Verso Milano-Ambrì (- 3), il precedente

Verso Milano-Ambrì (- 3), il precedente

di Marco Depaoli

Mentre il Lugano ha più volte incontrato squadre italiane (Varese, Asiago e lo stesso Milano due volte), sono rari gli incontri dell’Ambrì contro squadre nostrane.

Quando il nostro hockey non aveva nulla a cui invidiare a quello elvetico, una squadra milanese andò alla Valascia a conquistare il “Torneo del 50°“, quadrangolare alla sua ottava edizione organizzato dai biancoblù. Era l’estate 1993 e si trattava dell’invincibile Milan di Dan Hober appartenente alla polisportiva Mediolanum di cui faceva appunto parte la sezione hockey con i Devils. In quella squadra giocavano oltre a tanti nazionali azzurri anche titolari dell’équipe française (Ville e Pouget) e delle neonate nazionali di Russia, Dmitri Frolov, e Repubblica Ceca, Frantisek Prochazka. Questi ultimi formavano una delle linee difensive più forti d’Europa. In attacco c’era il padre del Luca attualmente difensore a Cortina, Ivano Zanatta (al centro nella foto in apertura tra Orlando e Circelli), che allenerà negli anni successivi il Milano e farà la sua fortuna da coach proprio in Svizzera vincendo lo scudetto a Lugano. Tanti altri giocatori vestirono la maglia della sponda rossoblu: oltre a Bruno Campese, portiere con Zanier del leggendario Milano Saima, in ordine cronologico Frank Di Muzio, Larry Rucchin, Mike De Angelis, Tony Iob e Mario Chitarroni.

Dale McCourt ai tempi dell'Ambrì (foto da hockeyclubambripiotta.ch)
Dale McCourt ai tempi dell'Ambrì (foto da hockeyclubambripiotta.ch)

L’Ambrì Piotta, seppur di alto profilo tecnico, non era tra le più accreditate formazioni svizzere. Era allenata da Perry Pearn con l’aiuto di Dale McCourt, ex stella di Detroit e Buffalo (compagno dell’ex varesino Tony McKegney) dalla lunga militanza in Val Leventina dove aveva portato l’Ambrì alla promozione nel 1985 e v’era rimasto da giocatore con l’indimenticato numero 15 (ritirato) fino a due anni prima della partita con il Milan. Il “Capo Indiano” di Falconbridge, che attualmente lavora come autista di camion in Canada, allenò in Italia anche il Gardena e l’Asiago, oltre che la nazionale nella prima metà degli anni ’90 al “servizio” di Brian Lefley.
I “piottini” presentavano Bachschmied e Baron in porta, in difesa Filippo e Brenno Celio, Tschumi, Mark Astley, Müller, Gianini, Gazzaroli e Riva. In attacco Togni, Nicola Celio, Fair, Viganò, Wittmann, Jaks, Holzer, Imperatori, Léchenne, Studer, il russo Fedulov e il kazako Yuri Leonov che vestirà la maglia rossonera negli ultimi anni di vita dei Devils.

Nella semifinale del “Torneo del 50°” il Milan batté proprio l’Ambrì Piotta per 5-4 (1-0, 2-3, 2-1). I Rossoneri in vantaggio con Chitarroni e Iob vennero superati nel giro di 4 minuti dalle reti ticinesi di Tschumi, Igor Fedulov (foto a sinistra) e Riva. Pareggio di Tophe Ville e vittoria con le marcature di Circelli e Orlando.
In una finale imprevista il Milan superò per 7-2 (con 4 reti dei suoi francesi) un’altra svizzera, l’Olten dell’ex diavolo del primo scudetto Mike Richard. I gialloverdi avevano vinto la loro semifinale contro i Preussen di Berlino, che negli anni successivi diventeranno “Capitals” per poi chiudere l’attività 2004. I tedeschi facevano affidamento sull’ex NHL Tony Tanti e sull’ex Saima John Chabot, che proprio nei Lions Mediolanum l’anno prima era stato tagliato a sorpresa per Murray Eaves.

I ragazzi dell'Ambrì con la Coppa "Berlusconi"
I ragazzi dell'Ambrì con la Coppa "Berlusconi"

La vittoria ad Ambrì fu una “rivincita” dì un torneo in primavera riservato agli under 13. In aprile al Forum di Assago per il 3° Trofeo Luigi Berlusconi l’Ambrì, dopo aver battuto Bolzano e Innsbruck, sconfisse i Lions Mediolanum per 2-1. Di quella squadra rossonera nessuno ha fatto fortuna nell’hockey. Qualcuno gioca attualmente in serie C, qualcuno ad Inline, la maggior parte ha appeso prematuramente i pattini al chiodo. Da quel giovane Ambrì invece uscì John Gobbi, oltre 400 partite in LNA con i leventinesi e il Ginevra Servette.

Per i Devils e il nostro hockey in quella stagione ci fu un miglioramento rispetto all’anno prima, e più precisamente l’8 settembre 1992. A pochi giorni dall’inizio dei rispettivi campionati, i biancoblù batterono i Lion Mediolanum per 9-3 (2-2, 3-1, 4-0). Per i leventinesi segnarono tre volte Peter Malkov, ripresosi da un brutto infortunio nel gennaio prima, Andreas Fischer (2), Juri Leonov, Keith Fair, Yannick Robert e Luigi Riva. In quella formazione giocò anche Igor Dorofeyev, il russo che due anni più tardi vestirà la maglia dei Lupi di Brunico.

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