«Dopo la mia carriera juniores» spiega Russo sul sito dei Port Huron, «non avevo mai provato a giocare in Nord America. E’ arrivato il momento giusto di tornare. Port Huron dà l’impressione di avere una grande organizzazionee sono contento di venire. Non sono sicuro di quale sarà il mio ruolo ma sono pronto a provare ad adattarmi e fare cio che serve per portare il titolo a Port Huron».
Con questi numeri e le sue origini italiane, Adam è arrivato in Italia chiamato dall’Asiago prima e dall’Alleghe a fine stagione 04/05. Anni difficili con pessimi risultati. La stagione successiva diventa titolare in A2 col Torino ma è col Merano l’anno dopo che arriva la consacrazione con la vittoria del campionato cadetto. Nel 2008 il Merano è farm-team del Bolzano, e come backup di Groeneveld con i biancorossi Adam Russo conquista lo scudetto che gli vale anche la chiamata in nazionale per i mondiali canadesi, che vede però dalla tribuna. L’anno scorso abbandona l’Italia per il Tours, ma la formazione transalpina non va lontano.
«Adam è un portiere di qualità». Lo descrive il suo nuovo allenatore e GM, Stan Drulia. «Porta con sé un curriculum di spessore e la voglia di esprimersi al suo meglio. Ho parlato con molti allenatori a proposito di lui e mi hanno detto tutti grandi cose. Siamo contenti di averlo con noi».