Terragni: entro fine mese il Milano sarà pronto

Terragni: entro fine mese il Milano sarà pronto

Intervista al vicepresidente del Milano Tiziano Terragni del 15 luglio 2009 alla trasmissione “Spazio Hockey” con Stefano Sala ed Edoardo Tin.

A un anno di distanza non si parla più di esistenza o meno del Milano ma siamo già in dirittura di arrivo per completare la nuova squadra 2009-2010, partendo da un portiere di livello come Paolo Della Bella.

La struttura della squadra è impostata su un profilo giovane di giocatori che crescono nel vivaio. Poi ci sono alcuni ruoli, come quello del portiere nel quale è importante far cresce i nostri ragazzi ma anche di avere davanti cumunque una figura affidabile. Paolo è da diversi anni che è a Milano ed era giusto dargli ancora fiducia.

Avete in progetto di aumentare il numero del pubblico, che già comunque era buono anche l’anno scorso?

Riprenderemo quel che abbiamo fatto la scorsa stagione: abbiamo coinvolto le scuole, poi ci sono degli accordi con il CSI, le università, ecc… Abbiamo contatti per un programma nelle scuole elementari sia private che comunali per fare attività su ghiaccio. Faremo un 6/8 giornate intere portando bambini all’Agorà dove speriamo poi di avere nuove adesioni o comunque creare nuovi tifosi.

Cosa ci si deve aspettare dalla prossima stagione? C’è un programma per rientrare in A1?

Il programma per rientrare in A1 c’è. Poter dire tra quanti anni non ce lo possiamo permettere. Farò un esempio personale: io ho iniziato a seguire l’hockey con i Diavoli Colibrì e ho vissuto tutte le varie traversie, società che sono sparite, rinate e via dicendo. Il nostro progetto è quello di credere nella scuola hockey per far crescere i nostri giovani. L’anno scorso avevamo una decina di ragazzi di Milano e non so quante altre squadre anche dell’Alto Adige riescano ad avere un gruppo così consistente di indigeni. Penso a Vipiteno, Brunico, Renon… società che hanno decine di anni di storia. Quest’anno ci sarà un unteriore inserimento di due o tre elementi a livelli di allenamenti e panchina… respirare insomma l’aria dei più grandi. Poi in funzione di quelle che possono essere le risorse economiche metteremo le basi di quello che potrebbe essere il rientro in A1. Il prossimo anno avremo questa decina di ragazzi che ha già maturato un anno di esperienza in A2; da loro ci aspetteremo qualcosa di più.

In questo campionato ci sono squadre come il Vipiteno che rischiano di ammazzare il campionato con acquisti e spese spropositati. Non ritiene che si debba costringere queste squadre a fare il campionato di A1 e tenere il livello di A2 più bilanciato?

Effettivamente da quel che leggo ci sono due o tre squadre (Appiano, Vipiteno, senz’altro il Gherdeina…) che acquistano stranieri molto forti. Però vedo già che ci sarà un gap tra il Bolzano e le altre di A1. Figuriamoci quello che potrebbe esserci con queste società. Perché poi c’è un investimento pari al numero di stranieri (di ingaggio, logistico, di materiale…) che aumentano il budget in modo considerevole.

Le squadre sudtirolesi hanno forti aiuti dalla Provincia. A Milano in che modo ci aiuteranno le istituzioni?

L’anno scorso è stato fondamentale l’intervento del Comune e dei gestori dell’Agorà. Quest’anno continuiamo a mantenere buoni rapporti con il Comune. Sappiamo che è cambiato l’assessore: non c’è più Terzi ma anche l’assessore Rizzi è uno sportivo e sono convinto che anche per questa stagione riusciranno a darci quel contributo che ci può permettere di fare quel qualcosa di più di quello che possiamo fare con le potenzialità che possono arrivare dagli sponsor.

Ci sono nomi nuovi? Cosa state cercando?

Noi siamo a buon punto. Vado a memoria: abbiamo per quanto riguarda i portieri Della Bella, Mai e un nuovo giovane, Tesini. Poi i nostri Re, Raymo, Betti che resterà con noi, Lunini, Sotlar e per volontà di Pajc un altro straniero in difesa più un altro ragazzino a fare il settimo. Davanti ci sono sempre i nostri Migliore, Caletti, Lorini, Giudici, Migliavacca e anche qui l’inserimento di un nuovo giovane. C’è poi Wunderer che è uno dei migliori giovani nazionali, il ritorno di Mazzacane, Braito (che è voluto restare) e abbiamo preso questo Kilgour da cui ci aspettiamo un po’ di qualità. C’è poi lo spazio per un altro straniero davanti. La squadra è quasi fatta, l’ideale sarebbe riuscire a completare il roster entro la fine del mese con i due stranieri che mancano e credo che ce la faremo.

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