di Simone Quargnal
Nel pomeriggio del primo maggio va in scena la prima giornata del relegation round e la Germania, forse la maggior delusione dei Mondiali fino a questo punto, affronta a Berna la nazionale danese, costretta al girone salvezza dalla sconfitta ai supplementari con la Norvegia.
I due team si affrontano a viso aperto fin da subito, muovendo molto il disco e cercando di imporre il proprio gioco: la Danimarca parte meglio e passa in vantaggio all’ 11′ con Boedker, gol favorito da un’imbarazzante amnesia difensiva tedesca. I limiti dei leoni biancorossi si vedono però quando è il momento di amministrare il vantaggio e così, dopo soli tre minuti, i tedeschi pareggiano con Christoph Schubert.
La partita da qui in avanti si stabilizza: i due team, abbandonata la sfrontatezza iniziale iniziano a studiarsi, cercando di colpire gli avversari in contropiede: da ricordare un paio di pregevoli interventi del goalie danese Galbraith.
Premiati come migliori giocatori sul ghiaccio Yannic Seidenberg per la Germania e Mikkel Boedker per la Danimarca.
I leoni ottengono così la loro prima vittoria, portandosi in testa al relegation round a pari punti con le aquile austriache. La Germania invece non ha ancora vinto e le voci sul possibile esonero di coach Krupp a fine mondiali si fanno sempre più realistiche. Domenica i Tedeschi affronteranno i vicini austriaci, mentre la Danimarca se la vedrà con l’Ungheria, uscita con le ossa rotte dalla sfida con gli altri biancorossi del girone.
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