La Stanley Cup è dei Penguins

La Stanley Cup è dei Penguins

Pittsburgh Penguins – Detroit Red Wings 2-1 (0-0, 2-0, 0-1)

 

La festa in casa d’altri in questo caso riesce alla squadra di Pittsburgh che l’anno scorso ha dovuto, perdendo gara 6, ospitare alla Mellon Arena i festeggiamenti dei Red Wings; la storia invece un anno dopo è diversa e sono gli ex campioni che devono assistere alla Joe Luis Arena alla vittoria dei rivali.

Tutto esaurito a Detroit per gara 7 della finale e tutti pronti per il bis dei propri beniamini, anche se i primi veri pericoli dopo le intense battute iniziali del match sono per la gabbia di Osgood che si salva al 09’21 dalla doppia conclusione di Kennedy e Staal.
I Red Wings sono ben controllati dagli ospiti e non riescono ad esprimere al meglio il loro gioco, un’occasionissima capita però a Maltby che si vede respingere da Fleury un tiro da distanza ravvicinata; sull’altro fronte Osgood deve respingere la conclusione di Fedotenko negli ultimi secondi del primo periodo.

Dopo un primo tempo a reti bianche la seconda frazione della finale propone subito la rete di Talbot (Malkin) che sfrutta l’assist perfetto del #71 per portare in vantaggio i Penguins al 01’13.
I Red Wings a questo punto attaccano a pieno organico, concedendo però il contropiede agli ospiti che sfiorano la rete con Cooke ma Osgood salva.
Per Pittsburgh allora è tempo di raddoppiare ed è ancora Talbot (Kunitz-Scuderi) che s’incunea nella difesa avversaria sorprendendola per il 2-0 Penguins quando il cronometro segna il 10’07.

Per i campioni in carica resta solo un tempo per riequilibrare le sorti dell’incontro: un PP al 02’36 (penalità per Eaton) sembra essere ideale per accorciare le distanze, me nonostante i tentativi il puck non entra anche grazie alle parate di Fleury.
Si gioca però da una sola parte, è assedio Red Wings che viene premiato con Ericsson (Lidstrom-Hudler) che lascia partire un missile che Fleury nemmeno vede, e al 13’53 si riduce il vantaggio di Crosby e compagni(2-1).
Ultimi minuti di fuoco per Pittsburgh ma Malkin al 15’45 mette paura a Osgood in contropiede. E’ però dei Red Wings la vera occasione per il pareggio ma il tiro di Kronwall non ha fortuna finendo sulla traversa dopo la deviazione di Fleury. Ultimi istanti di gioco, ultimo ingaggio vinto da Detroit, ed ultima e disperata conclusione di Lidstrom respinta però da Fleury.

La sirena suona, ed è finita: i Pittsburgh Penguins sono Stanley Cup Champions per la terza volta nella Storia, un progetto iniziato con con i Draft di Fleury, Crosby e Malkin che si concretizza col il trofeo più ambito.Crosby alza al cielo la sua prima Stalney ma il vero eroe della serata è Talbot autore della doppietta decisiva.
Per i Red Wings c’è la sconfitta, ad un passo dal bis la squadra di Detroit si ferma, e per Hossa è la seconda finale consecutiva persa.

 

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