Il punto sul Campionato di Serie A1

Il punto sul Campionato di Serie A1

di Alessandro R.

Sono passate sole tre giornate e già nel massimo campionato se ne sono viste delle belle e – sicuramente – non sono mancate le sorprese.

Innanzitutto sorprende la capolista: quel Fassa che da addetti ai lavori e non era stato pronosticato nelle retrovie del campionato, ora si trova ai vertici in virtù della bella vittoria contro una delle squadre più accreditate (il Valpusteria di Stephan Mair) e di quella ai danni della grintosa neopromossa Valpellice, ma anche grazie al punto rimediato, nella giornata di apertura, all’Alvise DeToni di Alleghe. Tra i più positivi si segnalano Edwardson, già mattatore dei lupi, ed il portiere Dennis, fino ad ora baluardo difficile da superare per gli avversari. Certo, è prestissimo per fare pronostici (ed è altissimo il rischio di doverseli rimangiare nel giro di due giornate), ma la squadra di Stirling pare aver trovato una buona amalgama dopo un difficile precampionato.

Sorprende anche il Pontebba, chiamato ad un esordio da incubo prima al Palaonda contro i campioni d’Italia e poi al debutto al Vuerich contro il Cortina: sono arrivate due vittorie, la prima delle quali ha più del clamoroso. Sugli scudi Lavrentierv e Nikiforuk, che ben si sono presentati al loro nuovo pubblico e tra gli italiani Marchetti, eroe del match vinto contro gli ampezzani.

Un Valpusteria altalenante e non ancora capace di esprimere il suo potenziale precede l’Asiago, che dopo due prestazioni sfortunate proprio contro i lupi e contro il Valpellice, ha sorpreso tutti andando a vincere in grande stile a casa del Bolzano con un netto e perentorio 5-1. Nonostante i problemi di infortuni ed i problemi di tesseramento che hanno fermato ai box Intranuovo due turni, ancora non sceso sul ghiaccio, ma di spunti positivi se ne sono visti: se gli stranieri sembrano promettere bene, la più gradita sorpresa sono i giovani locali, tra i quali ricordiamo Presti -sicuro ed autorevole come un veterano, schierato spesso i prima linea con “i grandi”- e Stevan, già sul ghiaccio senza paura a 16 anni.

Ancora da decifrare il valore del Cortina, che comunque da l’idea di essere una buona squadra: sconfitta a Pontebba nell’esordio (dopo il turno di riposo), vittoriosa nel difficilissimo confronto all’Olimpico con il Renon. Sarà il tempo ad avvalorare o meno il progetto ampezzano, ma le basi sembrano esserci.

Stentano invece le due favorite della vigilia, il Renon ed il Bolzano. I freschi vincitori della Supercoppa finora hanno raccolto una sola vittoria contro la neopromossa Valpellice, incassando però la rivincita del Bolzano alla seconda ma soprattutto la “rullata” del Cortina alla terza. Gli ingranaggi non sono ancora ben oliati evidentemente, ma il roster profondo e di valore sembrano garantire un’immediata ripresa.

Stesso discorso anche per il Bolzano, anche se le due sconfitte casalinghe lasciano comunque davvero molto di sorpresa: Pontebba ed Asiago non sembravano in grado di impensierire nemmeno i campioni d’Italia ed invece ecco due colpacci (quello dei vicentini poi di dimensioni davvero enormi…).

Tanto lavoro da fare per coach Barman, ma anche alcuni dei giocatori più rappresentativi pare non stiano rendendo al meglio delle loro possibilità. Chiudono la classifica i due fanalini di coda provvisori Alleghe e Valpellice, con gli agordini con l’attenuante del turno di riposo.

Per le civette un vittoria all’overtime contro la squadra del momento e poi sconfitta alla Leitner Solar Arena: i segnali positivi vengono dalla gabbia, dove Pagliero ha fatto vedere buone cose; le preoccupazioni sono tutte per un attacco un po’ sterile (finora a segno solo tre volte e con due terzini), con alcuni dei giocatori più attesi ancora un po’ fuori dal gioco.

Nonostante il gap, sembra comunque tenere la categoria il Valpellice, che paga l’inesperienza dei suoi italiani con la categoria; l’acquisto dell’altro Aquino, Anthony, è volto, per l’appunto, a colmare questo divario con le altre squadre. Il parco stranieri sembra comunque competitivo ed all’altezza: una menzione particolare va al portiere Kowalski, eroe nella vittoria dell’Odegar, ma tutta la squadra va elogiata per il carattere mostrato, una base fondamentale su cui costruire il proseguo del campionato.

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