Mercoledì 3 febbraio si è spento a Zurigo all’età di 66 anni l’ex Direttore Tecnico e coach della Nazionale italiana Rudolf Killias a causa di una grave malattia.
Ai più giovani il suo nome potrebbe risultare sconosciuto, Killias entrò a far parte dello staff della Nazionale di hockey italiana nell’estate del 1986, il periodo d’oro dell’hockey nostrano era ancora in di venire, la Nazionale italiana qualche anno prima assaggiò il profumo del’hockey d’élite disputando i Mondiali del 1982 e 1983, oltre alle Olimpiadi del 1984 di Sarajevo; dal 1985 gli azzurri tornarono a disputare i Mondiali di Gruppo B con l’intenzione di risalire al più presto sul palcoscenico più prestigioso; in sostituzione di Mike Kelly (proprio lui, l’attuale GM dell’Alleghe ed ex coach delle Civette) il Vice Presidente Inderst volle Rudolf Killias, il quale accettò il ruolo di Direttore Tecnico propostogli, ben presto i metodi di preparazione dello svizzero, basati su concetti europei, furono indigesti agli oriundi, questi provocarono delle tensioni nel clan azzurro e il Presidente Federale Rimoldi preferì optare per un allenatore gradito agli “italos”. Qualche mese più tardi ad Alba di Canazei si sarebbero disputati i Mondiali che avrebbero potuto concedere all’Italia il passaporto per le Olimpiadi di Calgary 1988, se classificata tra le prime quattro, o di ripetere l’impresa del 1981 in Val Gardena che si concretizzò con la promozione tra le migliori otto Nazioni al mondo, quindi fu necessario trovare un allenatore che preparasse al meglio la compagine azzurra: in un primo momento Brian Lefley sembrava il più accreditato a sedere sulla panchina azzurra, il quale a dicembre diresse la Nazionale in due amichevoli, ma due mesi più tardi l’allenatore canadese del Merano preferì non perfezionare l’accordo con la FISG privileggiando quello con il Düsseldorf per la stagione successiva.
La nuova ricerca portò a tre candidature: l’allenatore dell’Asiago Davidson, Dave Chambers e Ron Ivany, la scelta finale della Commissione Tecnica cadde su Dave Chambers, d’altronde il coach dell’allora Nazionale Olimpica canadese poteva vantarsi di sedere sulla panchina azzurra nel 1981, ma ben presto divamparono le polemiche per il poco tempo che il nuovo allenatore avrebbe potuto dedicare alla Nazionale, nello stesso periodo Chambers fu impegnato con la squadra di hockey della York University che lo avrebbe liberato solo a stagione conclusa.
Ai primi di marzo gli azzurri si radunarono ad Aosta, in attesa dell’arrivo del canadese toccò a Rudolf Killias perfezionare la preparazione coadiuvato da Alberto Da Rin. Chambers rimandò un paio di volte il suo arrivo, giungendo nel Bel Paese a Mondiali avviati, ad Alba di Canazei l’Italia chiuse al sesto posto, due punti in più dell’Olanda declassata in Gruppo C insieme alla Cina. Alla scadenza del contratto Rudolf Killias chiuse il suo rapporto con l’hockey italiano, tornò in Austria dove, nel 1989, vinse il Campionato con Innsbrück. Nella sua lunga carriera il rossocrociato di Coira allenò anche la Nazionale svizzera dal 1973 al 1977, quella austriaca dal 1980 al 1986. Fu Direttore Sportivo del Berna vincitore della LNA nel 1991 e fece parte anche dell’organizzazione dei Mondiali austriaci del 2005. Nel 2007 pubblicò il libro “Powerplay – 100 Jahre Schweizer Eishockey”.
Rudolf Killias, Chur 18/02/1943 – Zurigo 03/02/2010