Terza vittoria consecutiva del Milano

Terza vittoria consecutiva del Milano

Milano chiude la seconda settimana di campionato come nessuno si aspettava: 9 punti in 4 partite, seconda in classifica in compagnia della favorita Vipiteno a un solo punto dalla capolista Appiano, tre vittorie consecutive e una sconfitta sul fil di lana. Il campionato è lungo ma per adesso il sogno continua. Avversario all’Agorà 48 ore dopo la vittoria sul Caldaro è l’altra squadra di Bassa Atesina, l’Egna, che come i Lucci è ancora al palo con zero punti. Un Egna che quest’anno attraverserà un anno difficile con la diaspora lontana dalla propria tana e che ha nel solo Karl Gagnè l’uomo che può decidere le partite. Nelle scorse giornate l’Egna ha mostrato buone potenzialità ma solo per metà partita, crollando di schianto verso il giro di boa.
Nell’Egna mancano Fabretti e Vicenzi mentre il Milano lamenta l’assenza del suo coach sloveno, Pajc, colpito dal lutto della madre. Sulla panca meneghina torna il Signore dei 5 scudetti Vipers, Adolf Insam, e nel primo tempo si vede chiaramente nel Milano il suo stile di gioco. Con i Rossoblu più difensivi del solito l’Egna fatica a creare gioco ma al 2:37 si trova in powerplay per la trattenuta di Mazzacane. Si assiste ai primi tiri pericolosi della partita tra cui un’incursione del 33enne canadese di passaporto irlandese Adrian Saul che si trova a tu per tu con Della Bella che chiude bene la gabbia. Il finnico Tuomo Harjula scaduta la penalità trova invece la rete al 4:39 sfruttando un assist dietro porta degli altri due transfer Gagné e Pellettier, con un tiro al volo che si infila nell’angolino basso sulla sinistra di Della Bella. Il Milano tenta di reagire con delle fulminee ripartenze: al 5:13 Caletti viene imbeccato bene dall’ex Oca selvaggia Wunderer ma tira sul gambale di Rizzi. Stessa sorte per il tiro dello stesso “ex” di turno pochi secondi dopo sul seguito della stessa azione. All’11.50 tocca al Milano giostrare la prima superiorità numerica (sgambetto di Pellettier) ma si registra solo un tiro sporcato di De Frenza. Al 14.59 Braito e Mazzacane non sfruttano un 2 contro 1 ma guadagnano un powerplay per lo sgambetto di Bertignoll, straordinario minutaggio per una difesa spesso a due linee. Poche occasioni da rete e ancora un fallo sudtirolese di Gagné che però non evita di chiudere il primo tempo diversamente dall’1-0 ospite.

Nella seconda frazione è ancora l’Egna la squadra più intraprendente ma i due minuti fischiati da Scanacapra ad Harjula permettono al Milano di rendersi pericoloso all’8° in più occasioni. Al 7.42 De Frenza si becca due minuti e quando l’Egna sembra possa timbrare il raddoppio arriva invece il pareggio: al 13.59 un rapido assist dietroporta di Wunderer libera al tiro capitan Caletti da distanza ravvicinata per il ritorno dei fantasmi delle Oche. Il Milano prende coraggio e sposta in avanti il suo baricentro. Resiste a un’inferiorità numerica (14.57 2′ a Braito) rischiando anche in contropiede e mette in fondo alla gabbia di Rizzi il disco del 2-1 ancora con un tiro in back di Caletti su assist di Re. 

Col vantaggio il Milano torna in pista nel terzo periodo più sicuro di sé e nel contempo l’Egna prova a reagire più con il cuore che non concretamente. Al 6:06 i biancorossi, a Milano in maglia blu, esultano per una rete non convalidata da Scanacapra e due minuti dopo è il momento di gloria per Sotlar che sul passaggio di Mazzacane tira dalle retrovie una bordata che gonfia la rete del 3-1. Passano 23 secondi e il pubblico è tutto in piedi per il capolavoro di Braito: il brissinese tutto da solo sfonda la linea nemica dell’Egna fendendola come il burro e con un tiro di polso trafigge nuovamente Rizzi per il 4-1. L’Egna sparisce e il Milano potrebbe anche dilagare, soprattutto nell’ennesimo powerplay non sfruttato a dovere. La penalità a Sotlar risveglia gli ospiti che girano il disco con un powerplay grintoso ma Della Bella decide che non deve entrare più nulla. Gagnè è l’ultimo ad arrendersi ed è pericolosissimo al 17:45 con un tiro centrale e in powerplay al 18:13 costringendo il portiere del Milano ad una parata di spalla con l’aiuto del palo. Il Milano chiude tra gli applausi con un’altra vittoria e il coro della curva “torneremo in serie A” saluta i beniamini attesi venerdì prossimo a Merano. Domenica il prossimo incontro casalingo contro l’Appiano. Sarà però tutta un’altra musica.

Milano Rossoblu – Egna Riwega 4-1 (0-1, 2-0, 2-0) 
4:39 (0-1) Adrian Saul (Steve Pellettier, Karl Gagne), 33:59 (1-1) Edoardo Caletti (Peter Wunderer), 37:45 (1-2) Edoardo Caletti (Alessandro Re), 48:15 (1-3) Mitja Sotlar (Michael Mazzacane), 48:38 (1-4) Gunnar Braito (Mitja Sotlar)
Tiri: Milano 34 (11, 9, 14) – Egna 28 (6, 10, 12)
Penalità: Milano 10 (2, 4, 4) – Egna 12 (6, 2, 4)
Milano Rossoblu: Della Bella (Mai); Louskins, Re, Lunini, Betti, Raymo, Sotlar; De Frenza, Caletti, Kilgour, Giudici, Mazzacane, Migliore, Wunderer, Braito, Vodolazkis. All. Adolf Insam.
Egna Riwega: Rizzi, (Casaril); Stimpf, Profanter, Pellettier, Harjula, Bertignoll, Santa; Vill, Gagnè, Simonazzi, Zambaldi, Saul, A. Zelger, M. Zelger, Walter, Gilmozzi, Baldo. All. Erik Legros.

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