Ungheria addio, Germania arrivederci d’ufficio

Ungheria addio, Germania arrivederci d’ufficio

Ungheria – Germania 1-2 (1-1,0-1,0-0)

Ultimo giorno di partite nel relegation round che deve ancora dare il verdetto definitivo complice la forzata permanenza della nazionale tedesca nella massima rassegna in vista della prossima edizione dei mondiali IIHF.

Partita dunque di sola rivista per le due formazioni vista anche la matematica retrocessione della nazionale ungherese che l’anno prossimo dovrà partecipare ai mondiali di prima divisione.

Poche dunque le emozioni; al terzo minuto arriva la prima marcatura della Germania grazie a Muller in power play (fuori Kovacs per due minuti). La replica ungherese al 17’09” , questa volta in situazione di doppia superiorità numerica, dalla stecca di Horvath.

Nel secondo periodo da segnalare l’espulsione dell’ungherese Sille ed il raddoppio tedesco al 33’23” (Bakos), la Germania comunque cerca di finire il proprio mondiale nel migliore dei modi segnando all’attivo almeno una vittoria. Moltissime le penalità ai danni dei giocatori magiari, ma le parate di Zoltan Hetenyi, classe ’88, (alla fine per lui saranno 41 i tiri fermati), premiato miglior giocatore della partita, limitano il passivo.

Nell’ultimo periodo non accade nulla di interessante e le due rappresentative chiudono così mestamente la loro partecipazione a questa edizione svizzera.

Momento emozionante a chiusura del match, dopo il tradizionale inno della squadra vincitrice e la stretta di mano tra i giocatori, la curva composta da una folta rappresentativa di pubblico magiaro (che ha seguito la squadra da Kloten dove ha disputato la prima parte del campionato) ha intonato l’inno ungherese e tutti i giocatori si sono scherati di fronte al loro pubblico ad ascoltare ed a cantare, con ringraziamento finale ai propri tifosi che non hanno mai smesso di incitare i propri giocatori per tutta la partita.

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