Vince l’Ambrì ma è festa lo stesso

Vince l’Ambrì ma è festa lo stesso

C’è da stropicciarsi gli occhi: all’Agorà c’è davvero l’Ambrì Piotta. A Milano torna l’hockey internazionale dai tempi della Continental Cup del 2003 e si rivive la favola del paese di montagna contro la grande metropoli, quell’Ambrì Piotta che ha colpito le simpatie di tanti lombardi che negli anni pre-Saima di hockey non vedevano che le partite sulla TV Svizzera non ancora oscurata dividendosi tra Luganesi e “Piottini”, tra cui il caso più celebre quello delle Storie Tese di Elio.

Ed è con l’arrivo dei biancoblu e la festa preparata in questa pausa campionato che la città sotto la Madonnina si riavvicina all’hockey. Tribune gremite e spettacolo dalle curve chiassose e variopinte, compresa quella ospiti con due pullman scesi dalla Leventina. Tante facce nuove, tanti giovanissimi e famiglie ma anche tanti volti che non si rivedevano all’Agorà da un bel po’.

Il risultato ha visto imporsi gli svizzeri per 8-1 ma l’aspetto agonistico è stato solo un contorno alla serata di festa. Si inizia con il saluto del presidente meneghino Ico Migliore e quello biancoblu Filippo Simonetta Spiri Lombardi che tiene a precisare «il rapporto di amicizia e l’inizio di un’esperienza nuova che avvicinerà le due società». Il ringraziamento giunge anche da Barbara Facchetti della Fondazione Giacinto Facchetti e Alessio Tavecchio dell’omonima Fondazione onlus che ricordano il valore della vita e l’importanza del messaggio che può trasmettere lo sport. All’intervallo è stato il momento dell’ex concorrente di “Amici”  Simonetta Spiri (sopra tra i giovani rossoblu) che ha cantato una canzone inedita del suo nuovo album “E’ il mio momento”. Il videoclip della canzone che uscirà nelle prossime settimane è stato girato con l’aiuto dei ragazzi del Milano Rossoblu che compariranno nel filmato.

I presidenti Ico Migliore e Filippo Lombardi tra Barbara Facchetti e Alessio Tavecchio
I presidenti Ico Migliore e Filippo Lombardi
con Barbara Facchetti e Alessio Tavecchio

L’Agorà ha inoltre mostrato una sorpresa: nell’angolo adiacente all’ex curva ospiti s’è ritagliato anche una sorta di Vip Room con vista sulla pista per funzioni future di vario genere tra cui rendez-vous più o meno istituzionali.

LA PARTITA
Per l’Ambrì, come confermato dallo stesso coach franco-canadese Benoît Laporte in una precedente intervista, era comunque un test importante visto che il campionato elvetico starà fermo 20 giorni e c’era la necessità di sistemare nuovi schemi, soprattutto in fase di powerplay, e vagliare nuovi giocatori. Tra questi è arrivato a Milano con i ticinesi Remi Royer ed è stato “prestato” ai rossoblu assieme al roccioso terzino Reto Kobach e a due bandiere biancoblu: Alain Demuth e Paolo Duca, attuale capitano dell’Ambrì Piotta.
La non necessità di fare risultato per forza ha portato a una gara godibile e dagli interessanti spunti tecnici.
Nel primo tempo il Milano regge il confronto dei due volte campioni di Continental arrivando a sfiorare anche il vantaggio con un palo di De Frenza. Sono invece i ticinesi a trovare la rete al 12’20” con Grégory Christen e il suo siluro dalla blu di prima su assist di Schönenberger. Milano che sfiora il pareggio ancora con De Frenza che a tu per tu col portiere si fa “incantare”.
Nel secondo periodo i ticinesi aumentano il ritmo, il Milano si deconcentra e le piccole distrazioni (tipo passaggio di Slotar a tagliare lo slot) a questi livelli diventano regali che una squadra come l’Ambrì Piotta non perdona. Segnano nel giro di pochi minuti Mattia Bianchi due volte (tiro ravvicinato più missile nel sette), Mauro Juri (triagolazione perfetta a smarcare) e Julian Walker. Pajic sostituisce l’attuale miglior portiere di A2 Paolo Della Bella (che in panchina sfoga la sua delusione personale per le ultime reti dimostrazione di quanto ci tenesse all’evento) con Mai, in un’uscita tra gli applausi sia di parte meneghina sia di parte ticinese che ancora ricorda il suo figliol prodigo.

Alain Demuth, rinforzo improvvisato del Milano (foto hockeyclubambripiotta.ch)
Alain Demuth, rinforzo improvvisato del Milano (foto hockeyclubambripiotta.ch)

Sullo 0-5 il Milano reagisce e trova la rete della bandiera facendo gioire l’Agorà con il rinforzo Alain “Mumuth” Demuth, su assist di Vodolazkis e Paolo “Duke” Duca, raccogliendo un disco nello slot e battendo il portiere svizzero Lorenzo Croce. Prima della chiusura della frazione centrale i leventinesi vanno però ancora a segno con Mattioli finalmente in powerplay (forse per la gioia di Laporte) e Adrian Brunner. Lo stesso numero 97 dell’Ambrì siglerà anche l’ultima rete della serata nel terzo periodo. I biancoblu festeggiano anche la nona rete ma non viene convalidata dall’arbitro Lottaroli.

HC MILANO ROSSOBLÙ – HC AMBRI PIOTTA 1-8 (0-1, 1-6, 0-1)
HC Milano Rossoblu: Della Bella (dal 30:16 Mai); Sotlar, Re, Royer, Betti, Raymo, Kobach; Caletti (C), Kilgour, Braito, Vodolazskis, De Frenza, Demuth, Mazzacane, Pirro, Duca, Migliore.
H.C. Ambrì Piotta: Croce (Bäumle); Christen, Gautschi (C), Mattioli, Marghitola, Stephan; Westrum, Walker, Murovic, Schönenberger, Bianchi, Botta, Law, Brunner, Juri.
Reti: 12.20 Christen (Schönenberger) 0-1; 22.54 Bianchi (Gautschi, Schönenberger) 0-2; 26.02 Bianchi (Botta) 0-3; 26.44 Juri 0-4; 26.53 Walker (Westrum) 0-5; 30.51 Demuth (Duca, Vodolazskis) 1-5; 34.21 Mattioli (Schönenberger, Botta – espulso Duca) 1-6; 35.38 Brunner (Law) 1-7; 43.47 Brunner (Law) 1-8.
Penalità: Milano 8 – Ambrì Piotta 2.
Spettatori: 1.200
Arbitri: Lottaroli; Chiodo, Lambrughi.

Le foto della partita: http://www.hockeytime.net/foto/nazionale-e-varie/?album=26&gallery=265

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