Braito: «chi ci ha dato per ultimi si ricreda»

Braito: «chi ci ha dato per ultimi si ricreda»

Intervista all’attaccante brissinese del Milano Gunnar Braito del 28 ottobre 2009 alla trasmissione “Ticino on the Powerplay” con Stefano Sala ed Edoardo Tin.

Un Milano caparbio che domenica contro il Gherdeina ha reagito, che ha tirato fuori gli attributi.

Quest’anno dopo una buona preparazione di precampionato abbiamo iniziato abbastanza bene e adesso dopo 8 partite (4 vittorie e 4 sconfitte di cui 3 di misura)  siamo al 5° posto. Un anno di esperienza in più si fa sentire e siamo sulla buona strada per ritornare alle buone prestazioni dei play-off dell’anno scorso.

Aspettiamo a farci delle aspettative o puoi fare tu un azzardo? I primi 4 posti possono anche essere nostri. Ricordiamoci che Milano ha uno dei migliori portieri della cadetteria italiana.

Diciamo che Paolino (Della Bella ndr) è uno dei migliori dell’A2. Io adesso sono sempre molto attento a fare dei pronostici però diciamo che abbiamo già smentito delle previsioni all’inizio del campionato che ci avevano messo all’ultimo posto come “regala punti” delle altre squadre.

Milano con niente da invidiare: c’è un Kilgour che per la cadetteria italiana è buono, tu stesso che dimostri di avere fiuto del gol e dietro sono rimasto favorevolmente impressionato domenica da un Federico Betti cresciuto, che non ha perso un 1 contro 1. Chi ha messo Milano all’ultimo posto quindi forse ha sbagliato qualcosa.

Chi ha fatto queste previsioni guardava un roster che è rimasto lo stesso dell’anno scorso cambiando tre stranieri. Con Peter Wunderer in più e perdendo altri 3 giocatori dell’Alto Adige. Però diciamo che con Kilgour abbiamo di sicuro un asso nella manica e Betti nelle ultime partite sta dimostrando tanto.

Tu che arrivi da fuori, Milano può tornare ad essere una realtà appetibile per un ragazzo che da fuori Milano ha voglia di giocare a hockey, ha voglia di farsi la sua esperienza? Alla fine vestire la maglia del Milano non è da poco come prestigio. Non è più quella di una volta, però…

Per me è un onore vestire questa maglia perché a differenza di casa nostra qui l’hockey viene veramente vissuto. Non si va allo stadio così tanto per… E non per niente abbiamo i migliori tifosi della serie A2 che ci seguono ovunque. E’ di sicuro una bellissima esperienza e di sicuro è stato uno dei fattori che mi hanno fatto tornare per un secondo anno a Milano.

Di solito si dice quando una squadra va ad affrontarne una più forte che è una prova di carattere. La prova di maturità. Ma guardando il calendario vediamo che le prossime partite sono contro Torino, Caldaro ed Egna di cui le ultime due in trasferta. Squadre che sono sotto di voi. Forse sono queste le prove di carattere del Milano: andare ad affrontare queste tre partite con il massimo dell’impegno e sapendo che si possono raccogliere punti senza paura.

Queste tre partite di sicuro sono molto importanti perché sono tre partite che ci hanno regalato 9 punti all’andata. Per queste squadre siamo noi adesso la squadra da battere, benché ci siamo incontrati solo una volta. Comunque questa sarà una grande prova di carattere; l’impegno c’è per ogni partita ma dopo il primo girone di andata le squadre sanno che il Milano non va a giocare le partite per regalare dei punti.

Qual è la squadra che ti ha impressionato di più?

Dico l’Appiano che ha due stranieri molto forti che sono anche al vertice della classifica marcatori, oltre a dei giovani locali molto validi. Ed è anche la squadra che comanda la classifica.

Sabato 7 novembre arriverà per un’amichevole l’Ambrì Piotta. Per quella giornata potremo respirare anche un po’ d’Europa. Voi come la state vivendo questa attesa?

Per noi è un grande onore giocare contro una squadra come l’Ambrì Piotta che gioca in una lega tra le più forti d’Europa. Peccato che non ci sarà Diego Scandella (impegnato in Canada per fare scouting ndr) che è il secondo allenatore leventinese. Era uno dei miei allenatori di quando ero piccolo piccolo. Sarà comunque una bella partita visto che loro hanno anche un paio di giocatori che hanno avuto esperienze in NHL. Di sicuro il loro è tutto un altro hockey.

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