(com. stampa Hockey Fassa, RS) – Il Fassa Salumi Levoni mantiene il primato in classifica generale ma subisce la seconda battuta d’arresto, sulle quattro disputate, allo Scola di Alba di Canazei.
Da subito si capisce che la brutta parentesi di Coppa Italia è soltanto un ricordo e gli uomini di Stirling approcciano l’incontro con tutt’altro piglio e attenzione.
Il coach canadese, un po’ a sorpresa, ripropone il primo blocco con Margoni a fianco di Edwardson e Crampton, mentre l’italo Gerome Giudice scala in seconda con Bonello e Iori. Proprio il rientrante capitano, certamente non al meglio della condizione, è la causa dello slittamento di Giudice in seconda. Evidentemente coach Stirling voleva affiancarlo a un torello agguerrito come il ventenne di Acton, in modo da supportarlo nella maniera adeguata.
Il match molto equilibrato ha evidenziato ancora una volta la capacità dei ladini di demoralizzare il gioco offensivo avversario con un’attenzione e disciplina difensiva davvero impeccabile. Solo due autentici fuoriclasse come Henrich e Ulmer sono riusciti ad impensierire Dennis per i 64 minuti di gioco, realizzando peraltro solo due reti.
Il turno di riposo programmato per sabato 24 ottobre giunge nel momento più propizio per recuperare energie e condizione atletica. Nella terza frazione, in effetti, i fassani, nonostante un cuore gigantesco, sono calati vistosamente dal punto di vista fisico lasciando, in alcuni frangenti, l’iniziativa agli ospiti.
Un dato è certo, in queste otto partite, i ladini hanno dimostrato sul ghiaccio di essere competitivi e di non temere nessuno. E’ anche vero che il Fassa ha improntato la stagione con un preciso schema tattico che prevede tra gli altri fattori aggressività e lavoro negli angoli, marcatura asfissiante e forechecking furioso in zona neutra. Elemento decisivo per questo tipo di approccio al match è la condizione atletica e su questo lo staff tecnico sta lavorando in maniera egregia.
Fassa-Asiago 1-2ot (0-0/1-0/0-1/0-1)
3’04 Crampton (MacDonald, Bonello) PP
45’43 Henrich (Lehtinen, Borrelli) PP
64’00 Ulmer (Parco)