Il giudice accelera e Balsillie progetta

Il giudice accelera e Balsillie progetta

balsillieA conferma della quasi quotidianità degli aggiornamenti sulla situazione dei Coyotes ecco 2 novità di rilievo nel quadro della situazione; da una parte il giudice che cura il fallimento, Baum, ha deciso per un’accelerazione nella procedura di bancarotta e ha fissato un’ udienza per Martedì 9 Giugno per sentire le ragioni di Balsillie da una parte e di Bettman e della NHL dall’ altra. La decisione del giudice è stata accolta in maniera positiva da entrambi gli schieramenti con la NHL che, per bocca del vice di Bettman, Bill Daly, ha fatto sapere che in caso di sconfitta ricorrerà in appello, ma confida nel fatto che non ce ne sarà bisogno: “Abbiamo fiducia in ciò che dice la legge” afferma Daly, “e la legge è abbastanza chiara rispetto al nostro diritto di controllare sia l’ identità dei nostri (delle franchigie n.d.a.) proprietari, sia dove esse giocano“, mentre gli avvocati di Balsillie e Moyes (attuale proprietario dei Coyotes) hanno dichiarato che il blocco della relocation da parte della NHL viòla le leggi antitrust e che il giudice Baum ha l’autorità per forzarla in considerazione della situazione di bancarotta in cui versa la franchigia. C’è da segnalare che nei giorni scorsi, per dar manforte a Bettman si sono mosse tutte le altre leghe professionistiche nordamericane (NFL, NBA ed MLB) che, in una lettera alla corte dell’ Arizona hanno chiesto di lasciare il controllo su proprietà e localizzazione dei team alla NHL asserendo che una diversa sentenza potrebbe ingenerare un pericoloso precedente anche negli altri sport; ricordiamo che negli Stati Uniti, a differenza che in Italia, le sentenze fanno legge, pertanto una sentenza avversa alla NHL sancirebbe di fatto la possibilità per chiunque ne avesse la disponibilità economica, di acquistare una franchigia e relocarla a proprio piacimento.
Sullo sfondo della disputa la città di Glendale (Arizona) attuale casa dei Coyotes che “tifa” per Bettman e dichiara che, nel caso a prevalere dovessero essere le ragioni di Balsillie, la relocation non potrebbe avvenire se non dietro il pagamento di una penale per la rescissione del contratto che lega gli attuali Coyotes alla “Jobing.com Arena”.
Per quanto riguarda Balsillie, il magnate della Blackberry ha annunciato il progetto di rinnovo e ammodernamento del Copps Coliseum di Hamilton per venire incontro agli standard richiesti dalla NHL (Bar, Ristoranti e punti di accoglienza) oltre a un’aumento della capienza a oltre 18.000 unità (la capienza dell’ impianto, per le partite di hockey e attualmente di poco inferiore ai 17.400 posti).
A chiusura di questa nuova puntata delle vicende dei Coyotes riportiamo il commento dato al punto focale della contesa da parte del giudice Baum, secondo il quale la relocation sarebbe “l’elefante da 10.000 libre nello spazio” a significare come questa sia il problema che è sotto gli occhi di tutti ma che tutti fanno finta di non vedere.

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