suoi due colleghi.
Davanti alla gabbia, una difesa giovanissima, capitanata dall’esperto Brian Rafalski (Detroit): Suter (Nashville), Orpik (Pittsburgh), Jack Johnson (Los Angeles) ed Erik Johnson (St. Louis). Komisarek e Martin, infortunati, saranno sostituiti da Gleason (Carolina) e Whitney (Anaheim).
Anche il reparto avanzato sembra organizzato alla stessa maniera: agli ordini di capitan Lagenbrunner (New Jersey), affiancato da Drury (New York) e Malone (Tampa Bay), ci saranno un sacco di giovani affermati: Backes (St. Louis), Brown (Los Angeles), Callahan (New York), Kane (Chicago), Kesler (Vancouver), Kessel (Toronto), Parise (New Jersey), Pavelski (San Jose), Ryan (Anaheim) e Stastny (Colorado).
Ron Wilson (Toronto) è stato nominato head coach, e sarà assistito dai colleghi newyorkesi John Tortorella (Rangers) e Scott Gordon (Islanders).
Comunque vada la nazionale a stelle e strisce in questa edizione dei giochi, e nonostante le altisonanti dichiarazioni di Burke (“Non faccio previsioni, andiamo a Vancouver per vincere”) la scelta di svecchiare la squadra è sicuramente azzeccata. Moltissimi di questi ragazzi sono già delle stelle, ed hanno davanti a loro almeno altre tre edizioni dei Giochi a cinque cerchi. Per quest’anno possono anche permettersi di fare “solo” esperienza. D’altro canto però, è doveroso ricordare che di questi 23 convocati, solo tre hanno già partecipato ad una Olimpiade.

Per gli altri roster olimpici:
Canada
Repubblica Ceca
Slovacchia
Bielorussia e Norvegia
Lettonia e Germania

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