Mondiali U20 – Tutti a caccia del Canada

Mondiali U20 – Tutti a caccia del Canada

di Marco Depaoli

Sono partiti anche i mondiali U20 della vecchia “serie A”. Si gioca oltreoceano nel Saskatchewan, Canada, con la squadra di casa che insegue il sesto titolo consecutivo. Il giocare in casa rischia di essere una pressione maggiore per i pluricampioni di Willie Desjardins e Ron Tugnutt, che sotto i riflettori di dirette TV e pubblico amico e caloroso (12.468 contro la Lettonia) saranno attesi ad ogni partita per stravincere.
Un momento di orgoglio per tutta la regione continentale della parte Nord-occidentale del Paese, che nei minuti precedenti alla prima gara del mondiale ha trasmesso un video di Clark Gillies, nativo di Saskatchewan e 4 volte campione della Stanley Cup con i New York Islanders negli anni ’80. Ma il vero monumento della regione in mezzo al Canada è Mr. Hockey, al secolo Gordie Howe, l’uomo dei record alcuni dei quali resistenti all’arrivo del marziano Gretzky. Un milione di abitanti su tutti i suoi 651mila km², il Saskatchewan vanta però il primato di produrre un giocatore NHL ogni 28.475 cittadini, un vero record.

Le uniche squadre che potranno insediare il trono biancorosso saranno la Svezia (che ha vinto la gara di esordio contro la Repubblica Ceca per 10-1), la Russia e forse gli Stati Uniti, tutte probabili semifinaliste.
La formula prevede due gironi da 5 squadre al termine dei quali le prime due passeranno direttamente alle semifinali. Le seconde e le terze dovranno prima sfidarsi ai quarti di finale dopo capodanno. Le ultime di ogni girone lotteranno per non essere una tra le due squadre che verranno retrocesse il prossimo anno.

Ai padroni di casa del Canada basta sempre attingere dallo sterminato campionario di squadre giovanili nuovi elementi da inserire al già forte nocciolo dell’anno precedente. Tra questi spiccano due cognomi noti all’hockey italiano: Marco Scandella, fratello minore del Giulio pedina importantissima della nazionale azzurra, e Alex Pietrangelo, figlio di un cugino di secondo grado del Frank portiere di Bolzano e Asiago. Per loro dunque un probabile addio ad un futuro con la maglia italiana. Nella gara d’esordio contro la Lettonia le Foglie d’Acero hanno già riportato una sonante vittoria per 16-0 con 67 tiri a 10 e doppiette di Kadri, Cormier, Kozun, Adam e Jordan Eberle. Tripletta invece di Gabriel Bourque (non imparentato questa volta col campione Ray) che aggiunti ai 4 assist raggiunge il record di 7 punti in una partita fissato da Dave Andreychuk nel 1985.
Finalista nelle ultime due edizioni la Svezia non potrà più contare su Victor Hedman, seconda scelta NHL, ma avrà altri talenti per tentare il massimo risultato possibile, in primis i “double-barreled man” Magnus Pääjärvi-Svensson e Oliver Ekman-Larsson. La Russia del vice-allenatore Misha Vassilev (ex Bolzano e Pontebba) vorrà ripetere la finale senior di due anni fa quando sempre in Canada Ove&C strapparono il titolo ai biancorossi. Nella formazione della Sbornaja ci sono elementi con alti minutaggi in KHL e con esperienze NHL come il Capitano Nikita Filatov (ora al CSKA) e Anton Klementyev. Elementi da National Hockey League anche per gli USA di coach Dean Blais con l’attaccante Jordan Schroeder.
Buoni giocatori ma poche quotazioni per la Finlandia di Mikael Granlund e Toni Rajala, la Slovacchia di Tomas Tatar e Richard Panik (già sconfitta pesantemente per 6-2 in amichevole dalla Saskatchewan University) e la Repubblica Ceca di Andrej Nestrasil e Jan Kana, già campione nel 2000 e 2001 e lontana dalle medaglie dal 2005.
Le neopromose Austria e Svizzera di coach Kobi Kolliker, coadiuvato da Roberto Mazzetti come team leader (già allenatore del Como che forgiò i Monteni e Rotolo) si giocheranno tutto con la Lettonia il diritto di rimanere in Serie A.

Come detto negli ultimi due anni in finale i canadesi hanno trovato la Svezia sconfiggendola nel 2008 all’overtime (prima volta per una finale under 20) con la rete di Matt Halischuk e nel 2009 per 5-1 dopo una semifinale thriller con la Russia. Nell’amichevole di 6 giorni fa le Foglie d’Acero si sono imposte ancora per 6-2. Gli altri test match sono andati a vantaggio canadese: 3-0 sulla Finlandia e 3-2 sulla Repubblica Ceca. La Svezia invece ha vinto 5-2 con la Svizzera, vittoriosa a sua volta sull’Austria per 5-2.
Nel 2005, 2006 e 2007 invece il Canada trovò in finale la Russia che batté rispettivamente 6-1 (in una finale tra campioni con Getzlaf e Crosby da una parte e Ovechkin e Malkin dall’altra), 5-0 e 4-2 con Carey Price, il portiere dei Canadiens.
Per vedere il Canada sconfitto ma pur sempre con un argento al collo occorre tornare al 2004 quando furono gli Usa a conquistare il mondiale vincendo 4-3 con una tripletta a zero nell’ultimo periodo. Canada finalista anche negli anni precedenti con la Russia campione 2002 e 2003 vincendo in finale sempre di misura per 5-4 e 3-2, con un’altra rimonta nell’ultimo drittel.
In totale dal 1977 (anno del primo mondiale ufficiale per l’under 20) ad oggi, nelle 32 edizioni il Canada ne ha vinte 15, seguito dalla Russia/Unione Sovietica con 12 (3+9), Finlandia e Cechia 2, USA 1.

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