Fuori uno, avanti il prossimo!

Fuori uno, avanti il prossimo!

Potrebbe sintetizzarsi così il susseguirsi di notizie delle ultime ore riguardanti la “ice-opera” che vede coinvolti i Phoenix Coyotes per la cui proprietà stanno concorrendo da una parte il magnate canadese Jim Balsillie e dall’ altra la NHL che appoggia dichiaratamente chiunque possa “togliere di mezzo” il fastidio Balsillie.

E’ notizia di queste ore infatti che i diretti antagonisti, almeno finora, del CEO della “Research in Motion” (gli inventori del BlackBerry) e cioè la cordata capitanata da Jerry Reinsdorf, già proprietario di Bulls (NBA) e White Sox (MLB), entrambe di Chicago, si è tirata tirata fuori dalla contesa affermando di non poter proporre un’offerta articolata e convincente entro la deadline di mercoledì: ricordiamo infatti che il giudice Baum, che si sta occupando della causa per bancarotta relativa ai Coyotes, ha imposto un’ ultimatum che scade appunto mercoledì prossimo (2 Settembre) per presentare le offerte di acquisto della franchigia dell’Arizona.

La cordata di Reinsdorf non ha mancato però di lanciare una stoccata “finale” dicendo di essere stata oggetto di notizie false e devianti al fine di renderli degli acquirenti “non graditi”.

Ma appunto, per un potenziale acquirente che se ne va, ecco che ne arriva un’altro; infatti quasi contemporaneamente al ritiro di Reinsdorf ecco palesarsi il gruppo fino ad ora rimasto nell’ombra: la holding “Ice Age Inc.” il cui CEO, per uno strano scherzo del destino (o forse no…) , è Anthony LeBlanc l’ex responsabile globale delle vendite della Research in Motion (Esatto, proprio la società di Balsillie) che ha presentato la propria offerta, non resa pubblica nella sua entità, che verrà valutata dalla corte nell’ udienza di mercoledì. I portavoce della Ice Age Inc. hanno illustrato il loro piano di rilancio asserendo di voler porre in atto una politica volta a rivitalizzare il mercato dell’ hockey nell’ Arizona e in tutto il sud-est degli States sfruttando anche l’appeal dell’attuale Head Coach, nonchè azionista della franchigia ovvero la leggenda vivente dell’ hockey Wayne Gretzky, meglio conosciuto dagli appassionati con il suo nick: “The Great One”
In tutto questo però Balsillie non è certo stato a guardare e ieri ha aggiunto una mozione alla propria offerta chiedendo a Baum di valutare la sua offerta senza tener conto della votazione fatta dal Board della NHL che con un risultato “bulgaro” (26-0) ha giudicato Balsillie inaffidabile come possibile proprietario.
Staremo a vedere se questo ennesimo “colpo di scena”, sarà l’ultimo di questa querelle che ha fatto passare una insolita estate di interesse a tutti gli appassionati di hockey d’oltreoceano.

Ultima ora: La NHL è scesa direttamente in campo sottoponendo all’attenzione della corte del giudice Baum una offerta non resa pubblica nell’entità (verrà rivelata nell’ udienza di mercoledì) ma si parla di una cifra di 140 milioni di Dollari per mantenere la squadra a Glendale (Arizona).

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