Nonostante i tanti giovani in pista gli Stati Uniti non sembrano affatto emozionati e si buttano già da subito in attacco, la Norvegia, dall’alto della sua esperienza, controlla, riprende il possesso del disco e del gioco e inizia a portarsi sempre più avanti. Solo la fortuna (ad esempio un palo pieno per Rolf Einar Pedersen) e tanti salvataggi importanti del portiere americano Cash non fanno crollare subito gli Stati Uniti.
Per tutta la partita il punteggio rimane sullo 0-0 finché ormai mancano pochi secondi, per l’esattezza 11, alla fine dei 45′ regolamentari, Taylor Chase (ottima partita per lui), vince un ingaggio dal cerchio alla sinistra di Johanssen, Andy Yohe si avventa sul disco e tira veloce di prima intenzione, il disco si insacca sotto la traversa a destra alla destra di un pietrificato Johanssen. Gli scandinavi tentano la disperata carta dell’uscita del portiere per inserire sei giocatori di movimento in pista ma 11 secondi sono davvero pochi, in più perdono l’ingaggio e quindi arriva il fischio finale tra la sorpresa di tutti i presenti.
USA: Cash (Blabac) – St. Germanie, Connelly, Manns, Hallman, Hannah – Shaw, Chace, Yohe (C) – Page, Emmerson, Jones – Lipsett, Pauls.
Norvegia: Johansen R. (Deng) – Rovelstad, Hagen, Vernes, Svee – Pedersen, Björnstad, Johansen L. R. – Bakke, Nordstoga, Royne – Austvoll.
Una allegra cerimonia di premiazione conclude nel migliore dei modi uno dei più belli e appassionanti mondiali svolti finora. Semplicemente tutto è andato perfetto: la macchina organizzatrice ha lavorato e funzionato alla grande assicurando una copertura mediatica impressionante e mettendo a disposizione di tutti foto, articoli, livescore, statistiche, fogli-partita e soprattutto la diretta via streaming di tutte le partite.