Continental Cup: Il cuore non basta al Bolzano

Continental Cup: Il cuore non basta al Bolzano

di Fabrizio Bombarda

Hc Interspar Bolzano – Sheffield Steelers 3-4 dtr (1:2) (2:1) (0:0) (0:0) (0:1)

Stasera al Palaonda è di scena l’ultimo atto del girone di semifinale della Würth Continental Cup. Il Bolzano sfida gli Sheffield Steelers per un posto nella super final di Grenoble. L’inizio dell’incontro rispecchia quello delle due partite precedenti. Il Bolzano è molto propositivo e staziona spesso nel terzo avversario, facendo girare bene il disco. Iniziano subito anche le penalità, non sempre comminate con criterio dai due direttori di gara. Al 7:03 proprio in situazione di power play per due minuti inesistenti fischiati a Dorigatti, gli inglesi passano in vantaggio: è di Robert Dowd il tocco decisivo sotto porta dopo una mischia furiosa. Il Bolzano riprende a macinare il suo gioco, sostenuto dai 4500 del Palaonda. Rihijarvi non riesce a centrare la porta sguarnita dopo una respinta di Verner. Fioccano altre penalità, ed è solo in inferiorità numerica che i biancorossi soffrono un po’ la pressione ospite. Al 17:32 Egger è appena uscito dal penalty box, ma il Bolzano non riesce a liberare il terzo: il disco arriva a Talbot, appostato sul secondo palo che al volo riesce ad infilare il puck tra i gambali di Håkkinen. Il doppio, immeritato vantaggio inglese è servito. Alla ripresa del gioco i biancorossi si gettano in avanti con il chiaro intento di accorciare le distanze prima della sirena. Al 18:06 è Clair a riuscirci: Verner respinge un disco scagliato da Jardine e il nr. 9 bolzanino lo recupera e gira intorno alla porta riuscendo a infilarlo sotto il gambale del portiere in disperato recupero. Subito dopo il gol si accende una mischia con protagonisti Clair e Jardine per il Bolzano, Bolibruck e Haywood per lo Sheffield. Il primo periodo va in archivio sul 2 a 1 per gli ospiti, ma il Bolzano è vivo e promette battaglia.

Battaglia che inizia subito nel secondo drittel. Il Bolzano sembra un toro a cui sia stata mostrata la muleta. La carica biancorossa non è però solo forza, è anche gioco e raziocinio e gli inglesi sono in difficoltà a fermarla. Dopo quattro minuti e mezzo, in situazione di superiorità numerica, Fraser Clair riesce a trovare il gol del pareggio, ribadendo in rete l’ennesima respinta di Verner. Il Palaonda esplode di gioia. I minuti successivi vedono gli inglesi costretti a commettere parecchi falli per fermare gli indemoniati avanti di casa. Il power play del Bolzano funziona bene, manca però di incisività. Per fortuna che il Mago di Hamilton c’è. Un tiro di Mather dalla media distanza viene respinto dal golie ospite e il nr. 15 biancorosso è lesto a recuperare il rebound e a infilare il disco sotto la traversa. Bolzano in vantaggio. Meritatamente in vantaggio. Siamo al minuto 11:49 e lo Sheffield non ha ancora fatto un tiro in porta. Anche le chiamate arbitrali continuano a suscitare delle perplessità, sia da una parte che dall’altra, soprattutto la punizione di Ceresa per una carica assolutamente regolare pare davvero misteriosa. Al 13:47 Talbot entra nel terzo biancorosso dalla sinistra e cerca di servire un compagno nello slot: il tocco di rovescio è sbagliato e finisce nell’angolo basso della porta difesa da Håkkinen che non riesce ad intervenire perché colto in controtempo. Incredibile: con mezzo tiro in porta lo Sheffield pareggia. Dopo due minuti è ancora Corupe a dare spettacolo: in situazione di penalty killing riesce ad eludere il controllo della difesa inglese e ad aggirare Verner, ma il suo tocco a porta sguarnita finisce sul palo. A questo punto i più pessimisti iniziano a pensare che non sia la serata giusta.

Nel terzo tempo i campioni d’Italia creano ancora parecchio gioco, però con un pizzico di precisione in meno in quanto la stanchezza inizia a farsi sentire. Lo Sheffield invece, che finora ha pattinato la metà dei biancorossi, inizia a provare qualche veloce contropiede, stando però sempre attento a non scoprirsi troppo. Al 12:22 è doveroso segnalare un’altra stranezza: Florian Ramoser subisce una carica in balaustra (regolare) ma viene punito per eccessiva durezza. La sirena sancisce infine il risultato di parità e quindi bisognerà giocare un overtime di 5 minuti (in quattro contro quattro).

Anche nel prolungamento è solo il Bolzano a cercare la via della rete, mentre gli inglesi puntano palesemente ai rigori. Un paio di volte entrano nel terzo avversario e invece che provare a tirare tornano indietro per giocare il disco nella propria metà campo. La sudden death non colpisce comunque nessuna delle due squadre, quindi saranno i rigori a decidere la quarta finalista di Grenoble. La serie di tre penalty da ragione agli inglesi (gol di Legue e Hubbauer, errori di Rihijarvi e Corupe) ma la squadra che ha fatto vedere il gioco migliore è senz’altro il Bolzano che però deve assolutamente risolvere il problema del gol. Non è possibile dover sempre creare dieci occasioni per segnare una rete.

Il Tabellino: 1°Tempo: 7:03 Dowd (PP) – 17:32 Talbot – 18:06 Clair (Jardine)

2°Tempo: 4:30 Clair (PP) (Rihjiarvi,Mather) – 11:49 Corupe (Mather) – 13:47 Talbot

Sequanza rigori: Legue gol; Rihjiarvi parato; Talbot parato; Egger gol; Hubbuer gol; Corupe parato.

Le foto dell’incontro: http://www.hockeytime.net/foto/nazionale-e-varie/?album=26&gallery=274

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